Comunicati stampa

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UNESCO, L'INTERVENTO DEL SINDACO DI BOLOGNA VIRGINIO MEROLA


Bologna, designata Città Creativa della Musica nel 2006, ospita il Meeting annuale del Network delle Città Creative UNESCO. A un anno di distanza dall'ultima assemblea generale di Montréal, si riuniscono i rappresentanti delle 34 città Creative...

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Bologna, designata Città Creativa della Musica nel 2006, ospita il Meeting annuale del Network delle Città Creative UNESCO. A un anno di distanza dall'ultima assemblea generale di Montréal, si riuniscono i rappresentanti delle 34 città Creative UNESCO raggruppate in sette aree disciplinari, ovvero 'sub-networks': musica, design, film, 'folk art', gastronomia, letteratura e 'media arts'.

Si trasmette il discorso del Sindaco di Bologna Virginio Merola, tenuto questa mattina all'inizio dell'assemblea plenaria delle Città Creative UNESCO:

"Cari amici e colleghi delle città creative e dell’UNESCO,
è per me motivo di grande orgoglio darvi il benvenuto oggi nella nostra città, e in particolare accogliervi in questo luogo pieno di significato per la storia di Bologna.
La sala in cui ci troviamo, infatti, è oggi chiamata Sala dello Stabat Mater, in memoria della prima esecuzione, il 18 marzo 1842, dello Stabat Mater di Gioacchino Rossini, con la direzione di Gaetano Donizetti. Il Palazzo dell’Archiginnasio, costruito nel 1563, fu la prima sede stabile dell’Università di Bologna, la più antica università europea, fondata nel 1088, e dal 1838 in poi, il palazzo fu sede della Biblioteca Municipale.
In questo luogo, dunque, sono testimoniate le nostre radici storiche: la vocazione di Bologna come città creativa della musica; la caratteristica che ne ha fatto sin dal Medioevo un luogo privilegiato di apprendimento, scambio e incontro tra culture differenti, e la nostra grande tradizione civica di città del sapere.
Mi auguro che questo luogo possa ispirare una discussione fruttuosa tra le molte realtà qui riunite da tutto il mondo a collaborare in nome del comune intento dello sviluppo e della promozione della cultura e della creatività. E’ per noi allo stesso tempo un grande riconoscimento e una grande opportunità avervi qui; di questo voglio ringraziare tutti voi, che ci avete dato la possibilità di essere qui oggi.
Desideriamo in questi giorni introdurvi alla scena della creatività a Bologna: potrete conoscere alcune delle nostre eccellenze industriali di livello mondiale, che hanno basato sulla creatività il proprio successo, dalla Ducati alla Carpigiani con la sua straordinaria ‘Gelato University’; la Cineteca di Bologna e il suo straordinario operato per il restauro delle pellicole, che le ha appena consentito di ricevere un Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia; il mix di tradizione e innovazione della gastronomia bolognese, che ci vale l’appellativo di ‘Bologna la grassa’; il saper fare che caratterizza il nostro artigianato tanto quanto il design applicato all’industria.

Bologna ha una tradizione straordinaria nel campo del sapere tecnico e umanistico, non solo per la presenza della sua Università ma per la nascita del modello distretti. Nel concetto di distretto, viene racchiusa in modo chiaro l'interdipendenza tra un tessuto di piccole e medie imprese, legate tra loro non solo da un rapporto di fornitura ma anche anche da una condivisione di strumenti e beni comuni, tra i quali la formazione assume un rilievo assoluto.
A questo proposito la nostra scelta per il futuro si compone di due pilastri fondamentali:
Primo - diffondere il sapere della manifattura tradizionale e farlo crescere per mantenere il primato nella competizione globale. Parlo di un manifatturiero che oggi esporta l'80% di quello che produce.
Secondo - trasformare il sapere culturale in un’economia proficua, cioè in un’industria competitiva. La cultura è in se’ una speciale manifattura che ha anch’essa un suo mercato ed una sua offerta. Nella Regione Emilia-Romagna sono 51 mila gli addetti nel settore delle industrie creative, 31 mila nella sola provincia di Bologna (pari al 30%).

Noi crediamo che un Rinascimento della Manifattura sia possibile, in particolare in Europa e qui in Italia, grazie al valore aggiunto della produzione costituito anche da cultura e creatività. Le radici che risiedono nella cultura umanistica sono il fattore chiave. La conoscenza e la scienza sono le fondamenta della 'cultura creativa' , l'ultima evoluzione dei modelli di produzione tradizionali .
Se gli ultimi due decenni sono stati gli anni della finanza senza limiti, al contrario, questo può essere il secolo dell’economia reale e della comunità. Il secolo del talento e del patrimonio culturale immateriale.

Bologna è sempre stata un passo avanti nel futuro e lo deve soprattutto alla notevole presenza di giovani e al mix creativo che ne ha fatto una protagonista nel tempo di innovazione culturale nel panorama italiano. Bologna crede nella cultura fresca e nella sua indole contemporanea. Bologna ogni 5 anni muta circa un quarto della propria popolazione. Ogni anno ospita 80 studenti universitari. Bologna è un nodo logistico internazionale e allo stesso tempo un catalizzatore che crea nuova identità civica.
Se mi permettete la battuta, questo è il vero ingrediente segreto del “sugo alla bolognese”, il nostro melting pot creativo. Bologna è soprattutto una città autentica e socievole. Questa è la sensazione che proverete vivendola.

Produrre e innovare, è questo il senso profondo della creatività che scaturisce dalla vita sociale delle città. Le città sono i luoghi della creatività per eccellenza; i contesti urbani, favorendo l’incontro e lo scambio tra culture differenti, stimolano l’interazione e il pensiero non convenzionale. Ognuno di noi porta in dote il patrimonio peculiare della propria città; compito di questa rete è valorizzare le differenze attraverso il dialogo, generando nuovi progetti e costruendo insieme un futuro in cui la creatività possa sempre più essere un valore fondante intorno al quale generare coesione sociale, innovazione e sviluppo.
Cari amici saranno giornate intense; ci auguriamo che Bologna sappia conquistarvi con il suo fascino discreto e la sua ospitalità, abbracciandovi e accogliendovi con i suoi 42 chilometri di portici, spazi in origine privati diventati spazio pubblico per tutti i cittadini, che rendono il nostro centro storico un unicum mondiale.
Buon lavoro, buon divertimento e benvenuti a Bologna!"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:24
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