QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'AUTISTA ALLA GUIDA DI UN AUTOBUS BLQ SENZA PATENTE
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull'autista che era alla guida di un BLQ senza patente.
La domanda della consigliera Bo...
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull'autista che era alla guida di un BLQ senza patente.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo al fatto che un autista che era alla guida di un autobus Blq è stato trovato con una patente falsa. Fatto gravissimo.
Si chiede una valutazione politico-amministrativa sulla vicenda in senso generale e, più in particolare, si chiede di sapere se Ella ritenga che tale episodio apra, ancora una volta, l'annosa questione dei servizi pubblici.
TPER è Azienda Pubblica Partecipata del Comune che affida i propri servizi in subappalto. In tal modo l'Amministrazione non riesce ad avere quel ruolo di controllo che dovrebbe.
Si chiede altresì di sapere se è intenzione dell'Amministrazione avviare un confronto con TPER per trovare un modus operandi trasparente e corretto".
La risposta dell'assessore Colombo
"Tper o meglio TPB, il soggetto consorziale che è affidatario del servizio di trasporto pubblico comprensivo anche del BLQ, ha mandato una nota di chiarimento che procedo a riferire leggendo i chiarimenti pervenuti: <Innanzitutto, ancora una volta è bene far chiarezza su imprecisioni, riportate da alcune fonti d'informazione, che purtroppo possono aver indotto in errore la consigliera e generato giudizi fuorvianti e lontani dalla realtà. Tper, infatti, non subappalta alcun servizio. Tper a seguito della fusione fra ATC e FERr fa parte - insieme ad altre aziende - del consorzio TPB, che nel 2010 si è aggiudicato il servizio di trasporto pubblico del bacino bolognese a seguito di una gara pubblica europea indetta dalla locale Agenzia per la mobilità SRM. Di TPB fanno parte, oltre a Tper - che è azienda a capitale totalmente pubblico - anche partner privati, tra cui la società Autoguidovie e le società Cosepuri, Saca e Coerbus, attraverso la società consortile Omnibus. Nel caso specifico, il servizio BLQ era svolto da Saca, attraverso un conducente assunto da un associato della cooperativa stessa. Tutta questa attività è gestita attraverso un'organizzazione del servizio assolutamente trasparente, nota e monitorata dall'Agenzia della mobilità fin dal 2010. L'organizzazione di Tper, pertanto, trattandosi di un fatto non riguardante un proprio autista, non può in alcun modo essere chiamata in causa, non avendo alcuna titolarità, né possibilità di controllo delle procedure di assunzione del personale di altre aziende.
A onore del vero, l'episodio in questione vede indagata una persona per falso e ricettazione, reati penalmente perseguibili che sarebbero stati perpetrati innanzitutto a danno della ditta, cioè Saca, che ha assunto il dipendente, e che nell'ambito del consorzio TPB collabora con Tper per la gestione del servizio de bacino bolognese. Saca, infatti, ha direttamente rilasciato dichiarazioni pubbliche e ha motivato l'impossibilità di prevenire episodi legati a contraffazioni di patenti ed abilitazioni, in quanto le aziende non dispongono dell'accesso a tali banche dati, che sono in possesso degli Enti preposti ad emettere tali documenti. Saca si è quindi dichiarata parte lesa da questa vicenda.
Per quanto riguarda Tper, facendo parte del consorzio, si è comunque attivata attraverso TPB per avere opportuni chiarimenti e aggiornamenti in merito all'accertamento delle responsabilità. Alla luce di quanto esposto, non si comprende il riferimento al modus operandi di Tper, il cui comportamento è peraltro sempre improntato alla correttezza e alla trasparenza>, ma aggiungo io, che nel caso concreto nulla ha a che fare con un dipendente di un'altra azienda , rispetto alla quale non sussiste alcun subappalto ma semplicemente una distribuzione dello svolgimento dei servizi attribuiti al consorzio TPB, azienda peraltro, la Saca, che si è dichiarata parte lesa da questo comportamento. Rispetto alla quale in ogni caso, essendo società diverse non sarebbe ovviamente stato possibile per Tper poter effettuare azioni di controllo. Dopodiché aggiungo che ovviamente si tratta di una vicenda penalmente rilevante e che quindi farà il suo corso dal punto di vista delle doverose indagini da parte della magistratura, che ha sicuramente i poteri e le competenze per prevenire e nel caso reprimere questi fenomeni che molto difficilmente possono essere intercettati direttamente dalle aziende private. Sicuramente non da Tper che non ha nessun rapporto con questo lavoratore che avrebbe circolato con un documento falso e che Saca è appunto parte lesa in questo caso, non avendo gli strumenti per poter verificare la veridicità di questi documenti.
