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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL CANTIERE BOBO CHE COINVOLGERÀ LE VIE UGO BASSI E RIZZOLI


L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità dei consiglieri Carella e Bernardini sul cantiere BoBo che coinvolgerà le vie Ugo Bassi e Rizzoli.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito a qua...

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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alla domanda d'attualità dei consiglieri Carella e Bernardini sul cantiere BoBo che coinvolgerà le vie Ugo Bassi e Rizzoli.

Domanda d'attualità del consigliere Carella
"In merito a quanto dichiarato dal Sindaco, così come appare sulla stampa locale, a proposito della apertura di un cantiere che "sarà il più grande dal dopo guerra", che coinvolgerà le vie Rizzoli e Ugo Bassi,(nell'ambito dei lavori per il Crealis) per la durata di 10 mesi nel 2015,
chiede alla Amministrazione se non ritenga opportuno rinviare l'apertura del cantiere stesso a dopo il 2015, stante che il 2015 sarà l'anno dell'EXPO Milanese che si è sempre ritenuto e detto, coinvolgerà il territorio cittadino con innumerevoli visite da parte di turisti, operatori e comunque visitatori italiani e stranieri".

Domanda d'attualità del consigliere Bernardini
"Visti gli articoli di stampa relativi al prossimo cantiere che verrà realizzato in via Rizzoli e via Ugo Bassi, si chiede al Sindaco se ritiene le proprie dichiarazioni "sarà il più grande cantiere aperto a Bologna dal Dopoguerra" alquanto esagerate e fuori luogo e se se nella previsione dei lavori che verranno avviati è stato preso in considerazione il restyling dei sottopassi".

