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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO IN VIA UGO BASSI


L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sul ritrovamento archeologico in via Ugo Bassi durante i lavori del cantiere BoBo.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella (FI) sul ritrovamento archeologico in via Ugo Bassi durante i lavori del cantiere BoBo.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito al ritrovamento archeologico avvenuto in via Ugo Bassi, a prescindere dalle decisione assunte così come illustrate sugli organi locali di informazione, chiede all'Amministrazione che tipo di materiale sul ritrovamento è stato realizzato e cosa intenda fare per renderlo pubblico e usufruibile sia in senso didattico che museale".

Risposta dell'assessore Colombo
"La domanda del consigliere mi da l'opportunità di informare il Consiglio e tramite di esso anche la città sugli accorgimenti e gli adempimenti che Tper, in qualità di soggetto attuatore del progetto Crealis ha posto in essere, nel momento in cui gli scavi propedeutici al rifacimento delle fondazioni della pavimentazione di via Ugo Bassi si è imbattuta nei ritrovamenti archeologici di cui stiamo parlando. Ritrovamenti archeologici che peraltro, giova sottolinearlo, ci si poteva aspettare relativamente a fondamenta di immobili, di edifici di precedenti epoche storiche e non ci si aspettava invece il ritrovamento dell'antica via Emilia, perchè la via Emilia in altri tratti come quelli in prossimità di Sala Borsa è stata ritrovata a profondità ben maggiori, attorno ai 3 metri, rispetto a quelle richieste per gli scavi per il rifacimento della pavimentazione dell'asse Rizzoli/Ugo Bassi.
Da questo punto di vista non è che si ignorasse il fatto che sotto l'asse Rizzoli/Ugo Bassi vi fosse l'antica via Emilia, ma non ci si aspettava di trovarla a questa altezza, tanto che nella stessa via Rizzoli non è stato trovato alcunché per la profondità di scavo a cui si è proceduto mentre in via Ugo Bassi, con sorpresa anche della stessa Sovrintendenza archeologica, questo ritrovamento di un breve tratto è avvenuto, ed è stato anche dal punto di vista scientifico importante perchè ha offerto alcuni spunti interpretativi sul fatto che probabilmente l'altimetria della via Emilia non fosse uniforme ma probabilmente la conformazione dei luoghi nel corso della storia è stata diversa e quindi anche la via Emilia era stata realizzata ad altimetrie diverse seppur nell'ambito di tratti tra loro piuttosto vicini.
Fatta questa premessa in termini generali, quali sono quindi le operazioni che Tper in accordo con la Sovrintendenza archeologica ha intrapreso? Innanzi tutto come da protocollo d'intesa è stata incaricata la società Fenix che ha prodotto per i ritrovamenti della via Emilia situati in via Ugo Bassi un'apposita documentazione archeologica contenete un rilievo topografico in stretta collaborazione con la Sovrintendenza archeologica di Bologna, in particolare col funzionario responsabile di zona dottoressa Curina. In accordo con la Sovrintendenza archeologica e nel rispetto del protocollo sottoscritto tra la stazione e la Sovrintendenza stessa Tper attualmente sta predisponendo appositi pannelli illustrativi, corredati da documentazione sia fotografica che grafica, da applicare nel corso delle prossime fasi di esecuzione del cantiere alle recinzioni del cantiere stesso per dare testimonianza di ciò che è stato rinvenuto e che, dopo essere stato per la prima volta documentato secondo i rigorosi criteri scientifici delle moderne politiche di tutela e valorizzazione dei beni storici, è stato protetto con appositi teloni speciali e ricoperto da materiale protettivo su cui poi verrà realizzata la pavimentazione in pietra nuova come previsto. Contestualmente la documentazione di cui si è detto quindi rilievi fotografici, rilievi topografici e anche ovviamente una relazione descrittiva è in fase di consegna da parte della società Fenix alla Sovrintendenza archeologica affinché possa nei modi, nelle forme, nei tempi che saranno concordati essere resa pubblica e usufruibile anche dal punto di vista didattico e museale. Quindi questo ritrovamento archeologico è stato in parte inaspettato per la profondità a cui i resti sono stati rinvenuti, e anche da un certo punto di vista per lo stato di perfetta conservazione in cui si trovavano nonostante il tempo trascorso e le sollecitazioni del traffico di vari decenni. Ma è stata appunto anche l'occasione di documentare l'antica via Emilia, cosa che mai era stata fatta nei precedenti secoli con questo grado di precisione e di scientificità e da questo si è quindi deciso di poter poi restituire alla città e alle generazioni future una documentazione fotografica e topografica, oltre che di analisi storica che potrà essere utile per lasciare ai posteri la testimonianza di questo ritrovamento e quindi anche di un nuovo pezzo di antica storia della città che finalmente è stato possibile grazie al cantierone recuperare e rendere visibile nei tempi di esecuzione dei lavori, ma poter rendere anche finalmente fruibile, almeno dal punto di vista di alcuni pannelli informativi che nell'immediato saranno affissi alle recinzioni del cantiere dal punto di vista museale/didattico tramite una rielaborazione dei materiali documentali che sono stati tratti da questo ritrovamento".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:29
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