Comunicati stampa

Comunicati stampa

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE LISTE DI ATTESA ASL


L'assessore Luca Rizzo Nervo, nella seduta odierna, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle liste d'attesa ASL.

Domanda della consigliera Cocconcelli
"Dopo aver letto la classifica ...

Data:

:

L'assessore Luca Rizzo Nervo, nella seduta odierna, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle liste d'attesa ASL.

Domanda della consigliera Cocconcelli
"Dopo aver letto la classifica delle liste d'attesa che riguarda le ASL dell'Emilia Romagna, la più virtuosa risulta Parma, mentre l'ASL di Bologna è tra le meno virtuose a livello regionale.

Chiedo al Signor Sindaco se è informato delle ripercussioni a livello cittadino e, cosa ne pensi nel merito, ed all'Assessore alla Sanità, che presiede la Conferenza CTSS Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, se l'argomento sia stato messo all'ordine del giorno e se siano previsti correttivi per migliorare la situazione attuale del capoluogo bolognese".

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo

""Il tema delle liste di attesa sulle prestazioni specialistiche e sull'interventistica delle nostre aziende non da oggi è sul tavolo della Conferenza socio sanitaria, è oggetto di un monitoraggio che viene richiesto alle aziende, in particolare le specialità che notoriamente sono più oggetto del rischio di produrre liste di attesa per i cittadini. Non starei sulla statistica delle diverse aziende, non per sminuire il dato che lei richiamava, ovviamente la concentrazione di specialistica, la complessità del sistema sanitario bolognese credo sia difficilmente paragonabile con qualunque altro sistema sanitario, nel senso di offerta sanitaria delle altre città di questa regione. E quindi da sempre c'è un rischio e dunque una necessaria attenzione alle liste d'attesa, a partire dalle prestazioni che riguardano l'area oncologica con particolare riferimento al rispetto dei tempi su queste prestazioni che hanno carattere di maggiore sensibilità.

Oggi siamo davanti ad un elemento nuovo che non riguarda solo Bologna ma credo che sia un fatto particolarmente significativo nelle sue premesse e speriamo che attraverso l'attuazione degli strumenti che si sono messi in campo sia anche un fatto importante nei suoi esiti: cioè la Regione Emilia-Romagna ha deciso che un deciso taglio di queste liste d'attesa deve essere attuato da tutte le aziende della nostra regione attraverso alcune scelte in primis un aumento della produzione (mettendo massimamente a frutto le tante tecnologie diagnostiche che ci sono nel nostro territorio che spesso hanno tempi di utilizzo solo parziali). C'è stato un impegno della Regione che ha messo risorse che andranno a costruire questo pianto anche attraverso l'assunzione di professionisti che lo renderanno operativo. Si è messo a tema l'aumento della produzione, il fatto che in alcune giornate normalmente di chiusura potranno essere ampliati i servizi anche in orari, in alcuni casi, serali; ma non c'è solo questo nel progetto. Tutta questa scelta, che si è data step di verifica brevi - l'assessorato alla Sanità regionale ha detto che entro la fine dell'anno vuole vedere già i primi risultati di questa forte iniziativa sulle liste d'attesa - naturalmente è stata tradotta anche nel nostro territorio metropolitano. E dunque l'azienda sanitaria cittadina ha varato, nel mese di luglio, il piano per la riduzione dei tempi della lista d'attesa, coerentemente con le indicazioni regionali. Il piano pone l'obiettivo prioritario di garantire per il 90% delle visite e degli esami specialistici tempi di attesa, rispettivamente, di 30 e 60 giorni, in linea con quanto previsto dalle norme vigenti. Per raggiungerlo, le Aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria di Bologna e l’Istituto Ortopedico Rizzoli hanno stanziato 1.850.000 euro destinati a nuove assunzioni e all’incremento della offerta.

