QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'ASSISTENZA SANITARIA AI PROFUGHI NELL'EX CIE
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sull'assistenza sanitaria ai profughi ospiti all'ex CIE. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Malagoli
Domanda d'at...
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L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sull'assistenza sanitaria ai profughi ospiti all'ex CIE. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Malagoli
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il Direttore dell'Assessorato Regionale alla Sanità ha scritto una lettera alle ASL in cui le allerta sulle possibilità di garantire assistenza sanitaria ai profughi che arrivano al'ex CIE di via Mattei, in quanto, afferma 'sono troppi'. In sostanza, denuncia la Petropulacos, è impossibile visitarli tutti.
Nella stessa lettera la Petropolacos parla espressamente di 'clandestini' e ribadisce che è difficile garantire 'con continuità' i compiti assegnati.
Quindi può succedere che i clandestini vengano trasferiti o scappino senza aver eseguito gli accertamenti necessari.
Chiedo al Sig.Sindaco e all'Assessore alla Sanità quali strategie intendano attuare a seguito di una denuncia simile, esplicitata da parte del Direttore Ass.Rep.Sanità, e ricordo che gli screening degli extra-comunitari provenienti da zone a rischio di malattie endemiche sono caldeggiati fortemente dall'I.S.S.
Chiedo, quindi, quali accorgimenti il Sig.Sindaco intenda porre in essere al fine di tutelare la salute dei cittadini bolognesi, a fronti di tali dichiarazioni".
Risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo letta in aula dall'assessore Malagoli
"L’Azienda USL di Bologna gestisce l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo in arrivo e la loro permanenza presso le strutture di accoglienza, secondo un protocollo sottoscritto da tutte le parti interessate (Comune di Bologna, Prefettura, Azienda USL di Bologna) e in linea con le indicazioni della Regione Emilia Romagna, esplicitate dalle seguenti direttive:
1. PG/2014/86029, riguardante l’organizzazione di modalità omogenee e adeguate di assistenza sanitaria ai migranti richiedenti asilo politico e/o protezione internazionale in soggiorno temporaneo nel territorio regionale, finalizzate alla tutela della salute individuale e collettiva;
2. PG/2014/79884, che individua le strutture aziendali di riferimento, per l’attivazione e la gestione dei percorsi terapeutico-assistenziali necessari a garantire l’assistenza sanitaria ai migranti richiedenti asilo politico e/o protezione internazionale per tutto il periodo della loro permanenza;
3. PG/2014/291902, contenente le indicazioni operative per le Aziende Sanitarie per l’organizzazione di modalità omogenee e adeguate a garantire l’assistenza sanitaria alle persone straniere (Programma Nazionale Mare Nostrum).
L’obiettivo prioritario delle azioni messe in campo riguarda la promozione della salute delle persone in arrivo, tenendo nella massima considerazione il rapporto tra la salute individuale del migrante e quella della comunità ospitante.
Tutti i migranti identificati sono sottoposti ad accertamenti sanitari presso il Centro Hub Regionale di prima accoglienza. Si procede ad effettuare, in particolare:
una visita medica per la valutazione delle condizioni cliniche generali, in presenza di personale medico, infermieristico e di mediatori culturali, secondo una check list appositamente predisposta, che considera anche le patologie di natura infettiva e parassitaria e tiene conto della situazione epidemiologica dei Paesi di provenienza e di transito;
il trattamento profilattico delle infestazioni cutanee (ectoparassitosi);
una radiografia del torace per lo screening della malattia tubercolare, ulteriori accertamenti di secondo livello in caso di necessità, oltre che gli eventuali provvedimenti terapeutici del caso.
In caso di sospetto diagnostico riguardante malattie infettive tropicali o, comunque, non endemiche, viene attivata la Clinica delle Malattie Infettive dell’Ospedale Universitario S. Orsola-Malpighi di Bologna attraverso il Pronto Soccorso della stessa struttura, per la conferma della diagnosi e l’eventuale trattamento.
Presso gli ambulatori delle strutture di accoglienza territoriali (spoke) vengono effettuati: una visita medica di primo ingresso, alla presenza di un mediatore culturale, che tiene conto di quanto rilevato durante la valutazione clinica generale realizzata presso il Centro Hub Regionale, e successivi controlli medici programmati; la prescrizione di eventuali esami di laboratorio e accertamenti specialistici sulla base degli esiti della valutazione clinica.
In caso di forte afflusso il trasferimento dal Centro Hub regionale alle strutture di accoglienza territoriali (centri spoke) può avvenire anche in tempi molto stretti. Può accadere, quindi, che i migranti siano trasferiti in queste stesse strutture prima di aver eseguito gli accertamenti previsti, o avendoli iniziati ma non completati. In questi casi, in coerenza con le indicazioni operative regionali, l’esecuzione degli accertamenti o il loro completamento sono demandati ai centri spoke di accoglienza sul territorio, previa verifica degli esami eventualmente già effettuati sulla base della valutazione della documentazione sanitaria relativa, a cura del Centro Hub Regionale".
