QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE CONTROMISURE PER I PICCIONI
L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sulle contromisure da attuare per combattere il fenomeno dei piccioni in città .
La doman...
Data:
:
L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sulle contromisure da attuare per combattere il fenomeno dei piccioni in città .
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"In relazione alle dichiarazioni dell'assessore Gabellini circa la necessità di un'azione di sterilizzazione dei piccioni in città, chiedo di conoscere quale tecnica di sterilizzazione si intenda seguire, e quali sono i costi previsti; di conoscere se sono stati presi ad esempio delle esperienze fatte in altre città, come ad esempio Imola; di conoscere quante sono le sanzioni Amministrative comminate ai cittadini per avere offerto mangime ai piccioni, nel periodo 2006/2012"
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
Grazie. Posso dire che in Consiglio non avevo detto che Bologna era la più sporca d’Italia, ma tra le più sporche che si vedono in giro, è diverso, e spero che questa cosa si chiuda così.
Invece sulla questione che lei mi pone, quando toccai quel punto in commissione avevo già sott’occhio un documento di lavoro del settore Cura Salute, che fa una serie di ipotesi avviando un lavoro di approfondimento con la azienda U.S.L., la Provincia e gli altri enti competenti. Mi era stato chiesto un parere a riguardo e mi ero espressa dicendo che mi sembrava opportuno, visto il concorso del guano a creare un problema di igiene urbana molto consistente, che si procedesse ad individuare delle modalità per fronteggiare la presenza stimata di circa 40 mila piccioni.
Il lavoro è in corso e tiene conto del fatto che l’Amministrazione si è già data alcune regole in materia di diritti degli animali, quindi si va nella direzione di una periodica somministrazione di mangime antifecondativo lungo tutto il periodo degli accoppiamenti e delle nidificazioni.
Dico questo perché è una soluzione che rientra in un approccio ecologico al problema, qualcosa di ben diverso da quello che per esempio leggevo ancora ieri, che è successo in relazione ad una iniziativa del Comune di Poggio Reatico per il quale il TAR ha annullato l’ordinanza che apriva la caccia ai piccioni, perché evidentemente le soluzioni drastiche hanno già avuto dei pronunciamenti sfavorevoli a riguardo.
Quindi stiamo parlando di mangime antifecondativo. Questo metodo comporta una costanza di intervento che deve protrarsi per almeno un triennio se non per periodi più lunghi; si tratta dunque di un' operazione che richiede un lasso di tempo per dare risultati.
Non sono state prese in considerazione le esperienze delle città che lei ha citato ma si è fatto riferimento a Carpi, Mantova, Udine, Reggio Emilia, Padova, Foligno, Rimini e Verona, che hanno utilizzato sistemi analoghi e si è visto come l’esito sia stato variabile, pur ottenendo una riduzione del numero degli esemplari. E' in sostanza la persistenza, la sistematicità degli interventi che fa cambiare i numeri.
Se lei mi chiede i costi, le dico che proprio perché non è ancora stabilito, non si è convenuto definitivamente con gli altri enti di mettere in attuazione il progetto e i costi non sono ancora stati stimati.
So bene che nel regolamento della Polizia Municipale c’è un articolo ad hoc con le sanzioni, riguardo a tali sanzioni i dati che mi sono stati restituiti circa i verbali degli ultimi cinque anni, cioè dal 2006 al 31 agosto 2012 sono: 2006, quattro verbali; 2007, 7 verbali; 2008, 7 verbali; 2009, 8 verbali; 2010, 4 verbali; 2011, 9 verbali; 2012, al 31 agosto, 4 verbali.
Vi ricordo che la sanzione è di 50 euro, sono piccoli i numeri perché evidentemente occorre cogliere sul fatto chi alimenta inopportunamente questi animali.
