QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU SEGNALAZIONI A HERA CON TELEFONINI E TABLET
L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle segnalazioni a Hera con telefonini e tablet.
Domanda della consigliera Mirka Coc...
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L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini, ha risposto oggi in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle segnalazioni a Hera con telefonini e tablet.
Domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Si legge sulla stampa che Hera ha lanciato una nuova tecnologia per permettere ai cittadini di segnalare la sporcizia per strada e i rifiuti abbandonati utilizzando smartphone e tablet. A questo proposito chiedo di sapere quale sia l'opinione della Giunta e del Sindaco in merito alle seguenti questioni:
1) non tutti i cittadini utilizzano la tecnologia digitale di ultimo modello, per cui sarà solo una esigua parte che potrà fare queste segnalazioni;
2) quali possano essere le conseguenze di un simile digital divide sulla buona riuscita di una tale soluzione, sbandierata come novità utilissima;
3) che il controllo qualità interno della società Hera e l'inefficienza della sua azione ricadano sull'intera collettività, la quale, ancora una volta, deve farsi carico di segnalare situazioni di sporcizia e degrado altrimenti lasciate intatte;
4) come si ritenga di arginare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, compresi quelli di piccole dimensione (ad esempio le bottiglie di vetro) anche utilizzando, con maggiore incisività, le normative sanzionatorie amministrative attualmente in vigore".
Risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
Comincerei con il precisare che esistono già dei canali informativi, che sono quelli tradizionali: le segnalazioni che vengono dai cittadini, che possono arrivare al settore, ad Hera, all'Amministrazione e per i quali abbiamo cercato di individuare le modalità per farli confluire, queste sono le forme tradizionali utilizzati dai cittadini attenti e interessati, che continueranno e che però solitamente fanno riferimento a una popolazione che definirei nativa, ai residenti stabili, a una certa popolazione che ha un rapporto con il territorio continuo e li collocherei anche tra coloro che utilizzano i mezzi più tradizionali.
Quindi questo applicativo che Hera ha messo in sperimentazione - perché c'è tutta la consapevolezza che quando si avviano queste cose poi si tratta di vedere se hanno un plus di efficacia - è stato portato peraltro dal nuovo responsabile, il dott. Boarini che lo ha messo a punto per Modena dove lui era responsabile, (adesso invece avrà un'area più grande che coinvolge anche Bologna) Modena e Bologna, quindi, questo è un applicativo che si riferisce a un territorio molto definito, come ho detto, quindi si tratta di un'opportunità integrativa che, potrei dire, si riferisce, come lei ha poi osservato, si rivolge alle popolazioni di Bologna che sono avvezze ad usare piuttosto questi strumenti e non quelli più tradizionali. In particolare penso che useranno questo strumento studenti, abitanti temporanei, coloro che hanno una dimistichezza con la tecnologia e che oramai lo usano come strumento di comunicazione esclusivo.
Quindi l'Intendimento è quello di andare a prendere una popolazione che oggi non fa uso degli strumento tradizionali a cui facevo riferimento all'inizio. Questo ha uno scopo che l'Amministrazione ha condiviso che è quello di andare verso un'informazione capillare, di un fenomeno che ha, questo dell'abbandono e dei punti di criticità, ha alcune caratteristiche abbastanza particolari: non ci sono solo dei luoghi in cui insistono le segnalazioni, dove la criticità è persistente, ma ci sono anche delle situazioni spot. Questo sistema, ovviamente usato da chi lo sa usare, ha la possibilità di estendere e rendere molto più rapido, hic et nunc, perché questo applicativo individua perfettamente il luogo e quindi c'è una possibilità di conoscere ed individuare il fenomeno e quindi agire con la tempestività dovuta perché a volte, appunto, si tratta di episodi, mentre la ripetizione sugli stessi luoghi permette di fare interventi che non abbiano un carattere episodico ma che invece possono essere strutturati molto meglio.
Quali possono essere i benefici?
