Comunicati stampa

Comunicati stampa

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA TORRE DEGLI ASINELLI


L'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sul distaccamento di una pietra in arenaria dalla rocchetta della Torre degli Asinelli...

Data:

:

L'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli, ha risposto oggi, nella seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sul distaccamento di una pietra in arenaria dalla rocchetta della Torre degli Asinelli.

La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"In merito al distacco di una pietra in arenaria, caduto dalla rocchetta della Torre degli Asinelli, e alle polemiche susseguenti, chiedo all'Amministrazione se non ritiene che il fatto sia potuto accadere anche a causa dei lavori insistenti nella copertura della stessa, ovvero all'uso dei martelli pneumatici. Inoltre chiedo a che punto sono le ricerche in ordine a chi si è impadronito della pietra, facendola sparire, e come sia possibile che un avvenimento di questo genere sia stato segnalato all'Amministrazione con diversi giorni di ritardo".

La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli:

"La rocchetta della torre Asinelli è stata restaurata nel 1998 grazie ad un finanziamento della Fondazione del Monte. Tali interventi di restauro hanno riguardato anche il consolidamento delle arenarie. Nell'anno 2006 è stato restaurato inoltre il portale dell'Alessi di Palazzo d'Accursio e nello stesso periodo è stata restaurata anche la facciata del Legato angolo caduti, comprese le arenarie. La facciata sul lato Nettuno è stata restaurata alla fine degli anni '90. Nonostante gli interventi di consolidamento anche recenti, in questi edifici, nell'ultimo mese circa si sono comunque verificati episodi di caduta di porzioni di cornicioni in arenaria. Lo stesso è successo alle arenarie dell'Archiginnasio, anch'esse restaurate circa 15 anni fa. Come si può notare il degrado delle arenarie non è connesso alle vibrazioni del traffico (ad esempio Palazzo d'Accursio si trova in area pedonale), bensì al peggioramento delle condizioni climatiche e alle piogge acide che corrodono inesorabilmente la pietra tenera della città di Bologna. Non a caso se fino a 15 anni fa il restauro delle arenarie veniva fatto ogni 15/20 anni, oggi i tempi di degrado si sono molto ridotti e le arenarie necessiterebbero di restauro ogni 8 anni.
Oltre ad essere nota la fragilità dell'arenaria, mi preme anche precisare che le rotture avvengono secondo linee di frattura lungo le quali agiscono i fattori disgreganti: infiltrazioni di acqua e gelo. Le piogge acide e l'aumento di elementi aggressivi nell'atmosfera, inoltre, agiscono sulla superficie dell'arenaria aumentandone la permeabilità e consentendo l'infiltrazione delle acque meteoriche. Per quanto riguarda l'uso dei martelli pneumatici come possibile causa del distacco del pezzo di arenaria dalla Torre Asinelli, va detto che i lavori di demolizione del pavimento esistente della Rocchetta, per consolidarla e mettere catene per evitare ulteriori ripercussioni, in calcestruzzo, vengono eseguiti con particolari martelli demolitori che inducono vibrazioni contenute, lavorando a rotazione anziché a percussione. Sarebbe pertanto da escludere una relazione fra la caduta e i lavori.
Mi preme inoltre sottolineare che dai primi dati emersi dal monitoraggio che il Comune di Bologna sta conducendo sulle Due Torri insieme al Dicam (Dipartimento di Ingegneria Ambientale e dei materiali dell'Università di Bologna) si sono fatte alcune considerazioni sintetizzate nei report che ogni sei mesi il Dicam presenta all'Amministrazione comunale. I documenti riporta le inclinazioni e i movimenti delle torri Garisenda ed Asinelli, le indagini effettuate indagando sulle cause presunte. In collaborazione con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono stati posizionati degli accelerometri sulle torri, 5 sensori sull'Asinelli e 5 sensori sulla Garisenda, per misurare in continuazione le vibrazioni indotte. Una prima analisi dei dati, che comunque deve essere approfondita, evidenzia come i livelli di accelerazione registrati dalle torri siano molto bassi. Essendo un rilievo eseguito continuamente, in grado quindi di evidenziare gli effetti di sollecitazioni puntuali come il passaggio di mezzi pesanti, si può affermare che il passaggio di bus ed auto induce ovviamente effetti sulle torri, ma con livelli di accelerazione molto bassi. Si può quindi affermare che prima di arrivare al collasso dei parametri murari, tenendo in debito conto le caratteristiche della torre e del suo scuotimento, è necessario raggiungere un tale numero di cicli di vibrazione, pari ad una durata di alcune decine di migliaia di anni, pari a numerose volte quindi l'attuale età delle torri. L'effetto del vento dà origine a variazioni dello stato tensionale più ampie, che rendono residuale l'effetto del traffico sulle strutture. Conclusioni definitive e maggiormente significative su questo tema potranno essere tratte al termine della campagna di monitoraggio.
A titolo esemplificativo si può comunque affermare con certezza che il vento produce oscillazioni molto superiori a quelle che producono i mezzi che circolano in strada. Siamo al corrente dell'apertura di un'indagine da parte del Nucleo tutela del patrimonio artistico rispetto alla sparizione del frammento della torre. Questo è l'avvenimento che più mi ha inquietato. Quello che successo è veramente strano. C'è un giornale a Bologna che sa che da giovedì è caduto un pezzo, che è stato fotografato alla presenza di un cittadino, ma nessuno ha avvisato le autorità competenti, la Polizia municipale o l'Amministrazione comunale. Il caso poteva anche non essere isolato, e non credo che il cittadino o il giornalista che ha fatto la foto potesse rendersi conto se eventualmente ci fossero stati altri pericoli. Fino alla domenica nessuno ha avvistato l'Amministrazione comunale di questo evento. Dopo di che questo frammento non è stato trovato, non è stato consegnato al custode della torre Asinelli, né alla ditta che stava facendo i lavori, ma è sparito, quindi anche con l'impossibilità da parte dell'Amministrazione di verificare puntualmente da quale parte della torre potesse essersi staccato. Stiamo facendo e abbiamo fatto nei giorni scorsi delle verifiche e possiamo presumere questo, ma senza il frammento facciamo fatica.
Invito ancora una volta la cittadinanza, nel momento in cui capitano queste cose, che sono possibili, ad avvisare immediatamente l'Amministrazione per evitare ulteriori pericoli per la stessa".

Il consigliere Daniele Carella si è dichiarato: soddisfatto.

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
Back to top