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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI


L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sui criteri di valutazione dei dirigenti.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con riferiment...

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L'assessore alla Scuola Marilena Pillati ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sui criteri di valutazione dei dirigenti.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con riferimento all'articolo di stampa pubblicato in data 31/8/2012 da Italia Oggi, chiede di sapere:
se il Comune di Bologna, con riferimento al periodo antecedente la promulgazione della legge 135/2012, avesse o meno un nucleo di valutazione e verifica dei risultati ottenuti dai dirigenti;
in caso affermativo, chiede di sapere come fosse organizzato il sistema di valutazione, in base a quali criteri ed in omaggio a quali prescrizioni normative;
in particolare, chiede chi giudicasse il raggiungimento degli obiettivi individuali e di unità organizzativa di appartenenza dei dirigenti;
a quanto ammonti "la produttività/premialità" erogata ai dirigenti dall'anno 2000 ad oggi".

La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:

"In merito al primo quesito segnalo che con deliberazione di Giunta del 19 giugno 2012, avente per oggetto, modifiche al regolamento sull'ordinamento generale degli uffici approvato con deliberazione di Giunta del 2009, è stato istituito il nucleo di valutazione a cui sono stati assegnati all'art. 23 i seguenti compiti:
  • propone alla Giunta il sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e della performance individuale con i relativi strumenti metodologici, e ne monitora l'applicazione.
  • valuta la performance organizzativa di insieme dell'amministrazione.
  • supporta il processo di valutazione annuale del Direttore Generale del Segretario Generale, dei Capi dipartimento e dei Capi Area.
  • monitora la correttezza dei processi di misurazione e valutazione.
  • valida i documenti di relazione sulla performance.
  • promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza.
  • valida la relazione sui risparmi nei costi di funzionamento ai fini dell'eventuale erogazione di premi ad essi corrispondenti.
I tre membri, tutti esterni, del nucleo di valutazione, sono stati nominati dal Sindaco con atto PG 186385 1 agosto 2012, a seguito di una selezione ad evidenza pubblica per l'individuazione di due componenti, e a seguito di un accordo di reciproca disponibilità con interscambio di dirigenti tra il Comune di Bologna e quello di Reggio Emilia. Anteriormente all'istituzione del nucleo di valutazione e nelle more della sua piena operatività, fermo restando quanto sopra esposto, ha continuato a svolgere la propria funzione anche ai fini della valutazione e verifica dei risultati ottenuti dai dirigenti il servizio di controllo interno, di cui alla precedente normativa nazionale e interna.
In merito al secondo e terzo quesito posto dal consigliere, si evidenzia che il sistema e la metodologia di valutazione del risultato dei dirigenti nel rispetto dell'art. 24 del decreto legislativo 165 del 2001, e degli art. dal 26 al 29, e del ccnl del 1999, sono stati definiti in uno specifico verbale di concertazione del 2003, rinnovato e nuovamente allegato all'ultimo contratto decentrato integrativo dei dirigenti del Comune di Bologna del 31 maggio 2007. In particolare la valutazione dei risultati delle attività dei dirigenti ai sensi dell'art. 29 del ccnl 1988-2001 si basa sui seguenti criteri:
  • realizzazione del programma delle attività.
  • valutazione della visione complessiva degli obiettivi aziendali.
  • valutazione della capacità di risoluzione dei problemi.
  • valutazione della capacità di conduzione e coinvolgimento dei collaboratori.
Gli obiettivi sono formalmente assegnati ad ogni dirigente con l'approvazione da parte della Giunta del Programma annuale delle attività. La procedura di assegnazione degli obiettivi coincide con le procedure di definizione del budget del programma annuale delle attività, alle quali ogni dirigente partecipa sulla base del proprio incarico dirigenziale. La quota individuale della retribuzione di risultato si articola in due componenti: quota A predefinita sulla base del programma delle attività e dei progetti prioritari di cui il dirigente risulta responsabile; quota B sulla base della valutazione della prestazione complessiva e comportamentale del dirigente nell'anno di riferimento. La quota A viene corrisposta a seguito della verifica della percentuale di raggiungimento degli obiettivi del programma delle attività, così come risulta dal Consuntivo; mentre la quota B viene corrisposta a seguito della valutazione della prestazione complessiva del dirigente nella dimensione aziendale.
Il Direttore Generale per le attività di valutazione si avvale del supporto del servizio di controllo interno. Il Direttore Generale valuta i Direttori Apicali, Capi Dipartimento e Capi Area, e i dirigenti che da lui dipendono direttamente. I Capi Dipartimento e Capi Area valutano i Direttori di Settore e Quartiere e i dirigenti di Unità intermedia che da loro dipendono direttamente, mentre i Direttori di Settore valutano i dirigenti di unità intermedia inseriti nei settori.
Per quanto riguarda l'ultimo quesito, relativo alla retribuzione annua di risultato, il totale negli anni dal 2000 al 2011 si è ovviamente modificato, e sarà mia cura dare al consigliere il dettaglio al centesimo della cifre, ma intanto ne do una lettura. La retribuzione di risultato complessiva ogni anno, che esclude ovviamente gli onorari dell'avvocatura e degli incentivi ex Merolni di tutto il personale dirigenziale, ad eccezione del Segretario comunale, era nel 2000 circa 462.000 euro, per passare a 485.000 euro nell'anno successivo, per poi nel 2002 aumentare a 533.000, 524.000 euro nel 2003, 525.000 euro nel 2004, fino a raggiungere nel 2009 la somma di 574.000 euro. Nel 2010 invece questo totale annuo si è fortemente ridotto ed è passato a 328.000, e 396.000 è la somma complessiva di risultato per l'anno 2011. Quindi si evidenzia una significativa riduzione di queste somme negli anni 2010 e 2011 con un abbattimento medio della retribuzione di risultato pro capite di circa il 50% rispetto a quella degli anni precedenti, ma come ho detto le farò avere il dettaglio delle cifre dal 2000 al 2011".


Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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