In parte, questo l'ho già detto, una dimensione di conoscenza capillare e di efficienza, dall'altro c'è anche un'attesa ulteriore - come sempre quando si fanno queste cose ci sono delle aspettative - l'aspettativa è anche quella che nel momento in cui si attivassero delle risposte più tempestive di quelle attuali, quello di rendere i cittadini più fiduciosi nel fatto che la loro partecipazione ha degli effetti. Quindi è anche un modo, di Hera per prima perché ci ha pensato lei e lo gestisce lei, e dell'Amministrazione, di cui Hera è il gestore, di mostrare l'attenzione a dei problemi che sono molto sentiti.
Direi che non vanno confusi i piani, nel senso che questa nuova modalità si aggiunge a quella tradizionale, che ha una funzione di mobilitare, nei limiti in cui la gente ritiene di doverlo utilizzare, che nulla toglie invece al fatto che il servizio ordinario e quindi i problemi che ha il nostro servizio ordinario e i nostri modi di monitorare i gradi di soddisfazione nei confronti dei servizi di Hera resti altra cosa che va distinta da questa: non ha, quindi, nessun carattere di supplenza rispetto ad altri servizi che noi chiediamo e che devono essere fatti come riteniamo sufficiente e adeguato.
Per quel che riguarda gli abbandoni noi abbiamo già utilizzato le GEV e si continuerà. Sull'abbandono degli ingombranti, rispetto alle segnalazioni (che era un sistema in vigore e che non funziona in maniera adeguata), adesso è stato avviato un servizio di passaggio periodico in tutte le strade per raccogliere le cose abbandonate a prescindere dalle segnalazioni dei cittadini che non funziona.
E poi c'è la questione degli incentivi, adesso con l'avvio della Tares, stiamo per cercare anche di ridurre la quota parte della Tares che è legata alla produzione dei rifiuti, stiamo individuando una serie di possibilità di scontistica e quindi torna ad essere molto rilevante la scontistica che si può ricevere con gli ingombranti consegnati alle isole ecologiche.
Concludo dicendo che la questione dell'informazione, monitoraggio, georeferenzializzazione e la questione della comunicazione adeguata ai diversi target, ai diversi tipi di cittadini, è un punto che abbiamo posto all'ordine del giorno nell'incontro conoscitivo che abbiamo fatto con il nuovo dirigente Boarini e sul quale ci stiamo applicando, riconoscendo questo come un punto cruciale per rinnovare il servizio e sopratutto la qualità in città".
Domanda della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Si legge sulla stampa che Hera ha lanciato una nuova tecnologia per permettere ai cittadini di segnalare la sporcizia per strada e i rifiuti abbandonati utilizzando smartphone e tablet. A questo proposito chiedo di sapere quale sia l'opinione della Giunta e del Sindaco in merito alle seguenti questioni:
1) non tutti i cittadini utilizzano la tecnologia digitale di ultimo modello, per cui sarà solo una esigua parte che potrà fare queste segnalazioni;
2) quali possano essere le conseguenze di un simile digital divide sulla buona riuscita di una tale soluzione, sbandierata come novità utilissima;
3) che il controllo qualità interno della società Hera e l'inefficienza della sua azione ricadano sull'intera collettività, la quale, ancora una volta, deve farsi carico di segnalare situazioni di sporcizia e degrado altrimenti lasciate intatte;
4) come si ritenga di arginare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, compresi quelli di piccole dimensione (ad esempio le bottiglie di vetro) anche utilizzando, con maggiore incisività, le normative sanzionatorie amministrative attualmente in vigore".
Risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:
Comincerei con il precisare che esistono già dei canali informativi, che sono quelli tradizionali: le segnalazioni che vengono dai cittadini, che possono arrivare al settore, ad Hera, all'Amministrazione e per i quali abbiamo cercato di individuare le modalità per farli confluire, queste sono le forme tradizionali utilizzati dai cittadini attenti e interessati, che continueranno e che però solitamente fanno riferimento a una popolazione che definirei nativa, ai residenti stabili, a una certa popolazione che ha un rapporto con il territorio continuo e li collocherei anche tra coloro che utilizzano i mezzi più tradizionali.
