Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI INTERVENTI CONTRO IL DEGRADO IN PIAZZA VERDI


L'assessore all'Ambiente e alla Qualità urbana, Patrizia Gabellini, ha risposto durante al seduta odierna alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui progetti di intervento contro il degrado in piazza Verdi.

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L'assessore all'Ambiente e alla Qualità urbana, Patrizia Gabellini, ha risposto durante al seduta odierna alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui progetti di intervento contro il degrado in piazza Verdi.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Visti gli articoli di stampa sul degrado e la sporcizia di Piazza Verdi e la notizia dell'installazione degli arredi nella medesima Piazza per il prossimo mese di ottobre, si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere se vi sia un disegno politico articolato sul riordino della piazza e un progetto che consenta di renderla vivibile per tutti i cittadini o se gli interventi di pulizia, presidio delle forze dell'ordine e installazione dei bagni siano solo interventi "a spot" non supportati da una visione complessiva".

La risposta dell'assessore all'Ambiente e Qualità urbana Patrizia Gabellini:

"Su Piazza Verdi intendo risponderle toccando tre punti: il primo relativo alla sistemazione fisica della piazza e al suo completamento, il secondo relativo alla pulizia e il terzo relativo al lavoro delle forze dell'ordine.
Per quel che riguarda la sistemazione fisica della piazza, forse non abbiamo tutti in mente il pregresso di quanto è stato realizzato. Il progetto predisposto dai Lavori Pubblici nel 2010 non era stato approvato dalla Sovrintendenza perché si sollevava come punto cruciale quello dei modi d'uso della piazza, mentre si trattava di una sistemazione esclusivamente relativa all'invaso. Ed è così che nella primavera del 2010 è partito il laboratorio di Piazza Verdi, che ha lavorato fino all'autunno del 2011 quando è stato chiuso. Richiamo il laboratorio perché è stato il modo per prendere di petto le diverse questioni che la gestione, la manutenzione e la cura di Piazza Verdi pongono, e anche per dare ragione del fatto che questa piazza ci pone di fronte ad una scansione di azioni su diversi fronti. Il laboratorio è stato frequentato da un numero di soggetti che per le loro caratteristiche fanno già capire quale è l'intendimento a l'attenzione che si pone a questo luogo urbano. E' stato promosso dal Comune, coordinato dal Dipartimento Qualità della città con Urban Center, ma chi vi ha partecipato mi sembra che dia uno spaccato di quante voci hanno potuto esprimersi: quartiere San Vitale, Università, Teatro Comunale, Gruppo Hera, Unimpresa, ANVA mercato vintage, Confesercenti, Comitato contrada delle torri e delle acque, le Scuderie, Legambiente, WWF Bologna, Comitati piazza Verdi, Bologna vivibile, Strada Maggiore, San Vitale e via Moline, Sindacato universitari Alma Mater e le associazioni L'altra Babele giardino del guasto, Vivere via Centotrecento, Scipio Slataper e le cooperative La strada e Candidamente. Quindi soggetti istituzionali, residenti, responsabili dell'organizzazione della cittadinanza attiva nelle sue diverse articolazioni.
Ne è venuta fuori una proposta che riguarda non solo l'invaso della piazza, ma anche la sistemazione di via Zamboni e quella di Largo Respighi, di cui poi dirò, perché partono tra il 17 e il 20 settembre i lavori della seconda fase.
Il principio attorno al quale ha lavorato questo laboratorio, che si è riunito dieci volte, ha fatto un'iniziativa pubblica in piazza, che ha promosso un concorso per il progetto del cantiere - qualcuno ricorda che c'era stato lo sforzo per avere una fase di cantiere che consentisse di capire che cosa stava avvenendo in quel luogo e quali erano le sue prospettive - si è mosso sull'idea che fosse indispensabile garantire la compresenza delle diverse componenti che vi gravitano, per rendere possibile la convivenza di queste componenti con una flessibilità anche negli arredi.

La prima fase, che ha portato alla sistemazione del suolo e delle infrastrutture sottostanti è stat ainaugurata nell'autunno del 2011 ed è stata l'occasione per presentare al Teatro Comunale il progetto degli arredi. Ribadisco che il laboratorio è stato di progettazione, perché il layout è maturato da una scelta condivisa, poi l'ufficio Centro storico lo ha rifinito, poiché su questa piazza c'è la voce importante della Sovrintendenza che aveva ritenuto insoddisfacente il progetto dei Lavori pubblici e si è confrontata fino alla fine anche sulla definizione degli arredi.

I lavori per gli arredi di piazza verdi inizieranno la settimana prossima, con la consegna dell'area all'impresa conferma la completa pedonalizzazione del tratto di via Zambini, escludendo la presenza di automobili, motorini e altri mezzi davanti al Teatro Comunale, permane un passaggio d'auto sull'asse Respighi - Petroni; la parte verso la chiesa e le mura vedrà la presenza delle sedute e di alberi che riprendono la sistemazione antica della piazza e che sono stati anche questi concordati con la Sovrintendenza. Le sedute saranno cubi in granito di dimensione 60 per 60 centimetri con altezza variabile per consentire sedute e tavolini. Il progetto è stato approvato e finanziato per un importo complessivo di 124.000€. Il contratto con l'impresa appaltatrice (Consorzio Ciro Menotti) è stato firmato in data 9/08/2012. Si conta che la sistemazione degli arredi e la sistemazione di Largo Respighi con la pavimentazione e la pulizia dell'incongruo e le sedute a perimetro delle aiuole si concludano entro la metà di novembre.
Per il bagno è in corso una trattativa con l'università per trovare una soluzione adatta al luogo.
La pulizia l'abbiamo discussa ieri, l'accordo con Hera è di riveder il programma attuale.

Sulla gestione della sicurezza, la zona compresa tra via San Vitale, Piazza Verdi e l'Università è quotidianamente oggetto di servizi di prossimità diurni e serali da parte del Reparto territoriale San Vitale e da parte dei reparti specializzati in divisa e in borghese.
In seguito al Patto per la Sicurezza Urbana recentemente sottoscritto, si è convenuto di attuare i controlli attraverso modalità di controllo dinamico con la stretta collaborazione delle altre Forze dell’Ordine e con l'ausilio del sistema di videosorveglianza e la presenza costante, in particolare per far fronte al fenomeno della presenza dei punkabbestia".

La consigliera Borgonzoni si è dichiarata insoddisfatta.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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