La consigliera ha chiamato in causa in maniera molto indiretta il Comune tramite Tper, che però fa parte di un consorzio molto più ampio dentro cui c'è un'altra azienda che è parte lesa rispetto al comportamento di un proprio dipendente. Sinceramente credo che la domanda sia legittima in termini generali, sono sempre legittime tutte le domande, ed è legittimo anche in questo caso rivolgerle all'Amministrazione comunale, però la consigliera sicuramente capisce che Saca era l'unica titolata ma non aveva la possibilità dal punto di vista tecnico, e non ha neanche i poteri investigativi, per verificare se questa patente fosse o meno falsa, tanto che l'ha potuto accertare la Polizia municipale in quanto anche autorità di Polizia giudiziaria. Tper è semplicemente una delle aziende che stanno dentro il consorzio TPB e che non può certo interferire con i rapporti contrattuali interni di un'altra azienda e il Comune è socio di Tper. Capisce da questa concatenazione che in qualche modo le domande son sempre legittime perchè il tema è di attualità, e tra l'altro L'Amministrazione comunale è il soggetto che tramite la Polizia municipale ha scoperto questo reato, quindi credo che il Comune il proprio mestiere l'abbia fatto, e l'abbia fatto anche bene, ma non come socio di Tper, l'abbia fatto come autorità di Polizia giudiziaria tramite i vigili urbani che hanno fatto il loro mestiere, bene, scoprendo in maniera casuale e quindi non mirando alla veridicità o meno di quel documento ma nell'ambito di controlli più ampi. Ritornando alla responsabilità politico-amminnistrativa del Comune, che viene in rilievo rispetto al fatto che la consigliera sta interpellando un assessore di questa Amministrazione, io credo che l'Amministrazione abbia correttamente agito grazie proprio alla Polizia municipale. Tper in sostanza nulla c'entra, Saca era l'unico soggetto titolato eventualmente a intervenire me è, evidentemente per le informazioni che ad oggi sono disponibili, soggetto leso da questa vicenda e non certo il soggetto che l'ha prodotta".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo al fatto che un autista che era alla guida di un autobus Blq è stato trovato con una patente falsa. Fatto gravissimo.
Si chiede una valutazione politico-amministrativa sulla vicenda in senso generale e, più in particolare, si chiede di sapere se Ella ritenga che tale episodio apra, ancora una volta, l'annosa questione dei servizi pubblici.
TPER è Azienda Pubblica Partecipata del Comune che affida i propri servizi in subappalto. In tal modo l'Amministrazione non riesce ad avere quel ruolo di controllo che dovrebbe.
Si chiede altresì di sapere se è intenzione dell'Amministrazione avviare un confronto con TPER per trovare un modus operandi trasparente e corretto".
La risposta dell'assessore Colombo
"Tper o meglio TPB, il soggetto consorziale che è affidatario del servizio di trasporto pubblico comprensivo anche del BLQ, ha mandato una nota di chiarimento che procedo a riferire leggendo i chiarimenti pervenuti: <Innanzitutto, ancora una volta è bene far chiarezza su imprecisioni, riportate da alcune fonti d'informazione, che purtroppo possono aver indotto in errore la consigliera e generato giudizi fuorvianti e lontani dalla realtà. Tper, infatti, non subappalta alcun servizio. Tper a seguito della fusione fra ATC e FERr fa parte - insieme ad altre aziende - del consorzio TPB, che nel 2010 si è aggiudicato il servizio di trasporto pubblico del bacino bolognese a seguito di una gara pubblica europea indetta dalla locale Agenzia per la mobilità SRM. Di TPB fanno parte, oltre a Tper - che è azienda a capitale totalmente pubblico - anche partner privati, tra cui la società Autoguidovie e le società Cosepuri, Saca e Coerbus, attraverso la società consortile Omnibus. Nel caso specifico, il servizio BLQ era svolto da Saca, attraverso un conducente assunto da un associato della cooperativa stessa. Tutta questa attività è gestita attraverso un'organizzazione del servizio assolutamente trasparente, nota e monitorata dall'Agenzia della mobilità fin dal 2010. L'organizzazione di Tper, pertanto, trattandosi di un fatto non riguardante un proprio autista, non può in alcun modo essere chiamata in causa, non avendo alcuna titolarità, né possibilità di controllo delle procedure di assunzione del personale di altre aziende.
