Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI ABBATTIMENTI DI ALBERI IN VIA SCHIASSI


L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella sull'abbattimento di alberi in via Schiassi.

Domanda d'attualità del consigliere Carella:
"In merito agli abbattimenti di piante opera...

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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Carella sull'abbattimento di alberi in via Schiassi.

Domanda d'attualità del consigliere Carella:
"In merito agli abbattimenti di piante operati in via Schiassi, così come riportato sugli organi di informazione locale, preso atto che si sarebbe affermato da parte di tecnici non meglio individuati dalle stesse notizie stampa, che non sono avvenuti nell'ambito della prevista filoviarizzazione della stessa via, chiede all' Amministrazione:
quando e perché gli abbattimenti sono stati decisi, da chi e per quali motivazioni e su questo chiede la relativa documentazione.
Inoltre, chiede all'Amministrazione come sia possibile in questo caso, come in altri casi, non si riesca a produrre una informazione puntuale, chiara e precisa, su argomenti che indubitabilmente non possono interessare fortemente la cittadinanza e a questo proposito, cosa si intenda fare per rimediare".

Risposta dell'assessore Gabellini:
"E' stata una concomitanza che ha portato a stabilire un rapporto di causa ed effetto però posso dare un informazione per chi possa ancora avere un residuo di dubbio. La necessità di intervenire infatti risale al 31 luglio e ci sono tutte le foto a comprovarlo, peraltro mentre procedeva l'abbattimento dei dieci esemplari che erano o già secchi oppure malati con fungo e il fungo quando compare all'esterno vuol dire che è malato il tronco quindi non c'è più niente da fare. Oltre a quelli che era già stabilito che dovessero essere sostituiti, c'era un'operazione su altri tre esemplari invece di potatura e di rimonda, mentre facevano questo, la pianta è stata così mutilata che i cittadini che erano li' hanno pensato che tirassimo giù anche quelli. Non c'è dubbio che questa cosa è capitata nel momento in cui c'era già una sensibilizzazione su un altro tema e le cose si sono associate, tanto è vero che nella comunicazione che abbiamo letto sui giornali di questa mattina si dice che nuove piante saranno messe a dimora, alcune anche lì, c'è un fatto nuovo e si valuterà la cosa, quando è partito non c'era questo fatto, adesso si è dato seguito. Peraltro non dobbiamo dimenticare che c'è un ATI, ci sono delle aziende che fanno il monitoraggio di tutte le piante e che hanno un loro timing, un loro tempo di lavoro con una programmazione di intervento che è capitata in questo momento in cui abbiamo anche il progetto definitivo che abbiamo discusso in commissione e che deve essere tradotto in esecutivo ed è evidente che la concomitanza porterà i tecnici a valutare come fare questa ripiantumazione che si rende necessaria.
Vengo alla questione dell'informazione.
Sulla questione delle piante c'è una prassi informativa che non riguarda tutti gli abbattimenti, riguarda solo il circuito informativo tra il settore e il quartiere che vengono informati, in alcuni casi, non sempre. I casi in cui l'informazione viene data preventivamente è quando l'albero appaia sano, e invece si sa che molte malattie, quelle che si manifestano all'ultimo stadio con i funghi all'esterno, partono molto prima e gli esperiti sono in grado di dirlo. Quando la percezione comune vede un albero sano e invece si sa che sano non è, a questo punto si preavvisa e si preavvisa anche quando si tratta di un albero dalle caratteristiche di grande rilevanza vuoi per la storicità, per le dimensioni, etc
Queste sono le due situazioni. Qui siamo di fronte ad una condizione nuova che è quella che il grande investimento nelle piantagioni è avvenuto un po' di decenni e per questo, in maniera diffusa, abbiamo problemi di abbattimenti per ragioni fitosanitarie che è dovuto al fatto che, così come per le case, abbiamo un patrimonio arboreo che in parte ha chiuso un ciclo.
Questo si sta verificando ancora una volta quando c'è una sensibilità diffusa rispetto al problema perché la sensibilità che c'è oggi nei confronti degli alberi è nuova, quindi siamo obiettivamente nelle condizioni di capire come dovere fronteggiare questa situazione: abbattimenti più numerosi del passato. Questo discorso che facevo sul ciclo di vita di alcune piante, ad esempio quelle che sono state abbattute sono in gran parte dei pruni, e si sa che i pruni sono alberi, come tutte le piante da frutto, che hanno una vita molto breve, che sono più fragili. Chi di voi conosce via Mezzofanti che è piena di pruni vedrà una continua sostituzione perché sono piante estremamente fragili. Questo a fronte di persone che sono affezionate e che vedono in questo, giustamente, il valore del loro paesaggio. Ci dobbiamo attrezzare perché quell'informazione che abbiamo pensato in casi singoli oggi non è sufficiente, non si adatta a quello che abbiamo di fronte per cui dobbiamo trovare, una modalità. Mentre l'infomazione tramite i canali digitali è relativamente facile la comunicazione vis a vis comporta una mobilitazione di risorse umane notevole.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:27
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