SPENDING REVIEW, ISTITUZIONE CITTA METROPOLITANE. DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI BOLOGNA VIRGINIO MEROLA
Si trasmette dichiarazione congiunta di Virginio Merola e Giorgio Orsoni, Sindaci di Bologna e Venezia, rispettivamente Delegato agli Affari istituzionali dell’Anci e Coordinatore delle Città Metropolitane, a commento della norma contenuta n...
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Si trasmette dichiarazione congiunta di Virginio Merola e Giorgio Orsoni, Sindaci di Bologna e Venezia, rispettivamente Delegato agli Affari istituzionali dell’Anci e Coordinatore delle Città Metropolitane, a commento della norma contenuta nel Decreto sulla Spending Review approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
"Le città metropolitane sono un grande successo dell'ANCI e del Coordinamento dei Sindaci delle città metropolitane, ed è una riforma strutturale dell'assetto istituzionale. Essa rappresenta la capacita di cogliere le opportunità che alcuni cambiamenti normativi degli ultimi mesi hanno creato. E’ passato più di un ventennio ma siamo arrivati a dotare il nostro Sistema Paese di grandi poli urbani, mettendo l'Italia al livello degli altri Stati. I grandi mutamenti e le innovazioni sono infatti sempre avvenute grazie alle idee delle grandi città. Grazie al Governo e al Ministro Patroni Griffi per aver collaborato e colto la nostra proposta di profondo rinnovamento e di semplificazione dei livelli istituzionali, incardinando sul sistema dei Comuni e di chi li governa le aree strategiche ed economicamente avanzate del Paese. Siamo convinti che la semplificazione istituzionale e dell'assetto delle competenze sia la precondizione essenziale per creare efficienza burocratica, cancellare sovrapposizioni di competenze e facilitare la crescita produttiva.
Il valore della proposta normativa risiede nella sua chiarezza, semplicità e linearità, sgombrando un dibattito lungo un ventennio di questioni che, di fatto, ne hanno ostacolato l'istituzione: coincidenza del territorio con la Provincia, fermo restando il riassetto del territorio sulla base delle procedure costituzionali vigenti; coincidenza del Sindaco della città metropolitana con il Sindaco del Comune capoluogo rimettendo allo statuto la facoltà di optare per un modello diverso; attribuzione alla città metropolitana delle funzioni fondamentali delle Province e delle nuove funzioni tipicamente metropolitane; possibilità per lo statuto di regolare modalità differenziate di raccordo fra i Comuni anche in ordine all'assetto delle funzioni; attribuzione alla città metropolitana del patrimonio e delle risorse finanziarie delle Province".
"Le città metropolitane sono un grande successo dell'ANCI e del Coordinamento dei Sindaci delle città metropolitane, ed è una riforma strutturale dell'assetto istituzionale. Essa rappresenta la capacita di cogliere le opportunità che alcuni cambiamenti normativi degli ultimi mesi hanno creato. E’ passato più di un ventennio ma siamo arrivati a dotare il nostro Sistema Paese di grandi poli urbani, mettendo l'Italia al livello degli altri Stati. I grandi mutamenti e le innovazioni sono infatti sempre avvenute grazie alle idee delle grandi città. Grazie al Governo e al Ministro Patroni Griffi per aver collaborato e colto la nostra proposta di profondo rinnovamento e di semplificazione dei livelli istituzionali, incardinando sul sistema dei Comuni e di chi li governa le aree strategiche ed economicamente avanzate del Paese. Siamo convinti che la semplificazione istituzionale e dell'assetto delle competenze sia la precondizione essenziale per creare efficienza burocratica, cancellare sovrapposizioni di competenze e facilitare la crescita produttiva.
Il valore della proposta normativa risiede nella sua chiarezza, semplicità e linearità, sgombrando un dibattito lungo un ventennio di questioni che, di fatto, ne hanno ostacolato l'istituzione: coincidenza del territorio con la Provincia, fermo restando il riassetto del territorio sulla base delle procedure costituzionali vigenti; coincidenza del Sindaco della città metropolitana con il Sindaco del Comune capoluogo rimettendo allo statuto la facoltà di optare per un modello diverso; attribuzione alla città metropolitana delle funzioni fondamentali delle Province e delle nuove funzioni tipicamente metropolitane; possibilità per lo statuto di regolare modalità differenziate di raccordo fra i Comuni anche in ordine all'assetto delle funzioni; attribuzione alla città metropolitana del patrimonio e delle risorse finanziarie delle Province".