Risposte dell'assessore Colombo
"Come di consueto risponderò ai singoli quesiti posti dai consiglieri. Partiamo dalle osservazioni del consigliere Bernardini che da ultimo rivolgeva all'amministrazione in merito a quali cantierizzazioni saranno previste per la riqualificazione di Ugo Bassi e Rizzoli e in relazione anche alla nota presenza di due importanti sottopassi: quello posto tra via Rizzoli, piazza Nettuno e via Indipendenza e quello posto all'altro estremo della T e cioè in via Ugo bassi, angolo Marconi-Lame. Ebbene, a proposito di idmenticanze forse qualcunio ha dimenticato di leggere banalemnte il comunicato stampa che è stato inviato contestualmente all'annuncio dei cantieri due giorni fa
In quanto, leggo testualmente, nel comunicato stampa che è disponibile su Iperbole "i lavori del cantiere Bobo saranno anche l’occasione per eseguire interventi di riqualificazione urbana attesi da tempo, come la riparazione del coperto dei due grandi sottopassi esistenti" quindi a questo riguardo e in merito a quanto citava il consigliere Bernardini posso confermare che, al contrario, non ci siamo dimenticati delle possibili sinergie che questo cantiere metteva a disposizione ma proprio abbiamo deciso di sfruttare, di cogliere l'occasione di un cantiere - ebbene si, non ritengo che siano parole esagerate - che è il più grande in centro storico dal dopo guerra, considerato che quella pavimentazione risale a decenni e decenni fa, per rimettere a posto anche la copertura dei due sottopassi citati, che oggi, come noto, presentano gravi infiltrazioni e che quindi, sopratutto in quello di via Ugo Bassi, e in marginale parte in quello di via Rizzoli, impediscono altri usi, altre attività all'interno dei sottopassi medesimi. Quindi non è vero che ci si è dimenticato dei sottopassi, è vero esattamente il contrario, proprio in una logica di pianificazione complessiva dei cantieri e nell'ottica di evitare di dover rimettere mano, magari dopo pochi mesi o pochi anni, a una pavimentazione completamente rifatta dopo decenni e decenni.
Abbiamo previsto, assieme a Tper, e a tutti gli uffici comunali competenti, in particolare Mobilità e Lavori Pubblici, di cogliere l'occasione di quei lavori, di quegli scavi, per rifare le coperture e le impermeabilizzazioni dei due sottopassi, operazione che, una volta conclusa, consentirà ovviamente di immaginare nuovi usi di quei sottopassi grazie al fatto che li avremo messi a posto dal punto di vista strutturale, della sicurezza e della impermeabilizzazione.
Ovviamente, come è stato in strada Maggiore, vale anche per Rizzoli e via Ugo Bassi noi abbiamo già provveduto in parte, e continueremo a farlo, a convocare tutti gli enti e le società che hanno dei sottoservizi, quindi che hanno cavi, tubi e così via sotto Rizzoli-Ugo Bassi, per invitarli a intervenire prima qualora avessero interventi programmabili a breve o anche già pianificati nel medio periodo. Lo abbiamo già fatto nel senso che, come avrete visto, alcuni cantieri di Hera con cui si stanno sostituendo tubazioni sia del gas che dell'acqua, questi cantieri sono partiti un paio di settimane fa e avranno un loro momento di ulteriore intensificazione come già annunciato nei giorni scorsi con il comunicato ufficiale dell'amministrazione, durante il mese di gennaio.
Quindi confermo pienamente che abbiamo organizzato e pianificato il cantiere su Ugo bassi e Rizzoli per far si che sia non solo l'occasione per una grande riqualificazione urbana, come non si vedeva da decenni e decenni nel cuore del centro storico, ma anche per cogliere l'occasione per fare lavori strutturali relativi ai sottopassi e alle tubature acqua e gas in maniera tale da non dover poi reintervenire una volta posata la nuova pavimentazione in basoli.
Ritengo quindi che ci sia stata da parte dell'amministrazione, d'intesa con Tper, una forte e convinta pianificazione adeguata dei lavori non limitandosi a quelli previsti dall'appalto Crealis ma mettendo a sistema tutti i lavori pubblici e privati che riguardano questo asse fondamentale del nostro centro storico in modo da concentrare i lavori e quindi anche i disagi, comprimere i tempi di esecuzione e non dover distruggere pochi mesi o pochi anni dopo la nuova pavimentazione che verrà installata. Credo quindi ci sia stata una adeguata pianificazione e anche una lungimiranza nel guardare a tutte le cose che potevano essere messe a posto, sistemate, riparate, innovate su quell'asse.
