QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL RESTYLING NELL'ALA EST DEL MERCATO DELLE ERBE
L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sui tempi del restyling nell'ala est del Mercato delle Erbe.
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il 4 marzo ...
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L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sui tempi del restyling nell'ala est del Mercato delle Erbe.
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il 4 marzo veniva presentata alla città l’ ultima tranche del restyling dell’ antico mercato rionale, dietro via Ugo Bassi, Mercato delle Erbe.
Tempo pochi giorni e il progetto era già in stand by per un problema generale relativo ai servizi igienici ed in seguito risolto con la decisione di vietare la somministrazione degli alimenti nei box della navata centrale, consentita invece nelle piazzette laterali.
Risultava, inoltre, necessario un ulteriore accertamento, quello degli architetti del Comune su tutto il Mercato, che hanno dovuto misurare metri e metri di superficie e che hanno riscontrato diverse anomalie e irregolarità legate a precedenti lavori eseguiti negli anni Sessanta.
A giugno il progetto generale ha avuto il via libera del Comune ma, da allora, attende ancora il placet della Sovrintendenza (coinvolta in quanto l’edificio sorto nel 1910 è vincolato).
Chiedo al Sindaco il proprio pensiero nel merito, quali le colpe dei ritardi, in quanto a pagarne le conseguenze sono i commercianti e quando si preveda l’ inaugurazione della nuova corte del cibo nell’ala est".
Risposta dell'assessore Lepore
"Rispetto alla sua domanda posso dire questo. In modo un po' estemporaneo è uscito questo articolo sul giornale, dove in un'intervista di fatto un operatore racconta di questi problemi di ritardi legati all'apertura.
Noi, con il Consorzio e insieme agli altri enti stiamo lavorando alacremente da alcuni anni per far sì che il Mercato delle Erbe si rafforzi, per concludere il progetto di rigenerazione urbana che tutti state vedendo in via Belvedere e San Gervasio. I risultati ci pare ci siano, chiaro che la situazione che abbiamo trovato era non solo complicata dal punto di vista degli elementi ambientali attorno al Mercato, che abbiamo affrontato con i risultati che avete visto, ma anche e soprattutto dal punto di vista della gestione interna. Non è un caso che in questi anni del nostro mandato, la Giunta abbia affrontato alcune Delibere dedicate alla riorganizzazione interna degli usi del Mercato e dall'altro anche una riparametrazione dei rapporti economici tra noi e il mercato, per permettere al Consorzio di poter far egli investimenti che servivano a ristrutturare, mettere a norma e fare tutti gli interventi del caso.
Il Mercato si trova in una paradossale situazione, posso dire: è un posto diventato alla moda, molto frequentato, alcuni dei locali che hanno aperto e fanno somministrazione funzionano molto bene, all'interno però ci sono alcune realtà, in particolare quelle dell'ortofrutta, che fanno più fatica ad affrontare la sfida che hanno dio fronte, per vari motivi che magari in altre sedi possiamo condividere. Per questo motivo noi incontriamo costantemente i rappresentanti di questo Consorzio, e a loro abbiamo chiesto di affrontare con serietà la gestione di un bene patrimoniale del Comune che hanno in mano già da molti anni e che a questo punto è sotto i riflettori della città perché è diventato una vera propria icona, anche turistica. Quindi una responsabilità doppia.
Quello che intendo dire - poi tutti gli atti possono essere consegnati ai consiglieri che ne hanno interesse- è che l'Amministrazione sta facendo il suo dovere nei tempi dovuti, abbiamo affiancato con i vari settori il Consorzio nella presentazione dei progetti, nelle richieste dal punto di vista edilizio. I ritardi che si citano nell'articolo, peraltro per stessa ammissione di chi parla, non sono dovuti a noi e neanche, devo dire, al momento, ad altri enti, nel senso che la Sovrintendenza alla quale è stata consegnata la richiesta ha 120 giorni di tempo per rispondere e ancora non sono passati. Quindi, diciamo che il tempo che si è dovuto 'perdere' in questo anno è stato soprattutto il tempo che il Consorzio e gli architetti e progettisti hanno dovuto impiegare per mettere a posto la loro situazione. L'Amministrazione non ha potuto fare altro che aspettare che la loro situazione fosse chiarita, che presentassero le loro richieste, che fossero titolati a farlo, dal punto di vista dei titoli edilizi e autorizzativi e che l'iter potesse andare avanti. Questo è quello che è successo.
In sintesi, stiamo seguendo come abbiamo sempre fatto la situazione, ovviamente verso le altre istituzioni cerchiamo sempre, in maniera cordiale, di sollecitare perché le risposte arrivino prima delle scadenze dell'ultimo giorno, ma non possiamo neanche chiedere alle altre istituzioni di forzare rispetto alle analisi che devono fare.
Il Mercato ha bisogno di procedere speditamente, ne siamo consapevoli, stiamo lavorando perché questo avvenga e credo sia arrivato il momento che il Consorzio al proprio interno ragioni su come migliorare alcuni aspetti organizzativi interni e gestionali che possono permettere a tutti di chiudere in modo positivo questa vicenda".