Di questi, 1.400.000 euro saranno investiti entro il 2015 per l’assunzione di nuovi medici. Entro il mese di settembre saranno in servizio (alcuni sono già arrivati e attivi) 6 nuovi medici presso l’Azienda Usl di Bologna (1 otorino, 2 oculisti, 1 chirurgo vascolare, 1 ginecologo, 1 pneumologo) e 8 presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (1 chirurgo vascolare, 1 pneumologo, 2 ginecologi, 1 cardiologo pediatrico, 1 nefrologo, 1 diabetologo, 1 gastroenterologo).

Il piano si propone di garantire una distribuzione dell’offerta equa su tutto il territorio metropolitano, di rafforzare le reti professionali favorendo l’integrazione tra medici prescrittori ed erogatori di visite ed esami, di irrobustire l’offerta di pacchetti di prestazioni per il completamento del quadro diagnostico e di estendere i percorsi di presa in carico affidando agli specialisti la gestione degli accertamenti successivi alla prima visita. In questo territorio provinciale vi sono oltre 30 percorsi diagnostico terapeutico assistenziali, numero molto rilevante rispetto al altre aziende, finalizzate ad una presa in carico che vada oltre il consumo di prestazione di singole prestazioni.

Così come previsto dalle indicazioni regionali, le Aziende hanno individuato e nominato il "Responsabile unico metropolitano per i tempi di attesa" che concentra su di sé le funzioni di maggior rilievo per il governo cittadino di tempi e liste di attesa. L’incarico è stato affidato ad Adalgisa Protonotari, medico in staff alla Direzione generale della Azienda Usl di Bologna, una lunga esperienza in organizzazione dei servizi ospedalieri e progettazione e gestione dei sistemi di programmazione e controllo. La dr.ssa Protonotari coordina il Comitato di Programma Interaziendale per la Specialistica, composto dai direttori sanitari delle tre Aziende, dal direttore del Distretto di Bologna, da un rappresentante dei medici di Medicina Generale e da professionisti delle tre Aziende. Il Comitato, già al lavoro, monitorerà costantemente l’andamento dei tempi e delle liste di attesa, intervenendo con provvedimenti urgenti ove invece queste diminuzioni non dovessero prodursi.

Il piano prevede l’aumento dell’offerta di visite ed esami attraverso l’incremento delle attività ambulatoriali tanto negli ospedali che sul territorio, con apertura dei punti di erogazione per tutto il giorno, anche tutti i giorni, e l’acquisto di prestazioni aggiuntive dal privato accreditato. In questi primi mesi di attivazione del piano, le Aziende hanno potenziato l’offerta di prestazioni ospedaliere, e già oggi è possibile prenotare visite ed esami dopo le ore 20 presso l’Ospedale Bellaria, il sabato presso l’Ospedale Maggiore e la domenica al Sant’Orsola. A partire dal mese di settembre, inoltre, è stata incrementata la produzione da parte del privato accreditato, con un investimento straordinario. Inoltre è in corso un piano di recupero della mobilità extraregionale per quanto riguarda le risonanze magnetiche muscoloscheletriche e della colonna, che sarà avviato entro settembre, con un impegno economico di circa 400.000 euro. Il piano prevede anche una progressiva revisione della distribuzione dei punti di erogazione delle prestazioni, in particolare per quelle a minore complessità tecnologica e a maggiore richiesta, in maniera da offrirle il più vicino possibile ai luoghi di vita delle persone.

Anche sul versante dell’accesso alle prestazioni, il piano prevede il rafforzamento del sistema multicanale di prenotazione, pagamento e disdetta delle prestazioni specialistiche, per il quale le Aziende di Bologna hanno già introdotto, nel corso degli ultimi anni, una serie di innovazioni per migliorarne l’efficacia e avvicinarlo ai bisogni dei cittadini.

Un piano ambizioso nelle sue premesse che dovrà essere puntualmente verificato nel coinvolgimento pieno dei professionisti anche nei suoi esiti a breve e sul medio e lungo periodo".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:31
Back to top