QUESTION TIME, CHIARIMENTI RELATIVI AL COLORE DEGLI IMMOBILI IN CENTRO STORICO
L'assessore all'Urbanistica, Qualità urbana e Centro storico, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul colore consentito dal RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) per gli immobil...
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L'assessore all'Urbanistica, Qualità urbana e Centro storico, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sul colore consentito dal RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) per gli immobili in centro.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo al colore di un immobile di Piazza VIII Agosto, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se nonostante quanto riportato all'interno del RUE - è possibile che un immobile nel centro storico di Bologna - possa essere dipinto di un colore che non può essere nemmeno lontanamente paragonato al 'rosso mattone bolognese', colore che ha reso la nostra città così unica e particolare;
se non ritenga necessario inserire, all'interno del RUE, delle disposizioni che obblighino a rispettare la fisionomia del centro storico, se non altro per il colore e le altre caratteristiche del luogo, che debbano essere osservate in caso di demolizione e ricostruzione intera di edifici situati in centro e all'interno della zona di interesse storico;
se la CQAP (Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio) è entrata nel merito del colore e dei pigmenti che sarebbero stati utilizzati;
se non convenga con la scrivente che le caratteristiche storiche cromatiche di una città debbano essere salvaguardate proprio per mantenere vivo un legame con il passato;
se non ritenga utile, dare mandato al settore urbanistico di effettuare un censimento all'interno del centro storico di quegli immobili che non hanno rispettato le indicazioni del CQAP".
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Convengo sul fatto che ci sia un problema di cromia ma il cantiere di piazza VIII Agosto non è ancora finito. Ci riserviamo di verificare quale sia la disciplina delle variazioni essenziali o minori in corso d'opera che possa essere impugnata. Siamo di fronte ad una coloritura, soprattutto quella della parte centrale dell'edificio e non quella del corpo che raccorda con l'albergo (con tonalità più spenta che non pone lo stesso problema), gli uffici si riservano di verificare la difformità e qualora si chiuda il cantiere ci sarà la possibilità, permanendo il problema, di applicare la sanzione. Ad agosto è inoltre stato sollevato dall'incarico di direzione dei lavori lo studio che aveva progettato l'edificio, prima che si completassero alcune lavorazioni.
Ci tengo però a sottolineare che l'edificio colorato di bianco di via Riva Reno e quello azzurro da lei citati sono precedenti a questa amministrazione.
Completeremo il quadro degli strumenti che abbiamo messo in campo con il manuale per gli interventi nel centro storico che avranno un apposito capitolo. Inoltre, assieme alla Direzione regionali dei beni culturali e paesaggistici, avevamo in programma un seminario di studio programmato pochi giorni prima del terremoto che è stato rinviato. Seminario utile perché aveva come oggetto le iniziative rispetto all'attuale procedura di validazione della manutenzione ordinaria e straordinaria che sfuggano al controllo dell'Amministrazione e che portano a trovarci di fronte al fatto compiuto. Calendarizzeremo nuovamente questo seminario.
L'edificio di piazza VIII Agosto si trova nell'ambito storico nucleo di antica formazione che è disciplinato dall'articolo 60 del Regolamento urbanistico edilizio (Rue) con una scheda d'ambito che recita: 'Evitare soluzioni che si configurino come disarmoniche rispetto al contesto per forme, materiali e colori'. Inoltre il Rue è corredato dalle disposizioni tecnico-organizzative costituendone parte integrante, per cui è compreso il catalogo dei colori che ha un valore orientativo per le scelte dei cromatismi tradizionali. Proprio in virtù di queste regole l'edificio di cui stiamo parlando che è stato sottoposto a più riprese ad un parere preventivo perché si è trattato di una demolizione con ricostruzione di un edificio di interesse documentale, ha avuto tre passaggi in commissione e nei primi due passaggi si è insistito sul colore. Si è chiuso il pre-parere positivo della commissione perché i richiedenti sono arrivati in commissione con i campioni delle coloriture. Quando il cantiere sarà concluso saremo nelle condizioni di fare la verifica definitiva.
