VARIANTE DI ADEGUAMENTO NORMATIVO AL RUE REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
E’ in corso l’iter di approvazione della variante di adeguamento normativo del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), lo strumento che disciplina le modalità di intervento sul patrimonio edilizio nel territorio urbano e rurale.
La Co...
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E’ in corso l’iter di approvazione della variante di adeguamento normativo del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), lo strumento che disciplina le modalità di intervento sul patrimonio edilizio nel territorio urbano e rurale.
La Commissione Consiliare Territorio e Ambiente ha licenziato oggi il testo per l’iscrizione ai lavori del Consiglio Comunale. La variante, adottata dal Consiglio Comunale nella seduta del 7 luglio 2014, è stata successivamente sottoposta alle osservazioni che, ai sensi di legge, chiunque può formulare.
Nel periodo di deposito (luglio-settembre 2014) sono pervenute 161 osservazioni da parte di cittadini, imprese, tecnici del settore, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali; sono stati inoltre recepiti i pareri delle autorità ambientali.
L’approvazione è quindi l’atto finale dell’articolato iter che porta alla entrata in vigore di uno strumento urbanistico che deve rimanere coerente con gli obiettivi della Variante adottata il luglio scorso, ossia:
- adeguare il Rue alle rilevanti novità introdotte in materia edilizia, tutela del paesaggio e sismica dalla normativa nazionale e regionale negli ultimi tre anni ed in particolare alla Legge Regionale 15/2013 “Semplificazione dell’attività edilizia”;
- accompagnare le trasformazioni che investono i modi d’uso del territorio e favorire i processi di recupero e riqualificazione del patrimonio esistente;
- recepire i contributi pervenuti attraverso il tavolo di monitoraggio del Rue vigente e dall'analisi delle proposte di intervento raccolte nell'ambito della costruzione del Piano Operativo di qualificazione diffusa;
- recepire le osservazioni degli uffici relativamente all’efficacia del processo e delle procedure, al miglioramento dei raccordi con altri regolamenti e quindi alla necessità di un alleggerimento del testo secondo il principio della non ridondanza.
Sulla base di questi presupposti sono stati presi in esame i principali temi emersi dalle osservazioni pervenute, apportando alcune modifiche al testo adottato il luglio scorso che, nel loro insieme, ne esplicitano e precisano gli obiettivi di fondo.
Si è ulteriormente ampliata la gamma degli usi ammessi in alcuni ambiti, favorendone la dinamica, cercando di intercettare la tendenza alla creazione di “mix” con combinazioni talvolta imprevedibili e il “riuso” di edifici esistenti dismessi o in corso di dismissione.
Dal punto di vista delle dotazioni, in particolare di parcheggi pertinenziali da realizzare contestualmente all’intervento edilizio, sono state previste agevolazioni per gli usi commerciali, ritenendo la loro presenza particolarmente importante per la vitalità degli ambiti storici e il generale presidio del territorio.
Viene ulteriormente chiarita la disciplina per gli interventi sul patrimonio storico d'interesse documentale, lasciando al professionista la possibilità, attraverso uno studio storico ed un progetto critico, di interpretare le indicazioni contenute nelle schede obiettivo del Rue, che assumono invece valore prescrittivo in assenza di indagini specifiche e soluzioni progettuali adeguatamente motivate. In entrambi i casi, si conferma il fondamentale principio di tutela di questa preziosa componente del patrimonio esistente.
In generale gli interventi sono regolati attraverso una disciplina di tipo prestazionale, per cui le Schede Obiettivo, caratteristiche del Rue, sono mantenute quale orientamento per la progettazione e richiamano, di volta in volta, la normativa sovraordinata e/o le Schede Tecniche di Dettaglio. Queste ultime (in corso anch'esse di approvazione, quale complemento al Rue), sensibilmente ridotte rispetto a quelle che completavano il Rue vigente, definiscono i contenuti delle Schede Obiettivo per alcuni aspetti (illuminazione, energia, rifiuti, pertinenze, ecc.) tesi a garantire la qualità degli interventi sull'esistente e a facilitare la verifica dei progetti e delle opere eseguite.