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il Direttore dell'Assessorato Regionale alla Sanità ha scritto una lettera alle ASL in cui le allerta sulle possibilità di garantire assistenza sanitaria ai profughi che arrivano al'ex CIE di via Mattei, in quanto, afferma 'sono troppi'. In sostanza, denuncia la Petropulacos, è impossibile visitarli tutti.
Nella stessa lettera la Petropolacos parla espressamente di 'clandestini' e ribadisce che è difficile garantire 'con continuità' i compiti assegnati.
Quindi può succedere che i clandestini vengano trasferiti o scappino senza aver eseguito gli accertamenti necessari.
Chiedo al Sig.Sindaco e all'Assessore alla Sanità quali strategie intendano attuare a seguito di una denuncia simile, esplicitata da parte del Direttore Ass.Rep.Sanità, e ricordo che gli screening degli extra-comunitari provenienti da zone a rischio di malattie endemiche sono caldeggiati fortemente dall'I.S.S.
Chiedo, quindi, quali accorgimenti il Sig.Sindaco intenda porre in essere al fine di tutelare la salute dei cittadini bolognesi, a fronti di tali dichiarazioni".
Risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo letta in aula dall'assessore Malagoli
"L’Azienda USL di Bologna gestisce l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo in arrivo e la loro permanenza presso le strutture di accoglienza, secondo un protocollo sottoscritto da tutte le parti interessate (Comune di Bologna, Prefettura, Azienda USL di Bologna) e in linea con le indicazioni della Regione Emilia Romagna, esplicitate dalle seguenti direttive:
1. PG/2014/86029, riguardante l’organizzazione di modalità omogenee e adeguate di assistenza sanitaria ai migranti richiedenti asilo politico e/o protezione internazionale in soggiorno temporaneo nel territorio regionale, finalizzate alla tutela della salute individuale e collettiva;
2. PG/2014/79884, che individua le strutture aziendali di riferimento, per l’attivazione e la gestione dei percorsi terapeutico-assistenziali necessari a garantire l’assistenza sanitaria ai migranti richiedenti asilo politico e/o protezione internazionale per tutto il periodo della loro permanenza;
3. PG/2014/291902, contenente le indicazioni operative per le Aziende Sanitarie per l’organizzazione di modalità omogenee e adeguate a garantire l’assistenza sanitaria alle persone straniere (Programma Nazionale Mare Nostrum).
L’obiettivo prioritario delle azioni messe in campo riguarda la promozione della salute delle persone in arrivo, tenendo nella massima considerazione il rapporto tra la salute individuale del migrante e quella della comunità ospitante.
Tutti i migranti identificati sono sottoposti ad accertamenti sanitari presso il Centro Hub Regionale di prima accoglienza. Si procede ad effettuare, in particolare:
una visita medica per la valutazione delle condizioni cliniche generali, in presenza di personale medico, infermieristico e di mediatori culturali, secondo una check list appositamente predisposta, che considera anche le patologie di natura infettiva e parassitaria e tiene conto della situazione epidemiologica dei Paesi di provenienza e di transito;
il trattamento profilattico delle infestazioni cutanee (ectoparassitosi);
una radiografia del torace per lo screening della malattia tubercolare, ulteriori accertamenti di secondo livello in caso di necessità, oltre che gli eventuali provvedimenti terapeutici del caso.
In caso di sospetto diagnostico riguardante malattie infettive tropicali o, comunque, non endemiche, viene attivata la Clinica delle Malattie Infettive dell’Ospedale Universitario S. Orsola-Malpighi di Bologna attraverso il Pronto Soccorso della stessa struttura, per la conferma della diagnosi e l’eventuale trattamento.
Presso gli ambulatori delle strutture di accoglienza territoriali (spoke) vengono effettuati: una visita medica di primo ingresso, alla presenza di un mediatore culturale, che tiene conto di quanto rilevato durante la valutazione clinica generale realizzata presso il Centro Hub Regionale, e successivi controlli medici programmati; la prescrizione di eventuali esami di laboratorio e accertamenti specialistici sulla base degli esiti della valutazione clinica.
In caso di forte afflusso il trasferimento dal Centro Hub regionale alle strutture di accoglienza territoriali (centri spoke) può avvenire anche in tempi molto stretti. Può accadere, quindi, che i migranti siano trasferiti in queste stesse strutture prima di aver eseguito gli accertamenti previsti, o avendoli iniziati ma non completati. In questi casi, in coerenza con le indicazioni operative regionali, l’esecuzione degli accertamenti o il loro completamento sono demandati ai centri spoke di accoglienza sul territorio, previa verifica degli esami eventualmente già effettuati sulla base della valutazione della documentazione sanitaria relativa, a cura del Centro Hub Regionale".