QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA QUESTIONE GALAXY INAIL CRIF
L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) in merito alla questione Galaxy, Inail, Crif.
Domanda della consigliera Scarano
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L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) in merito alla questione Galaxy, Inail, Crif.
Domanda della consigliera Scarano
"Visto l'articolo di stampa relativo alla vicenda Galaxy - Inail - Crif si chiede al Signor Sindaco di sapere se ritiene che le preoccupazioni espresse relativamente ad una eventuale cambiamento sociale della zona sia condivisibile ovvero se le scelte compiute per affrontare un emergenza abitativa vi possano in qualche modo portare questo lembo di territorio ad un degrado incontrollabile; si chiede altresì di sapere se è intenzione dell'amministrazione rassicurare cittadini ed imprese sul fatto che le politiche di sicurezza saranno costanti e, se necessario, maggiori.
Risposta dell'assessore Malagoli
"Grazie, questo è un tema che mi interessa molto e vorrei partire da un dato, perché se non partiamo dai dati non abbiamo un'idea di cosa vuol dire in questo momento sulla città di Bologna l'emergenza abitativa. Ho avuto i dati l'altro giorno e sono dati che mi fanno riflettere parecchio.
Noi siamo passati da 600 sfratti richiesti nel 2011 a 1380 nel 2014, con un trend che sta continuando a crescere. Abbiamo aumentato del 76% la morosità incolpevole. Quelle di cui ci occupiamo sono famiglie colpite dalla crisi, sono persone che fino a poco tempo fa lavoravano per il nostro Paese e che oggi non hanno questa opportunità. Sono italiani e stranieri, che sono stati colpiti da questa crisi dal 2011 a oggi. Se non facciamo analisi di questo genere, continuiamo a fare politiche sterili, ma dietro abbiamo famiglie con bambini.
Detto questo, vedo con piacere anche nella stampa odierna, che pare che tutto sia tranquillo all'ex Galaxy, così come nelle altre strutture che noi stiamo utilizzando per questa grande emergenza abitativa che è in atto per famiglie di lavoratori. Addirittura il parroco, citando l'enciclica di papa Francesco, sta cercando di inserirsi nell'accoglienza di queste persone. Allora, delle due, l'una: o abbiamo un problema di sicurezza, o abbiamo un problema sociale. Se non partiamo da questi dati, anche se forse qualcuno sarebbe contento, rischia di scoppiarci una bomba umanitaria in casa. Non so se abbiamo l'idea di che cosa stiamo parlando: 1300 famiglie di questa città, contro le 600 del 2011, sono in crisi economica.
Credo che l'attività che sta facendo il Comune di Bologna sia a livello locale che nazionale, per chiedere che ad esempio, lo ripeto per l'ennesima volta, il patrimonio di società pubbliche, addirittura pagato con i soldi dei lavoratori, perché ricordo che l'Inps e l'Inail fanno investimenti sulle trattenute dei lavoratori, debba tornare in un momento di crisi a quelli che l'hanno in parte pagato, piuttosto che stare vuoto.
Questa credo sia una battaglia di civiltà, che il Comune sta facendo in prima persona. Noi lasciamo del patrimonio pubblico vuoto e abbiamo 1.300 famiglie in stato di necessità per avere un tetto. Allora, credo che finché non succede qualcosa che possa permettere di parlare di degrado di quell'area, è ora che parliamo di famiglie, è ora che parliamo di un'attività che il Comune attua per dare una vita dignitosa a delle famiglie, che fino all'altro giorno lavoravano per noi e forse anche in parte per mantenere le pensioni che i nostri anziani giustamente hanno e che forse torneranno a lavorare, se questa crisi si allenta.
Altrimenti, possiamo fare tutte le polemiche che vogliamo, dire tutte le cose che spesso in questa Aula sento e non condivido, ma noi stiamo operando per dare un futuro a delle famiglie e su questo non ci tireremo indietro e cercheremo di avere di fianco a noi le forze di questa città. Penso al volontariato sociale, che già è con noi; penso e spero di poter presto ragionare di questo con il nuovo Vescovo; penso e spero che tanti cittadini capiscano che non serve una guerra tra poveri, ma serve una ripresa collettiva di tutti, non solo di una parte di questa città. Una ripresa collettiva, dove ognuno mette un pezzo per fare un passo avanti.
Per questo, rispondendo alla sua domanda, ho deciso di non rispondere sulla legalità. Mi dispiace, ma l'ho fatto scientemente, perché bisogna che cominciamo anche ad affrontare i nodi per quello che sono. I numeri non sono dati da me, sono dati dall Prefettura e con quei numeri noi, se siamo amministratori seri, dobbiamo fare i conti e su quei numeri dobbiamo trovare delle soluzione per le famiglie.