Rispetto invece ai quesiti e alle proposte avanzate dal consigliere Carella, innanzitutto è opportuno dare motivazione in merito alla impossibilità di rinviare questo cantiere ad anni successivi al 2015. Questo cantiere ha una durata di dieci mesi un suo slittamento sarebbe incompatibile con i termini contrattuali, voglio ricordare infatti che quest'appalto è regolamentato ovviamente da un contratto e da un atto integrativo sottoscritto nel 2012 nel momento in cui si è risolta la vertenza aperta con Fiat Irisbus. i vincoli contrattuali consistono anche in termini di scadenze in cui deve essere concluso l'intero appalto, e quindi compresa la realizzazione di tutti i lavori stradali previsti, essendo questo il cantiere principale che rimane da realizzare e che ha quella durata i dieci mesi, non sarebbe compatibile con i vincoli contrattuali e con i termini temporali li' previsti, un suo slittamento a dopo l'EXPO, a dopo il 2015. Ma non voglio limitarmi ad una risposta formale, voglio andare anche su alcuni aspetti sostanziali, è indubbio che la città con il cantiere BoBo in via Rizzoli-Ugo Basi subirà delle pesanti trasformazioni, dei pesanti cambiamenti, e non c'è dubbio quindi, che anche i visitatori e i turisti che arriveranno in città in quei dieci mesi vedranno via Rizzoli-Ugo Bassi nel pieno di un cantiere di particolare impatto. Ritengo però, a questo proposito, di dover sottolineare tre elementi: innanzitutto credo che sarà un elemento positivo, dare l'immagine di una città che sa rinnovarsi nella sua storia. Certo, i lavori sono disagi, i cantieri sono disagi, ma sono anche evidentemente il segno di una città che cambia, che sa rinnovarsi, che sa rammendarsi, nelle sue periferie come nel suo centro storico e quindi, pur nei disagi materiali che dovremo affrontare le prossime settimane, ci serviranno, come abbiamo detto tramite la raccolta di questionari e l'affinamento dell'organizzazione del cantiere. L prossime settimane ci serviranno anche ad individuare le soluzioni pratiche di attenuazione dei disagi guardando agli abitanti, ai commercianti ma cnhe ai frequentatori visitatori e turisti di quell'area. ma nello stesso tempo ribadisco che sarà anche il segno e il simbolo di una città che proprio nel suo cuore si sta rinnovando.
In secondo luogo noi riteniamo che quel cantiere, considerata anche la distesa lineare di molti e molti metri di recinzione che dovranno essere apposti, potrà essere una grande occasione di comunicazione su cosa era Bologna e su cosa sarà Bologna e quindi sui progetti di trasformazione e riqualificazione urbana che stiamo portando avanti in particolare con quel cantiere quindi non va vissuta a nostro avviso questa operazione, in difesa, come un disagio, ma al contrario va vissuta in attacco, come opportunità di far vedere concretamente una città che cambia, che si trasforma, al passo coi tempi, nel rispetto della sua storia e l'opportunità anche di utilizzare il cantiere per far conoscere, prima di tutto ai cittadini, bolognesi e metropolitani, ma anche ai turisti come la città si sta trasformando, come sta migliorando a livello di sicurezza, di bellezza, di accessibilità.
In terzo luogo voglio ricordare e dico ricordare perché l'esperienza di Strada Maggiore ce lo ha già insegnato, che grazie alle riaperture progressive, inizialmente pedonali e poi limirtataatmente veicolari che durano alcune settimane o alcuni mesi vi è la possibilità proprio in quei mesi, superata ovviamente la fase iniziale, di mettere a disposizione delle strade come non le si sono mai viste, come non le si sono mai potute fruire nel senso che progressivamente anche in Rizzoli-Ugo Bassi, via via che la posa dei nuovi basoli sarà terminata, vi sarà un periodo di riposo obbligato durante il quale sarà possibile progressivamente aprire singoli tratti prima di tutto ai pedoni e io credo che quella sarà una grande occasione di presentare la nuova immagine della città con la pavimentazione totalmente rifatta come non si vedeva da decenni e decenni e anche libera da qualunque elemento fisso o mobile e quindi anche come dire una città che potrà essere riscoperta in un'ottica nuova da un punto di vista oltre che della pavimentazione appena rinnovata, dei suoi monumenti, dei suoi palazzi, delle sue emergenze storiche, culturali e architettoniche. Quindi, ancora una volta il cantiere nella forma delle sue progressive riaperture pedonali come grande occasione di presentare e di vivere una città nuova per i bolognesi e peri turisti.
Rispetto infine alla sua proposta di "asfaltatura transitoria" che non era stata avanzata nella domanda d'attualità in forma scritta ma che ha posto in aula, ritengo che non risolverebbe in alcun modo il problema dell'interferenza con l'EXPO al netto di tutti i temi che ho ricordato, formali, i vincoli contrattuali e sostanziali che questo cantiere può essere in realtà un'opportunità, non risolverebbe il problema dell'interferenza con EXPO per il semplice motivo che la previa rimozione di tutti i basoli è un'operazione che non si fa in pochi giorni, quindi comunque vi sarebbe da considerare la necessità di rimuovere tutti i basoli di Rizzoli, di rimuovere prima lo strato di asfalto e poi i basoli di Ugo Bassi. Qualora viceversa, ma non è stato specificato, fosse quella di coprire con una colata di asfalto alcune migliaia di metri quadri di basoli, alcuni dei quali peraltro per obbligo della Sovrintendenza, dovranno essere recuperate e riutilizzati, credo che anche in questo caso non risolveremmo i problemi di tempi e andremmo a realizzare una situazione che sarebbe tutt'altro che accogliente nel pieno del centro storico, proprio nel cuore del centro storico, una asfaltatura su materiale di pregio".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:27
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