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Il 4 marzo veniva presentata alla città l’ ultima tranche del restyling dell’ antico mercato rionale, dietro via Ugo Bassi, Mercato delle Erbe.
Tempo pochi giorni e il progetto era già in stand by per un problema generale relativo ai servizi igienici ed in seguito risolto con la decisione di vietare la somministrazione degli alimenti nei box della navata centrale, consentita invece nelle piazzette laterali.
Risultava, inoltre, necessario un ulteriore accertamento, quello degli architetti del Comune su tutto il Mercato, che hanno dovuto misurare metri e metri di superficie e che hanno riscontrato diverse anomalie e irregolarità legate a precedenti lavori eseguiti negli anni Sessanta.
A giugno il progetto generale ha avuto il via libera del Comune ma, da allora, attende ancora il placet della Sovrintendenza (coinvolta in quanto l’edificio sorto nel 1910 è vincolato).
Chiedo al Sindaco il proprio pensiero nel merito, quali le colpe dei ritardi, in quanto a pagarne le conseguenze sono i commercianti e quando si preveda l’ inaugurazione della nuova corte del cibo nell’ala est".
Risposta dell'assessore Lepore
"Rispetto alla sua domanda posso dire questo. In modo un po' estemporaneo è uscito questo articolo sul giornale, dove in un'intervista di fatto un operatore racconta di questi problemi di ritardi legati all'apertura.
Noi, con il Consorzio e insieme agli altri enti stiamo lavorando alacremente da alcuni anni per far sì che il Mercato delle Erbe si rafforzi, per concludere il progetto di rigenerazione urbana che tutti state vedendo in via Belvedere e San Gervasio. I risultati ci pare ci siano, chiaro che la situazione che abbiamo trovato era non solo complicata dal punto di vista degli elementi ambientali attorno al Mercato, che abbiamo affrontato con i risultati che avete visto, ma anche e soprattutto dal punto di vista della gestione interna. Non è un caso che in questi anni del nostro mandato, la Giunta abbia affrontato alcune Delibere dedicate alla riorganizzazione interna degli usi del Mercato e dall'altro anche una riparametrazione dei rapporti economici tra noi e il mercato, per permettere al Consorzio di poter far egli investimenti che servivano a ristrutturare, mettere a norma e fare tutti gli interventi del caso.
Il Mercato si trova in una paradossale situazione, posso dire: è un posto diventato alla moda, molto frequentato, alcuni dei locali che hanno aperto e fanno somministrazione funzionano molto bene, all'interno però ci sono alcune realtà, in particolare quelle dell'ortofrutta, che fanno più fatica ad affrontare la sfida che hanno dio fronte, per vari motivi che magari in altre sedi possiamo condividere. Per questo motivo noi incontriamo costantemente i rappresentanti di questo Consorzio, e a loro abbiamo chiesto di affrontare con serietà la gestione di un bene patrimoniale del Comune che hanno in mano già da molti anni e che a questo punto è sotto i riflettori della città perché è diventato una vera propria icona, anche turistica. Quindi una responsabilità doppia.
Quello che intendo dire - poi tutti gli atti possono essere consegnati ai consiglieri che ne hanno interesse- è che l'Amministrazione sta facendo il suo dovere nei tempi dovuti, abbiamo affiancato con i vari settori il Consorzio nella presentazione dei progetti, nelle richieste dal punto di vista edilizio. I ritardi che si citano nell'articolo, peraltro per stessa ammissione di chi parla, non sono dovuti a noi e neanche, devo dire, al momento, ad altri enti, nel senso che la Sovrintendenza alla quale è stata consegnata la richiesta ha 120 giorni di tempo per rispondere e ancora non sono passati. Quindi, diciamo che il tempo che si è dovuto 'perdere' in questo anno è stato soprattutto il tempo che il Consorzio e gli architetti e progettisti hanno dovuto impiegare per mettere a posto la loro situazione. L'Amministrazione non ha potuto fare altro che aspettare che la loro situazione fosse chiarita, che presentassero le loro richieste, che fossero titolati a farlo, dal punto di vista dei titoli edilizi e autorizzativi e che l'iter potesse andare avanti. Questo è quello che è successo.
In sintesi, stiamo seguendo come abbiamo sempre fatto la situazione, ovviamente verso le altre istituzioni cerchiamo sempre, in maniera cordiale, di sollecitare perché le risposte arrivino prima delle scadenze dell'ultimo giorno, ma non possiamo neanche chiedere alle altre istituzioni di forzare rispetto alle analisi che devono fare.
Il Mercato ha bisogno di procedere speditamente, ne siamo consapevoli, stiamo lavorando perché questo avvenga e credo sia arrivato il momento che il Consorzio al proprio interno ragioni su come migliorare alcuni aspetti organizzativi interni e gestionali che possono permettere a tutti di chiudere in modo positivo questa vicenda".