Rispetto al Territorio rurale, la cui disciplina era già stata ampiamente rivista con la Variante adottata, si sono introdotte modifiche sia in relazione alle dimensioni dei fondi che condizionano possibilità e tipo di intervento edilizio, sia delle colture ( a seminativo od ortofrutticole), tenendo conto delle pezzature medie esistenti nel territorio bolognese e dei criteri che guidano l'assegnazione dei contributi economici per le attivita' agricole.
Altre modifiche riguardano gli incentivi volumetrici e le soglie dimensionali che decidono se un intervento puo’ essere realizzato tramite Rue o deve essere inserito in un Piano Operativo Comunale (POC). Nel primo caso è stato introdotto un incentivo volumetrico del 5% per le attività produttive o terziarie (direzionali, commerciali, ecc., negli ambiti ove previsto) qualora l'intervento edilizio riguardi un edificio con presenza di componenti in cemento-amianto e ne garantisca la rimozione completa e corretta. Questo specifico incentivo ha l’obiettivo di accelerare il risanamento e la bonifica delle situazioni inquinate e conferma la logica del Rue secondo la quale gli incentivi volumetrici perseguono la riqualificazione energetica, ambientale e urbana del patrimonio edilizio esistente. In coerenza con gli obiettivi suddetti, la soglia per l’inserimento in un POC e’ stata portata a 30.000 metri cubi purché si raggiungano livelli prestazionali di eccellenza nella riqualificazione degli edifici (senza l’applicazione del relativo incremento volumetrico).
Il Rue, le Schede tecniche di dettaglio, la relazione illustrativa e la relazione con la controdeduzione alle osservazioni pervenute sono a disposizione per la consultazione sul sito Iperbole.
Link: http://urp.comune.bologna.it/PortaleTerritorio/portaleterritorio.nsf/9f5bc470b2a3c1f7c1257c6200399601/2845166a55e90ffec1257ce0002e1216?OpenDocument
La Commissione Consiliare Territorio e Ambiente ha licenziato oggi il testo per l’iscrizione ai lavori del Consiglio Comunale. La variante, adottata dal Consiglio Comunale nella seduta del 7 luglio 2014, è stata successivamente sottoposta alle osservazioni che, ai sensi di legge, chiunque può formulare.
Nel periodo di deposito (luglio-settembre 2014) sono pervenute 161 osservazioni da parte di cittadini, imprese, tecnici del settore, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali; sono stati inoltre recepiti i pareri delle autorità ambientali.
L’approvazione è quindi l’atto finale dell’articolato iter che porta alla entrata in vigore di uno strumento urbanistico che deve rimanere coerente con gli obiettivi della Variante adottata il luglio scorso, ossia:
- adeguare il Rue alle rilevanti novità introdotte in materia edilizia, tutela del paesaggio e sismica dalla normativa nazionale e regionale negli ultimi tre anni ed in particolare alla Legge Regionale 15/2013 “Semplificazione dell’attività edilizia”;
- accompagnare le trasformazioni che investono i modi d’uso del territorio e favorire i processi di recupero e riqualificazione del patrimonio esistente;
- recepire i contributi pervenuti attraverso il tavolo di monitoraggio del Rue vigente e dall'analisi delle proposte di intervento raccolte nell'ambito della costruzione del Piano Operativo di qualificazione diffusa;
- recepire le osservazioni degli uffici relativamente all’efficacia del processo e delle procedure, al miglioramento dei raccordi con altri regolamenti e quindi alla necessità di un alleggerimento del testo secondo il principio della non ridondanza.
