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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SOSTITUZIONE DEI MEZZI CIVIS


L'assessore alla Mobilità e Trasporti Andrea Colombo, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Daniele Carella (Pdl) sulla sostituzione dei mezzi Civis.

Domanda d'attualità ...

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L'assessore alla Mobilità e Trasporti Andrea Colombo, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini e Daniele Carella (Pdl) sulla sostituzione dei mezzi Civis.

Domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Chiede al Sindaco di riferire i termini dell'accordo raggiunto con IRISBUS per la sostituzione dei mezzi del Civis con quelli del Cristalis modificato.
In particolare, chiede di sapere se le opere realizzate in questi anni rimarranno inalterate e se siano indispensabili al nuovo modello; se la richiesta di risoluzione in danno, già formalizzata dal Comune di Bologna, troverà un riscontro economico nell'accordo; quali siano le parti di questo accordo; quale sia la posizione dello Stato e della Regione in proposito".

Domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"A seguito dell'intervento del Sindaco Merola sul Civis e le sue vicende, avvenuto nell'ambito della Festa Provinciale dell'Unità, intervento riportato anche dalla stampa locale.
Stabilito che il mezzo Civis quale supporto di un complesso piano di mobilità pubblica fu a suo tempo "adottato" dall' Amministrazione Guazzaloca con apposito Bando; sottolineato che il mezzo Civis fu, in forma di prototipo, presentato alla città nella primavera del 2004; sottolineato altresì che nelle settimane successive alla presentazione del Civis, divenne Sindaco di Bologna il Sig.Sergio Gaetano Cofferati che nominò tra gli altri l'attuale Sindaco Sig.Virgino Merola quale componente della Giunta; acquisite come veritiere le affermazioni dell'allora Presidente ATC Sutti, secondo le quali ATC contestò il mezzo in innumerevoli punti chiedendone delle strutturali modifiche sostanziali che però vennero apportate solo in parte dal costruttore e non certo in quelle più importanti ed essenziali.
Chiede alla Amministrazione: come sia stato possibile permettere ad Irisbus di consegnare 49 mezzi con caratteristiche che ATC aveva contestato e rifiutato, mezzi che sono stati posti in rimessaggio in luoghi di proprietà  pubblica; come sia stato possibile che una sostanziosa somma sia stata versata ad Irisbus stessa a seguito della consegna di mezzi che nelle loro caratteristiche avevamo rifiutato; come sia stato possibile che le opere civili, pensate e progettate su misura e in funzione del Civis, siano state comunque (in sostanziosa parte) realizzate nonostante il mezzo fosse stato contestato senza soddisfazione; infine chiede come sia possibile che tutta la vicenda si sia potuta svolgere avendo come perno e fulcro un mezzo (il Civis) che al di la delle contestazioni di ATC in quanto tale, non mi risulta abbia mai ottenuto la necessaria e indispensabile Omologazione, dagli Organi Competenti, per poter circolare sulle strade e tanto meno per poter effettuare il servizio di Trasporto Pubblico per il quale era stato "ordinato" dalla allora Amministrazione Guazzaloca".

La risposta dell'assessore alla Mobilità e Trasporti Andrea Colombo:

"L’Amministrazione comunale e le aziende coinvolte nel progetto Civis, prima Atc e poi Tper, hanno sempre tutelato l’interesse pubblico avvalendosi di tutti i mezzi a disposizione dal punto di vista della legge e del contratto. Fu Atc per prima nel 2005 a contestare ad Irisbus alcune caratteristiche del mezzo tramite una serie di ordini di servizio che prescrivevano oltre 50 modifiche a cui l’impresa produttrice diede seguito solo in ridottissima parte. E’ stato il Comune di Bologna nel 2011, assieme agli altri Enti che ne facevano parte, a concludere i lavori della Commissione ministeriale di sicurezza con una relazione che sanciva, per la prima volta in un atto ufficiale, l’inidoneità della tecnologia a guida ottica a circolare in condizione di sicurezza nella città di Bologna.
E Tper, in pieno accordo con questa Amministrazione comunale, ha deciso la risoluzione in danno del contratto. Sequenza temporale, insieme di atti ufficiali anche di carattere contenzioso, che ben testimonia come l’interesse pubblico miri a dotare Bologna di un mezzo adeguato, sicuro, rispondente all’originario bando di gara e capitolato, ed è perciò sempre stato al centro delle scelte sia aziendali che istituzionali.
Da ciò deriva, dovendoci noi muovere nei confini della legge e delle clausole contrattuali, che i 49 mezzi Civis siano stati prodotti perché così prevedesse il contratto in quanto prevedeva che il nullaosta di carattere provvisorio del Ministero dei Trasporti fosse condizione sufficiente ad avviare la produzione, salvo la necessità di dover tramutare tale nullaosta tecnico sulla sicurezza di carattere provvisorio in definitivo; cosa che non è potuta avvenire a seguito dei puntuali rilievi e alla relazione negativa della Commissione di sicurezza. Sempre dal punto di vista contrattuale Tper, in qualità di soggetto attuatore, è stato costretto - per delle clausole assai discutibili di un contratto che fu firmato all’ultimo minuto al termine del mandato 1999-2004 - a pagare la metà del valore complessivo dei mezzi. Cosa diversa però è la consegna, ribadisco ancora una volta che né il Comune, né Atc, né Tper hanno mai accettato di prendere in consegna e in carico i 49 mezzi Civis che, quindi, sono e restano di proprietà di Irisbus e collocati in alcune strutture del Comune di Bologna o delle sue aziende (Tper e Caab), dietro pagamento di un regolare contratto di affitto di tali aziende da parte di Irisbus.
Per quanto riguarda poi le opere civili esse sono state realizzate in quanto il Ministero dei Trasporti aveva già emesso un nullaosta di carattere definitivo in merito alle opere civili. E i lavori sono andati avanti fino al momento i cui è arrivata la relazione negativa della Commissione di sicurezza del 1° giugno 2011 che accertando nero su bianco, ufficialmente e formalmente, l’impossibilità di proseguire nel progetto per quanto riguardava la parte tecnologica, ha consentito all’Amministrazione comunale e a Tper di bloccare la realizzazione di ulteriori opere. Opere che come già detto rimangono utili per la città come testimoniato dal fatto che a prescindere dal mezzo Civis, banchine, marciapiedi e strade rifatte vengono utilizzate ogni giorno dalla mobilità privata e dagli autobus.
I rapporti conseguenti alla risoluzione in danno del contratto non c’è dubbio che si è creata una fase di evidente contenzioso e stallo. Fase di stallo che si è interrotta a seguito dell’intervento del signor Prefetto di Bologna che riunendo attorno allo stesso tavolo le diverse parti coinvolte (Comune, Regione, Provincia, Irisbus, Tper e il Ministero) ha consentito all’avvio di una seria trattativa serrata di carattere tecnico, economico e legale volta a raggiungere il risultato che questa Amministrazione ha sempre enunciato di voler realizzare: completare il progetto ma sostituendo il mezzo con un vero filobus che risponda a tutti i canoni di sicurezza e basso impatto ambientale. La trattativa è tuttora in corso, il Sindaco ha espresso il fatto che siamo fiduciosi che questa trattativa che si è aperta in maniera seria (rispetto alla fase di stallo precedente), possa effettivamente portare ad una chiusura del contenzioso e all’effettiva sostituzione del mezzo. E’ ovvio che una trattativa di tale rilevanza e di tale delicatezza anche per il valore dell’appalto oltre che per il contenzioso già in essere, necessita e anzi si basa su un’indispensabile condizione di riservatezza i cui le parti possano confrontarsi liberamente per addivenire al miglior risultato possibile.
Credo che gli atti passati dell’Amministrazione, a partire dalla risoluzione in danno che ricordavo, testimonino come il nostro faro sia l’interesse pubblico. Nel momento in cui tale trattativa potrà dirsi sostanzialmente perfezionata è ovvio e naturale che in nome del sacrosanto principio di trasparenza sarà cura della Giunta informare il Consiglio. Dal punto di vista formale la trattativa è condotta da Tper in quanto controparte dell’Ati e in particolare di Irisbus e quindi formalmente è Tper che sta conducendo la trattativa".

Il consigliere Tomassini si è dichiarato: non soddisfatto.
Il consigliere Carella si è dichiarato: non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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