Concludendo, dico che la via della sanzione ha degli evidenti limiti, per cui bisogna lavorare su diversi fronti. La linea drastica non è percorribile per una serie di ragioni, tra cui il fatto che la cattura e la soppressione sono fuori dal nostro orizzonte esplorativo, quindi optiamo per sistemi ecologici prolungati, dei quali vanno evidentemente valutati i costi, sanzioni laddove i comportamenti siano colti sul fatto e un' energica campagna di sensibilizzazione. Grazie.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"In relazione alle dichiarazioni dell'assessore Gabellini circa la necessità di un'azione di sterilizzazione dei piccioni in città, chiedo di conoscere quale tecnica di sterilizzazione si intenda seguire, e quali sono i costi previsti; di conoscere se sono stati presi ad esempio delle esperienze fatte in altre città, come ad esempio Imola; di conoscere quante sono le sanzioni Amministrative comminate ai cittadini per avere offerto mangime ai piccioni, nel periodo 2006/2012"
La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
Grazie. Posso dire che in Consiglio non avevo detto che Bologna era la più sporca d’Italia, ma tra le più sporche che si vedono in giro, è diverso, e spero che questa cosa si chiuda così.
Invece sulla questione che lei mi pone, quando toccai quel punto in commissione avevo già sott’occhio un documento di lavoro del settore Cura Salute, che fa una serie di ipotesi avviando un lavoro di approfondimento con la azienda U.S.L., la Provincia e gli altri enti competenti. Mi era stato chiesto un parere a riguardo e mi ero espressa dicendo che mi sembrava opportuno, visto il concorso del guano a creare un problema di igiene urbana molto consistente, che si procedesse ad individuare delle modalità per fronteggiare la presenza stimata di circa 40 mila piccioni.
Il lavoro è in corso e tiene conto del fatto che l’Amministrazione si è già data alcune regole in materia di diritti degli animali, quindi si va nella direzione di una periodica somministrazione di mangime antifecondativo lungo tutto il periodo degli accoppiamenti e delle nidificazioni.
Dico questo perché è una soluzione che rientra in un approccio ecologico al problema, qualcosa di ben diverso da quello che per esempio leggevo ancora ieri, che è successo in relazione ad una iniziativa del Comune di Poggio Reatico per il quale il TAR ha annullato l’ordinanza che apriva la caccia ai piccioni, perché evidentemente le soluzioni drastiche hanno già avuto dei pronunciamenti sfavorevoli a riguardo.
Quindi stiamo parlando di mangime antifecondativo. Questo metodo comporta una costanza di intervento che deve protrarsi per almeno un triennio se non per periodi più lunghi; si tratta dunque di un' operazione che richiede un lasso di tempo per dare risultati.
Non sono state prese in considerazione le esperienze delle città che lei ha citato ma si è fatto riferimento a Carpi, Mantova, Udine, Reggio Emilia, Padova, Foligno, Rimini e Verona, che hanno utilizzato sistemi analoghi e si è visto come l’esito sia stato variabile, pur ottenendo una riduzione del numero degli esemplari. E' in sostanza la persistenza, la sistematicità degli interventi che fa cambiare i numeri.
Se lei mi chiede i costi, le dico che proprio perché non è ancora stabilito, non si è convenuto definitivamente con gli altri enti di mettere in attuazione il progetto e i costi non sono ancora stati stimati.
So bene che nel regolamento della Polizia Municipale c’è un articolo ad hoc con le sanzioni, riguardo a tali sanzioni i dati che mi sono stati restituiti circa i verbali degli ultimi cinque anni, cioè dal 2006 al 31 agosto 2012 sono: 2006, quattro verbali; 2007, 7 verbali; 2008, 7 verbali; 2009, 8 verbali; 2010, 4 verbali; 2011, 9 verbali; 2012, al 31 agosto, 4 verbali.
Vi ricordo che la sanzione è di 50 euro, sono piccoli i numeri perché evidentemente occorre cogliere sul fatto chi alimenta inopportunamente questi animali.
Concludendo, dico che la via della sanzione ha degli evidenti limiti, per cui bisogna lavorare su diversi fronti. La linea drastica non è percorribile per una serie di ragioni, tra cui il fatto che la cattura e la soppressione sono fuori dal nostro orizzonte esplorativo, quindi optiamo per sistemi ecologici prolungati, dei quali vanno evidentemente valutati i costi, sanzioni laddove i comportamenti siano colti sul fatto e un' energica campagna di sensibilizzazione. Grazie.