Sulla base di questi presupposti sono stati presi in esame i principali temi emersi dalle osservazioni pervenute, apportando alcune modifiche al testo adottato il luglio scorso che, nel loro insieme, ne esplicitano e precisano gli obiettivi di fondo.
Si è ulteriormente ampliata la gamma degli usi ammessi in alcuni ambiti, favorendone la dinamica, cercando di intercettare la tendenza alla creazione di “mix” con combinazioni talvolta imprevedibili e il “riuso” di edifici esistenti dismessi o in corso di dismissione.
Dal punto di vista delle dotazioni, in particolare di parcheggi pertinenziali da realizzare contestualmente all’intervento edilizio, sono state previste agevolazioni per gli usi commerciali, ritenendo la loro presenza particolarmente importante per la vitalità degli ambiti storici e il generale presidio del territorio.
Viene ulteriormente chiarita la disciplina per gli interventi sul patrimonio storico d'interesse documentale, lasciando al professionista la possibilità, attraverso uno studio storico ed un progetto critico, di interpretare le indicazioni contenute nelle schede obiettivo del Rue, che assumono invece valore prescrittivo in assenza di indagini specifiche e soluzioni progettuali adeguatamente motivate. In entrambi i casi, si conferma il fondamentale principio di tutela di questa preziosa componente del patrimonio esistente.
In generale gli interventi sono regolati attraverso una disciplina di tipo prestazionale, per cui le Schede Obiettivo, caratteristiche del Rue, sono mantenute quale orientamento per la progettazione e richiamano, di volta in volta, la normativa sovraordinata e/o le Schede Tecniche di Dettaglio. Queste ultime (in corso anch'esse di approvazione, quale complemento al Rue), sensibilmente ridotte rispetto a quelle che completavano il Rue vigente, definiscono i contenuti delle Schede Obiettivo per alcuni aspetti (illuminazione, energia, rifiuti, pertinenze, ecc.) tesi a garantire la qualità degli interventi sull'esistente e a facilitare la verifica dei progetti e delle opere eseguite.
Rispetto al Territorio rurale, la cui disciplina era già stata ampiamente rivista con la Variante adottata, si sono introdotte modifiche sia in relazione alle dimensioni dei fondi che condizionano possibilità e tipo di intervento edilizio, sia delle colture ( a seminativo od ortofrutticole), tenendo conto delle pezzature medie esistenti nel territorio bolognese e dei criteri che guidano l'assegnazione dei contributi economici per le attivita' agricole.
Altre modifiche riguardano gli incentivi volumetrici e le soglie dimensionali che decidono se un intervento puo’ essere realizzato tramite Rue o deve essere inserito in un Piano Operativo Comunale (POC). Nel primo caso è stato introdotto un incentivo volumetrico del 5% per le attività produttive o terziarie (direzionali, commerciali, ecc., negli ambiti ove previsto) qualora l'intervento edilizio riguardi un edificio con presenza di componenti in cemento-amianto e ne garantisca la rimozione completa e corretta. Questo specifico incentivo ha l’obiettivo di accelerare il risanamento e la bonifica delle situazioni inquinate e conferma la logica del Rue secondo la quale gli incentivi volumetrici perseguono la riqualificazione energetica, ambientale e urbana del patrimonio edilizio esistente. In coerenza con gli obiettivi suddetti, la soglia per l’inserimento in un POC e’ stata portata a 30.000 metri cubi purché si raggiungano livelli prestazionali di eccellenza nella riqualificazione degli edifici (senza l’applicazione del relativo incremento volumetrico).
Il Rue, le Schede tecniche di dettaglio, la relazione illustrativa e la relazione con la controdeduzione alle osservazioni pervenute sono a disposizione per la consultazione sul sito Iperbole.
Link: http://urp.comune.bologna.it/PortaleTerritorio/portaleterritorio.nsf/9f5bc470b2a3c1f7c1257c6200399601/2845166a55e90ffec1257ce0002e1216?OpenDocument