Ci sono alcuni progettisti che chiedono di avere un parere della CQAP anche se non sono tenuti a richiederlo. Questo è virtuoso per il fatto che si chiede un parere e abbiamo svariate decine di interventi sulla coloritura passati attraverso la CQAP. Il mio parere è che un censimento non sia necessario mentre è importate lavorare sugli strumenti da affinare sulle modalità per un controllo".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata: soddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"Visto l'articolo di stampa relativo al colore di un immobile di Piazza VIII Agosto, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se nonostante quanto riportato all'interno del RUE - è possibile che un immobile nel centro storico di Bologna - possa essere dipinto di un colore che non può essere nemmeno lontanamente paragonato al 'rosso mattone bolognese', colore che ha reso la nostra città così unica e particolare;
se non ritenga necessario inserire, all'interno del RUE, delle disposizioni che obblighino a rispettare la fisionomia del centro storico, se non altro per il colore e le altre caratteristiche del luogo, che debbano essere osservate in caso di demolizione e ricostruzione intera di edifici situati in centro e all'interno della zona di interesse storico;
se la CQAP (Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio) è entrata nel merito del colore e dei pigmenti che sarebbero stati utilizzati;
se non convenga con la scrivente che le caratteristiche storiche cromatiche di una città debbano essere salvaguardate proprio per mantenere vivo un legame con il passato;
se non ritenga utile, dare mandato al settore urbanistico di effettuare un censimento all'interno del centro storico di quegli immobili che non hanno rispettato le indicazioni del CQAP".
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini:
"Convengo sul fatto che ci sia un problema di cromia ma il cantiere di piazza VIII Agosto non è ancora finito. Ci riserviamo di verificare quale sia la disciplina delle variazioni essenziali o minori in corso d'opera che possa essere impugnata. Siamo di fronte ad una coloritura, soprattutto quella della parte centrale dell'edificio e non quella del corpo che raccorda con l'albergo (con tonalità più spenta che non pone lo stesso problema), gli uffici si riservano di verificare la difformità e qualora si chiuda il cantiere ci sarà la possibilità, permanendo il problema, di applicare la sanzione. Ad agosto è inoltre stato sollevato dall'incarico di direzione dei lavori lo studio che aveva progettato l'edificio, prima che si completassero alcune lavorazioni.
Ci tengo però a sottolineare che l'edificio colorato di bianco di via Riva Reno e quello azzurro da lei citati sono precedenti a questa amministrazione.
Completeremo il quadro degli strumenti che abbiamo messo in campo con il manuale per gli interventi nel centro storico che avranno un apposito capitolo. Inoltre, assieme alla Direzione regionali dei beni culturali e paesaggistici, avevamo in programma un seminario di studio programmato pochi giorni prima del terremoto che è stato rinviato. Seminario utile perché aveva come oggetto le iniziative rispetto all'attuale procedura di validazione della manutenzione ordinaria e straordinaria che sfuggano al controllo dell'Amministrazione e che portano a trovarci di fronte al fatto compiuto. Calendarizzeremo nuovamente questo seminario.
L'edificio di piazza VIII Agosto si trova nell'ambito storico nucleo di antica formazione che è disciplinato dall'articolo 60 del Regolamento urbanistico edilizio (Rue) con una scheda d'ambito che recita: 'Evitare soluzioni che si configurino come disarmoniche rispetto al contesto per forme, materiali e colori'. Inoltre il Rue è corredato dalle disposizioni tecnico-organizzative costituendone parte integrante, per cui è compreso il catalogo dei colori che ha un valore orientativo per le scelte dei cromatismi tradizionali. Proprio in virtù di queste regole l'edificio di cui stiamo parlando che è stato sottoposto a più riprese ad un parere preventivo perché si è trattato di una demolizione con ricostruzione di un edificio di interesse documentale, ha avuto tre passaggi in commissione e nei primi due passaggi si è insistito sul colore. Si è chiuso il pre-parere positivo della commissione perché i richiedenti sono arrivati in commissione con i campioni delle coloriture. Quando il cantiere sarà concluso saremo nelle condizioni di fare la verifica definitiva.
Ci sono alcuni progettisti che chiedono di avere un parere della CQAP anche se non sono tenuti a richiederlo. Questo è virtuoso per il fatto che si chiede un parere e abbiamo svariate decine di interventi sulla coloritura passati attraverso la CQAP. Il mio parere è che un censimento non sia necessario mentre è importate lavorare sugli strumenti da affinare sulle modalità per un controllo".
La consigliera Cocconcelli si è dichiarata: soddisfatta.