A onore del vero, l'episodio in questione vede indagata una persona per falso e ricettazione, reati penalmente perseguibili che sarebbero stati perpetrati innanzitutto a danno della ditta, cioè Saca, che ha assunto il dipendente, e che nell'ambito del consorzio TPB collabora con Tper per la gestione del servizio de bacino bolognese. Saca, infatti, ha direttamente rilasciato dichiarazioni pubbliche e ha motivato l'impossibilità di prevenire episodi legati a contraffazioni di patenti ed abilitazioni, in quanto le aziende non dispongono dell'accesso a tali banche dati, che sono in possesso degli Enti preposti ad emettere tali documenti. Saca si è quindi dichiarata parte lesa da questa vicenda.
Per quanto riguarda Tper, facendo parte del consorzio, si è comunque attivata attraverso TPB per avere opportuni chiarimenti e aggiornamenti in merito all'accertamento delle responsabilità. Alla luce di quanto esposto, non si comprende il riferimento al modus operandi di Tper, il cui comportamento è peraltro sempre improntato alla correttezza e alla trasparenza>, ma aggiungo io, che nel caso concreto nulla ha a che fare con un dipendente di un'altra azienda , rispetto alla quale non sussiste alcun subappalto ma semplicemente una distribuzione dello svolgimento dei servizi attribuiti al consorzio TPB, azienda peraltro, la Saca, che si è dichiarata parte lesa da questo comportamento. Rispetto alla quale in ogni caso, essendo società diverse non sarebbe ovviamente stato possibile per Tper poter effettuare azioni di controllo. Dopodiché aggiungo che ovviamente si tratta di una vicenda penalmente rilevante e che quindi farà il suo corso dal punto di vista delle doverose indagini da parte della magistratura, che ha sicuramente i poteri e le competenze per prevenire e nel caso reprimere questi fenomeni che molto difficilmente possono essere intercettati direttamente dalle aziende private. Sicuramente non da Tper che non ha nessun rapporto con questo lavoratore che avrebbe circolato con un documento falso e che Saca è appunto parte lesa in questo caso, non avendo gli strumenti per poter verificare la veridicità di questi documenti.
La consigliera ha chiamato in causa in maniera molto indiretta il Comune tramite Tper, che però fa parte di un consorzio molto più ampio dentro cui c'è un'altra azienda che è parte lesa rispetto al comportamento di un proprio dipendente. Sinceramente credo che la domanda sia legittima in termini generali, sono sempre legittime tutte le domande, ed è legittimo anche in questo caso rivolgerle all'Amministrazione comunale, però la consigliera sicuramente capisce che Saca era l'unica titolata ma non aveva la possibilità dal punto di vista tecnico, e non ha neanche i poteri investigativi, per verificare se questa patente fosse o meno falsa, tanto che l'ha potuto accertare la Polizia municipale in quanto anche autorità di Polizia giudiziaria. Tper è semplicemente una delle aziende che stanno dentro il consorzio TPB e che non può certo interferire con i rapporti contrattuali interni di un'altra azienda e il Comune è socio di Tper. Capisce da questa concatenazione che in qualche modo le domande son sempre legittime perchè il tema è di attualità, e tra l'altro L'Amministrazione comunale è il soggetto che tramite la Polizia municipale ha scoperto questo reato, quindi credo che il Comune il proprio mestiere l'abbia fatto, e l'abbia fatto anche bene, ma non come socio di Tper, l'abbia fatto come autorità di Polizia giudiziaria tramite i vigili urbani che hanno fatto il loro mestiere, bene, scoprendo in maniera casuale e quindi non mirando alla veridicità o meno di quel documento ma nell'ambito di controlli più ampi. Ritornando alla responsabilità politico-amminnistrativa del Comune, che viene in rilievo rispetto al fatto che la consigliera sta interpellando un assessore di questa Amministrazione, io credo che l'Amministrazione abbia correttamente agito grazie proprio alla Polizia municipale. Tper in sostanza nulla c'entra, Saca era l'unico soggetto titolato eventualmente a intervenire me è, evidentemente per le informazioni che ad oggi sono disponibili, soggetto leso da questa vicenda e non certo il soggetto che l'ha prodotta".