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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI ASSEGNATARI DI CASE ACER


L'assessore alle Politiche Abitative, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sugli assegnatari di case Acer le cui autocertificazioni sui redditi siano risultate incongrue rispetto a...

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L'assessore alle Politiche Abitative, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sugli assegnatari di case Acer le cui autocertificazioni sui redditi siano risultate incongrue rispetto ai dati forniti dall'Agenzia delle Entrate.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):

"La stampa cittadina riferisce che molti, tra gli assegnatari delle case ACER, sono i cosiddetti "furbetti" che godono di privilegi senza averne diritto; visto che è entrata in vigore la nuova normativa sull'autocertificazione per cui è un obbligo, per le Amministrazioni, quello di non acquisire più i certificati dai privati, ma solo le autocertificazioni e autodichiarazioni (dichiarazione unica sostitutiva, in gergo DSU), si interpella il Sindaco e la Giunta per sapere:
se vi sia una nuova politica di controlli da attuare, sostitutiva di quella a campione (per il solo 7% delle dichiarazioni presentate)
e se, nel prossimo futuro, saranno fornite indicazioni chiare ed esaustive in merito a una "stretta" sui controlli da attuare ampliando il numero delle dichiarazioni controllate;
se vi sia intenzione di adottare provvedimenti di sfratto nei confronti di chi abbia la casa senza averne diritto, per reddito, o altro, e se questa Amministrazione abbia intenzione di agire anche per la ripetizione di indebito".

La risposta dell'assessore alle Politiche Abitative Riccardo Malagoli:

"Rispondo molto volentieri a questa domanda, anche perché è un lavoro che ha impegnato questa amministrazione dall'inizio, e che non riguarda solo questo campo ma anche altri campi, come dimostra l'accordo firmato dalla Vicesindaco con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate per le banche dati, quindi è un impegno serio di questa amministrazione che da questo punto di vista non ha mai dormito.

Questo accordo con l'Agenzia delle Entrate deriva da un percorso iniziato un po' di tempo fa. Noi siamo riusciti a fare questo incrocio dei dati solo negli ultimi mesi, quasi in contemporanea con il cambiamento del governo. Da questo punto di vista, sono contento che ci mandino costantemente, mese per mese, banche dati degli anni 2007, 2008, 2009 e prossimamente arriverà anche il 2010, e noi abbiamo tutta l'intenzione non di controllare il 7%, ma abbiamo già dato mandato ad Acer, che entro dicembre vanno controllate e chiamate le persone a rispondere di queste difformità riscontrate nell'incrocio dei dati con l'Agenzia delle Entrate, che per il Comune di Bologna riguardano 1.735 dichiarazioni nell'anno 2007, 1.632 nell'anno 2008, 1.426 nell'anno 2009. Verranno controllate puntualmente non solo il 7% così come da convenzione, ma interamente, e questo ce lo siamo dati come obiettivo da settembre a dicembre.

Laddove si riscontrino delle irregolarità concrete e non si tratti di errori, verranno applicate tutte le disposizioni di legge, e laddove vi siano delle dichiarazioni mendaci, ci sarà anche la trasmissione delle dichiarazioni mendaci alle autorità competenti. Abbiamo intenzione di mandare un messaggio, e anche per questo abbiamo convocato una conferenza stampa, alle famiglie che abitano gli appartamenti di edilizia residenziale, che proprio in questi giorni devono consegnare le nuove autocertificazioni, che questa sarà la norma che utilizzerà il Comune di Bologna per tutti gli anni in cui queste persone continueranno a stare dentro ai nostri alloggi. In queste cifre, qualcuno ha sbagliato tutti gli anni, qualcuno ha sbagliato due anni, altri un anno solo. Si tratterà, di fronte a questa incongruenza di dati, di chiedere a queste persone di spiegare e dimostrare che non c'è stato dolo. In ogni caso siamo intenzionati a chiedere gli arretrati degli eventuali affitti rivalutati rispetto alle cifre finali.

Comunque il messaggio che vogliamo dare è che l'Amministrazione, in particolare in questo momento di crisi, con tante famiglie che hanno necessità di avere un aiuto pubblico, la casa è un bene prezioso e chi ha la casa deve avere l'onestà necessaria per poterci stare dentro e non sforare il tetto per cui si determina la decadenza dalla disponibilità dell'alloggio. Se si verificherà che ci saranno persone che superano i termini, che, ripeto, per quanto riguarda questo momento storico, sono già alti e stiamo lavorando con l'assessore Muzzarelli per abbassare i limiti di reddito per la permanenza nelle case popolari, perché 55.000 euro di ISEE oggi sono molti, troppi forse. Stiamo lavorando per tarare una filiera dell'abitare più equa, che tenga conto delle difficoltà, ma che aiuti anche le persone a trovare sfogo in altri tipi di abitazione".

La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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