QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto questa mattina in sede di Question time, alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulla raccolta differenziata
Domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa rela...
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L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto questa mattina in sede di Question time, alla domanda della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sulla raccolta differenziata
Domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo sia ai dati sulla raccolta differenziata a Bologna sia ai controlli che verranno effettuati dalle GEV si chiede al signor Sindaco e alla Giunta una valutazione politico/amministrativa sulla vicenda in senso generale e in particolare, si vuole sapere se le politiche di contrasto alle discariche abusive presenti in città hanno prodotto risultati positivi. Si chiede altresì di sapere se è possibile che il Comune di Bologna decida di ritoccare le tariffe della TARES anche alla luce del ricorso presentato da Hera contro la Regione Emilia Romagna per il conteggio della raccolta differenziata e proprio su questo ricorso chiedo quale sia il parere dell'amministrazione".
Risposta dell'assessore Gabellini
"Sulla prima questione: risultati della raccolta differenziata. Personalmente ritengo che siano molto soddisfacenti, perché addirittura che a completamento del quartiere San Vitale potessimo pensare con i sacchi e le isole interrate, che sono la formula specifica che abbiamo utilizzato per Bologna, quindi non il porta a porta di tutti i sacchi e di tutte le frazioni, ci dà dei risultati oltre il 60% che sono decisamente oltre le aspettative. Le ricordo che siamo partiti dal 17,5 % nel centro storico, quindi è stato un balzo in avanti.
Direi che anche le calotte al Savena ci danno un +10%, quindi le modifiche strutturali che abbiamo fatto al sistema di raccolta per incentivare la differenziata, da questo punto di vista sono soddisfacenti.
L'altro polo della questione, quello del decoro urbano e degli abbandoni. Lei fa riferimento a una fattispecie, io ricordo però che sono diverse componenti. Ci sono i piccoli abbandoni dovuti alle trasgressioni rispetto agli orari e rispetto alle regole nelle aree dove abbiamo cambiato il sistema di raccolta che è quello presidiato dalle GEV, che hanno un'attività anche di accompagnamento e di informazione e poi di sanzione. Da quando le GEV hanno iniziato la loro attività nel 2012, risultano 3 mila verbali fatti, quelli contestati sono il 6%, in molti casi, quando i cittadini si sono mossi per tempo e hanno portato le loro ragioni, sono state riconosciute, quindi al verbale non è seguita la sanzione. Quindi, c'è una soddisfazione in generale, senza remore, tenendo conto che sono un corpo volontario e agiscono in numeri ridotti. Un giudizio positivo tanto che abbiamo aumentato la quota a sostegno dell'associazione per i costi vivi, anche perché gli abbiamo proposto di impegnarsi anche su altri fronti, proprio perché hanno questa funzione di informazione e di educazione ambientale che è l'aspetto principale della loro mission e in questo senso sono insostituibili sia da Hera che dalla Polizia municipale.
Devo aggiungere che complessivamente le sanzioni nel 2014 hanno comportato un introito di 60 mila euro, e pur con l'aumento che abbiamo stanziato per l'associazione siamo decisamente al di sotto delle entrate. Questo compare come modifica al Bilancio, perché non siamo all'interno di una voce di spesa vincolata, come nel caso ad esempio dei bollini blu, per cui quello che si riceve con il bollino blu può essere speso solo per spese rivolte a politiche di risparmio energetico. In questo caso non abbiamo un capitolo di spesa dedicato per cui dobbiamo attingere dal Bilancio generale dove confluiscono le risorse derivanti dalle sanzioni.
Sulle quelle che lei chiama 'grandi discariche', io li chiamo grandi abbandoni. Mi dispiace chiamarle 'discariche abusive' perché solitamente questo termine ha a che fare con situazioni incancrenite, consolidate, mentre noi siamo di fronte ad un fenomeno per cui a fronte di episodi che poi cambiano nella città e ci vengono segnalati, abbiamo degli accumuli anomali.
In questi casi si chiede un intervento straordinario ad Hera, se sono su aree private dobbiamo fare una procedura e quando non rischia di diventare una causa, perché ci sono questi aspetti quando si interviene su terreno privato, anche se c'è un inquinante come l'amianto, bisogna seguire una procedura.
Di fronte a questi accumuli procediamo in questo modo, pagando l'azione di ripulitura.
Quello che lei mi ha aggiunto adesso non era parte della domanda, non ho avuto la possibilità di informarmi, quindi non le rispondo a proposito del fatto se ci sia un accumulo in occasione di sgomberi.
Per quanto riguarda il ricorso promosso da HERAmbiente, IREN e da Confservizi avanti al TAR dell’Emilia-Romagna contro la Delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 467 del 27 aprile 2015 avente ad oggetto i “Criteri per la determinazione del corrispettivo per lo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati ai sensi dell'art. 16, comma 1, della L.R. n. 23 del 2011”, si evidenzia come questo segua coerentemente il precedente ricorso contro la Delibera n. 380 del 24 marzo 2014.
I due ricorsi sono relativi alle due delibere con cui la Regione ha interpretato la normativa nazionale che dice quali devono essere i criteri per determinare i costi del trattamento dell'indifferenziata, non della differenziata come lei dice nella sua domanda. Si tratta con l'indifferenziato, quello che in parte finisce nel termovalorizzatore.
Il ricorso di Hera contesta il criterio con il quale la regione ha fatto il conteggio arrivando a un costo a tonnellata di un certo tipo. Nel ricorso al TAR, Hera non ha chiesto la sospensiva, la risposta del TAR non è ancora arrivata.