Questo è quello che mi interessava comunicare oggi a questo Consiglio".
Domanda della consigliera Scarano
"Visto l'articolo di stampa relativo alla vicenda Galaxy - Inail - Crif si chiede al Signor Sindaco di sapere se ritiene che le preoccupazioni espresse relativamente ad una eventuale cambiamento sociale della zona sia condivisibile ovvero se le scelte compiute per affrontare un emergenza abitativa vi possano in qualche modo portare questo lembo di territorio ad un degrado incontrollabile; si chiede altresì di sapere se è intenzione dell'amministrazione rassicurare cittadini ed imprese sul fatto che le politiche di sicurezza saranno costanti e, se necessario, maggiori.
Risposta dell'assessore Malagoli
"Grazie, questo è un tema che mi interessa molto e vorrei partire da un dato, perché se non partiamo dai dati non abbiamo un'idea di cosa vuol dire in questo momento sulla città di Bologna l'emergenza abitativa. Ho avuto i dati l'altro giorno e sono dati che mi fanno riflettere parecchio.
Noi siamo passati da 600 sfratti richiesti nel 2011 a 1380 nel 2014, con un trend che sta continuando a crescere. Abbiamo aumentato del 76% la morosità incolpevole. Quelle di cui ci occupiamo sono famiglie colpite dalla crisi, sono persone che fino a poco tempo fa lavoravano per il nostro Paese e che oggi non hanno questa opportunità. Sono italiani e stranieri, che sono stati colpiti da questa crisi dal 2011 a oggi. Se non facciamo analisi di questo genere, continuiamo a fare politiche sterili, ma dietro abbiamo famiglie con bambini.
Detto questo, vedo con piacere anche nella stampa odierna, che pare che tutto sia tranquillo all'ex Galaxy, così come nelle altre strutture che noi stiamo utilizzando per questa grande emergenza abitativa che è in atto per famiglie di lavoratori. Addirittura il parroco, citando l'enciclica di papa Francesco, sta cercando di inserirsi nell'accoglienza di queste persone. Allora, delle due, l'una: o abbiamo un problema di sicurezza, o abbiamo un problema sociale. Se non partiamo da questi dati, anche se forse qualcuno sarebbe contento, rischia di scoppiarci una bomba umanitaria in casa. Non so se abbiamo l'idea di che cosa stiamo parlando: 1300 famiglie di questa città, contro le 600 del 2011, sono in crisi economica.
Credo che l'attività che sta facendo il Comune di Bologna sia a livello locale che nazionale, per chiedere che ad esempio, lo ripeto per l'ennesima volta, il patrimonio di società pubbliche, addirittura pagato con i soldi dei lavoratori, perché ricordo che l'Inps e l'Inail fanno investimenti sulle trattenute dei lavoratori, debba tornare in un momento di crisi a quelli che l'hanno in parte pagato, piuttosto che stare vuoto.
Questa credo sia una battaglia di civiltà, che il Comune sta facendo in prima persona. Noi lasciamo del patrimonio pubblico vuoto e abbiamo 1.300 famiglie in stato di necessità per avere un tetto. Allora, credo che finché non succede qualcosa che possa permettere di parlare di degrado di quell'area, è ora che parliamo di famiglie, è ora che parliamo di un'attività che il Comune attua per dare una vita dignitosa a delle famiglie, che fino all'altro giorno lavoravano per noi e forse anche in parte per mantenere le pensioni che i nostri anziani giustamente hanno e che forse torneranno a lavorare, se questa crisi si allenta.
Altrimenti, possiamo fare tutte le polemiche che vogliamo, dire tutte le cose che spesso in questa Aula sento e non condivido, ma noi stiamo operando per dare un futuro a delle famiglie e su questo non ci tireremo indietro e cercheremo di avere di fianco a noi le forze di questa città. Penso al volontariato sociale, che già è con noi; penso e spero di poter presto ragionare di questo con il nuovo Vescovo; penso e spero che tanti cittadini capiscano che non serve una guerra tra poveri, ma serve una ripresa collettiva di tutti, non solo di una parte di questa città. Una ripresa collettiva, dove ognuno mette un pezzo per fare un passo avanti.
Per questo, rispondendo alla sua domanda, ho deciso di non rispondere sulla legalità. Mi dispiace, ma l'ho fatto scientemente, perché bisogna che cominciamo anche ad affrontare i nodi per quello che sono. I numeri non sono dati da me, sono dati dall Prefettura e con quei numeri noi, se siamo amministratori seri, dobbiamo fare i conti e su quei numeri dobbiamo trovare delle soluzione per le famiglie.
Questo è quello che mi interessava comunicare oggi a questo Consiglio".