Quindi questo applicativo che Hera ha messo in sperimentazione - perché c'è tutta la consapevolezza che quando si avviano queste cose poi si tratta di vedere se hanno un plus di efficacia - è stato portato peraltro dal nuovo responsabile, il dott. Boarini che lo ha messo a punto per Modena dove lui era responsabile, (adesso invece avrà un'area più grande che coinvolge anche Bologna) Modena e Bologna, quindi, questo è un applicativo che si riferisce a un territorio molto definito, come ho detto, quindi si tratta di un'opportunità integrativa che, potrei dire, si riferisce, come lei ha poi osservato, si rivolge alle popolazioni di Bologna che sono avvezze ad usare piuttosto questi strumenti e non quelli più tradizionali. In particolare penso che useranno questo strumento studenti, abitanti temporanei, coloro che hanno una dimistichezza con la tecnologia e che oramai lo usano come strumento di comunicazione esclusivo.
Quindi l'Intendimento è quello di andare a prendere una popolazione che oggi non fa uso degli strumento tradizionali a cui facevo riferimento all'inizio. Questo ha uno scopo che l'Amministrazione ha condiviso che è quello di andare verso un'informazione capillare, di un fenomeno che ha, questo dell'abbandono e dei punti di criticità, ha alcune caratteristiche abbastanza particolari: non ci sono solo dei luoghi in cui insistono le segnalazioni, dove la criticità è persistente, ma ci sono anche delle situazioni spot. Questo sistema, ovviamente usato da chi lo sa usare, ha la possibilità di estendere e rendere molto più rapido, hic et nunc, perché questo applicativo individua perfettamente il luogo e quindi c'è una possibilità di conoscere ed individuare il fenomeno e quindi agire con la tempestività dovuta perché a volte, appunto, si tratta di episodi, mentre la ripetizione sugli stessi luoghi permette di fare interventi che non abbiano un carattere episodico ma che invece possono essere strutturati molto meglio.
Quali possono essere i benefici?
In parte, questo l'ho già detto, una dimensione di conoscenza capillare e di efficienza, dall'altro c'è anche un'attesa ulteriore - come sempre quando si fanno queste cose ci sono delle aspettative - l'aspettativa è anche quella che nel momento in cui si attivassero delle risposte più tempestive di quelle attuali, quello di rendere i cittadini più fiduciosi nel fatto che la loro partecipazione ha degli effetti. Quindi è anche un modo, di Hera per prima perché ci ha pensato lei e lo gestisce lei, e dell'Amministrazione, di cui Hera è il gestore, di mostrare l'attenzione a dei problemi che sono molto sentiti.
Direi che non vanno confusi i piani, nel senso che questa nuova modalità si aggiunge a quella tradizionale, che ha una funzione di mobilitare, nei limiti in cui la gente ritiene di doverlo utilizzare, che nulla toglie invece al fatto che il servizio ordinario e quindi i problemi che ha il nostro servizio ordinario e i nostri modi di monitorare i gradi di soddisfazione nei confronti dei servizi di Hera resti altra cosa che va distinta da questa: non ha, quindi, nessun carattere di supplenza rispetto ad altri servizi che noi chiediamo e che devono essere fatti come riteniamo sufficiente e adeguato.
Per quel che riguarda gli abbandoni noi abbiamo già utilizzato le GEV e si continuerà. Sull'abbandono degli ingombranti, rispetto alle segnalazioni (che era un sistema in vigore e che non funziona in maniera adeguata), adesso è stato avviato un servizio di passaggio periodico in tutte le strade per raccogliere le cose abbandonate a prescindere dalle segnalazioni dei cittadini che non funziona.
E poi c'è la questione degli incentivi, adesso con l'avvio della Tares, stiamo per cercare anche di ridurre la quota parte della Tares che è legata alla produzione dei rifiuti, stiamo individuando una serie di possibilità di scontistica e quindi torna ad essere molto rilevante la scontistica che si può ricevere con gli ingombranti consegnati alle isole ecologiche.
Concludo dicendo che la questione dell'informazione, monitoraggio, georeferenzializzazione e la questione della comunicazione adeguata ai diversi target, ai diversi tipi di cittadini, è un punto che abbiamo posto all'ordine del giorno nell'incontro conoscitivo che abbiamo fatto con il nuovo dirigente Boarini e sul quale ci stiamo applicando, riconoscendo questo come un punto cruciale per rinnovare il servizio e sopratutto la qualità in città".