A fronte di questa sentenza affronteremo poi il problema, adesso non le so dare una risposta".
Domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo sia ai dati sulla raccolta differenziata a Bologna sia ai controlli che verranno effettuati dalle GEV si chiede al signor Sindaco e alla Giunta una valutazione politico/amministrativa sulla vicenda in senso generale e in particolare, si vuole sapere se le politiche di contrasto alle discariche abusive presenti in città hanno prodotto risultati positivi. Si chiede altresì di sapere se è possibile che il Comune di Bologna decida di ritoccare le tariffe della TARES anche alla luce del ricorso presentato da Hera contro la Regione Emilia Romagna per il conteggio della raccolta differenziata e proprio su questo ricorso chiedo quale sia il parere dell'amministrazione".
Risposta dell'assessore Gabellini
"Sulla prima questione: risultati della raccolta differenziata. Personalmente ritengo che siano molto soddisfacenti, perché addirittura che a completamento del quartiere San Vitale potessimo pensare con i sacchi e le isole interrate, che sono la formula specifica che abbiamo utilizzato per Bologna, quindi non il porta a porta di tutti i sacchi e di tutte le frazioni, ci dà dei risultati oltre il 60% che sono decisamente oltre le aspettative. Le ricordo che siamo partiti dal 17,5 % nel centro storico, quindi è stato un balzo in avanti.
Direi che anche le calotte al Savena ci danno un +10%, quindi le modifiche strutturali che abbiamo fatto al sistema di raccolta per incentivare la differenziata, da questo punto di vista sono soddisfacenti.
L'altro polo della questione, quello del decoro urbano e degli abbandoni. Lei fa riferimento a una fattispecie, io ricordo però che sono diverse componenti. Ci sono i piccoli abbandoni dovuti alle trasgressioni rispetto agli orari e rispetto alle regole nelle aree dove abbiamo cambiato il sistema di raccolta che è quello presidiato dalle GEV, che hanno un'attività anche di accompagnamento e di informazione e poi di sanzione. Da quando le GEV hanno iniziato la loro attività nel 2012, risultano 3 mila verbali fatti, quelli contestati sono il 6%, in molti casi, quando i cittadini si sono mossi per tempo e hanno portato le loro ragioni, sono state riconosciute, quindi al verbale non è seguita la sanzione. Quindi, c'è una soddisfazione in generale, senza remore, tenendo conto che sono un corpo volontario e agiscono in numeri ridotti. Un giudizio positivo tanto che abbiamo aumentato la quota a sostegno dell'associazione per i costi vivi, anche perché gli abbiamo proposto di impegnarsi anche su altri fronti, proprio perché hanno questa funzione di informazione e di educazione ambientale che è l'aspetto principale della loro mission e in questo senso sono insostituibili sia da Hera che dalla Polizia municipale.
Devo aggiungere che complessivamente le sanzioni nel 2014 hanno comportato un introito di 60 mila euro, e pur con l'aumento che abbiamo stanziato per l'associazione siamo decisamente al di sotto delle entrate. Questo compare come modifica al Bilancio, perché non siamo all'interno di una voce di spesa vincolata, come nel caso ad esempio dei bollini blu, per cui quello che si riceve con il bollino blu può essere speso solo per spese rivolte a politiche di risparmio energetico. In questo caso non abbiamo un capitolo di spesa dedicato per cui dobbiamo attingere dal Bilancio generale dove confluiscono le risorse derivanti dalle sanzioni.
Sulle quelle che lei chiama 'grandi discariche', io li chiamo grandi abbandoni. Mi dispiace chiamarle 'discariche abusive' perché solitamente questo termine ha a che fare con situazioni incancrenite, consolidate, mentre noi siamo di fronte ad un fenomeno per cui a fronte di episodi che poi cambiano nella città e ci vengono segnalati, abbiamo degli accumuli anomali.
In questi casi si chiede un intervento straordinario ad Hera, se sono su aree private dobbiamo fare una procedura e quando non rischia di diventare una causa, perché ci sono questi aspetti quando si interviene su terreno privato, anche se c'è un inquinante come l'amianto, bisogna seguire una procedura.
Di fronte a questi accumuli procediamo in questo modo, pagando l'azione di ripulitura.
Quello che lei mi ha aggiunto adesso non era parte della domanda, non ho avuto la possibilità di informarmi, quindi non le rispondo a proposito del fatto se ci sia un accumulo in occasione di sgomberi.
Per quanto riguarda il ricorso promosso da HERAmbiente, IREN e da Confservizi avanti al TAR dell’Emilia-Romagna contro la Delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 467 del 27 aprile 2015 avente ad oggetto i “Criteri per la determinazione del corrispettivo per lo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati ai sensi dell'art. 16, comma 1, della L.R. n. 23 del 2011”, si evidenzia come questo segua coerentemente il precedente ricorso contro la Delibera n. 380 del 24 marzo 2014.
I due ricorsi sono relativi alle due delibere con cui la Regione ha interpretato la normativa nazionale che dice quali devono essere i criteri per determinare i costi del trattamento dell'indifferenziata, non della differenziata come lei dice nella sua domanda. Si tratta con l'indifferenziato, quello che in parte finisce nel termovalorizzatore.
Il ricorso di Hera contesta il criterio con il quale la regione ha fatto il conteggio arrivando a un costo a tonnellata di un certo tipo. Nel ricorso al TAR, Hera non ha chiesto la sospensiva, la risposta del TAR non è ancora arrivata.
A fronte di questa sentenza affronteremo poi il problema, adesso non le so dare una risposta".