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QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AI DATI SUGLI INCIDENTI MORTALI SULLA STRADA


L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande dei consiglieri comunali Daniele Carella e Lorenzo Tomassini (Forza Italia) in merito ai dati sugli incidenti mortali sulla strada

La domanda del c...

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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande dei consiglieri comunali Daniele Carella e Lorenzo Tomassini (Forza Italia) in merito ai dati sugli incidenti mortali sulla strada

La domanda del consigliere comunale Daniele Carella (Forza Italia)

In merito a quanto riportato sugli organi di informazione locale (Repubblica Bologna 11/11/2015) riguardo alle morti che avvengono sulle strade Emiliano Romagnole a seguito di incidenti stradali - ed in particolare su quelle bolognesi -chiede all' Amministrazione:
  • se sia in possesso dei dati degli ultimi anni (che si chiede vengano forniti nella forma più disaggregata possibile), riguardanti in specifico il Comune di Bologna, in che forma ne sia in possesso e quale uso (dei dati) ne viene fatto, ovvero a cosa servono in concreto oltre al fare statistica.
  • che i dati di cui sopra vengano commentati, ovvero che cosa ne pensi l'Amministrazione, sia in ordine generale che specifico,e come intenda affrontare il tema, ergo con quali provvedimenti,
stante la filosofia di fondo da sempre enunciata dalla Amministrazione stessa quali obiettivi da perseguire nel comparto.

La domanda del consigliere comunale Lorenzo Tomassini (Forza Italia)

Visto l'articolo di stampa pubblicato da (Repubblica Bologna lo scorso 11/11/2015), chiede al sindaco di sapere come si possano coniugare i terribili dati diffusi dall' Istat sulle vittime delle strade con le dichiarazioni di segno contrario fatte dall'Assessore Colombo (tra cui, "i decessi sono variabili di anno in anno, ma comunque sono in un trend di calo rispetto a quando siamo partiti con l'obiettivo di dimezzarli") al Question Time del 9/10/2015.

La risposta dell'assessore Andrea Colombo
"Innanzitutto è opportuno specificare che si tratta di dati riferiti all'intero territorio provinciale e quindi un'analisi più corretta deve essere svolta rispetto alle dinamiche dell'area metropolitana perché i dati pubblicati dall'Istat sono su dati provinciali, in ogni caso noi abbiamo a disposizione studi interni portati avanti sia dalla Polizia Municipale che dal settore Mobilità e siamo quindi in possesso anche di dati riferiti più strettamente al territorio del Comune di Bologna. Rispetto a quanto chiedeva in particolare il consigliere Carella su quale uso ne venga fatto di questi dati, questi dati ovviamente servono a monitore anno dopo anno l'evoluzione dell'incidentalità stradale a Bologna, a valutare quali sono i miglioramenti conseguenti anche ai provvedimenti che si stanno realizzando, agli interventi di messa in sicurezza che si stanno realizzando, individuare i punti che rimangono critici su cui è necessario concentrare l'attenzione dei futuri progetti, quindi è un uso non solo di ricostruzione statistica ma anche di orientamento dell'attività di selezione dei progetti prioritari di messa in sicurezza dei nodi più pericolosi.
Da questo punto di vista voglio ricordare che anche gli interventi compiuti su alcune strade della città di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane, come già detto, nascevano proprio da un'analisi puntuale della incidentalità su quegli assi ed è quindi la dimostrazione che siamo molto attenti non solo ai numeri globali ma anche ad un approfondimento analitico all'interno dei numeri totali delle situazioni più critiche proprio per orientare utilmente le risorse disponibili da investire su interventi di aumento della sicurezza stradale.
Per quanto riguarda il trend relativo al Comune di Bologna io avevo parlato, e lo confermo, di una tendenziale riduzione del numero di incidenti, di una riduzione e a volte di una stabilità del numero dei feriti, e di un andamento che avevo già allora definito variabile ma comunque con un trend in discesa del numero di morti. Cito letteralmente quanto riportato correttamente "rispetto a quando siamo partiti con l'obiettivo di dimezzarli". Da questo punto di vista i dati degli ultimi anni relativi al Comune di Bologna prendendo il 2011 che è il primo anno di questo mandato si sono verificati 2262 incidenti, nel 2014 questo numero di incidenti si è ridotto a 1944. Feriti, nel 2011 2980, nel 2014 2551. Persone decedute, nel 2011 20, nel 2014 18, con in mezzo nel 2012 e nel 2013 rispettivamente 22 e 7 morti.
Credo che questi numeri confermino pienamente quanto già allora avevo descritto rispetto al trend dell'incidentalità, una riduzione degli incidenti, una riduzione dei feriti, un trend variabile, ma comunque in calo, dei morti.
Mi sono limitato alla prospettiva temporale del mandato ma quando parlavo di un trend in calo, in particolare dei decessi rispetto a quando siamo partiti con l'obiettivo di dimezzarli, voglio ricordare che l'obiettivo di dimezzamento è un obiettivo europeo che precedeva questo mandato nel senso che riguardava anni precedenti. Voglio ricordare che solo qualche anno fa, ormai 10 anni fa, nel 2006 a Bologna erano morte sulla strada 36 persone, oggi a distanza di dieci anni siamo (dato dell'anno scorso) a 18, ad esempio prendendo gli ultimi dieci anni questo dimezzamento si è verificato.
Per quanto riguarda gli ultimi anni confermo che (ed è un fatto statistico oggettivo) che l'andamento è variabile, abbiamo avuto 20 morti nel 2011, 22 nel 2012, 7 nel 2013 (che è il record assoluto della storia della città di Bologna degli ultimi decenni) e 18 nel 2014 quindi è vero che è un andamento variabile ma è una parabola discendente, pensiamo che negli anni precedenti, si partiva ad esempio nel 2006 con 36 morti e poi erano variati, 28, 20, 26, 28, 20, 22, 7, 18, questa è la serie che, unita statisticamente dal punto di vista grafico disegna una parabola discendente - per fortuna.
Ovviamente questo è imputabile a diversi fattori tra cui io ritengo che ci siano anche gli interventi di miglioramento della sicurezza stradale che, non solo questa amministrazione ma anche quelle precedenti hanno posto in essere. Devo tuttavia segnalare come dato di carattere generale, che, a livello nazionale, si sta assistendo a partire proprio dal 2015, purtroppo a un'inversione di tendenza, cioè sta ricominciando a salire l'incidentalità globale e in particolare nelle città. Questo è un dato preoccupante, perché§ è un'inversione di tendenza rispetto ad un andamento che, nell'ultimo decennio invece è in calo che, a mio avviso, richiede a chi ha le leve per migliorare la sicurezza stradale (e le amministrazioni comunali alcune le hanno) non solo di non abbassare la guardia ma anzi di aumentare il proprio impegno a tutela della sicurezza stradale e quando dico così lo dico perché mi fa molto piacere che oggi ci siano state queste domande di attualità perché denotano una sensibilità al tema della sicurezza stradale che, sono sicuro, verrà mantenuta e verrà ricordata anche in occasione di tutti i progetti e gli interventi che in futuro verranno posti in essere a partire da numeri concreti che dimostrano la pericolosità di una strada e sostengono la necessità di intervenire perché, come ho già avuto modo di dire in altre situazioni, dei buoni amministratori pubblici come tutti noi siamo e dobbiamo essere, non possono assumere atteggiamenti schizofrenici gridando alla necessità di intervenire per diminuire i morti un giorno (quando escono dati preoccupanti come quelli di cui stiamo parlando) salvo poi il giorno dopo rischiare di dimenticarsi di quei morti, di quei feriti e di quegli incidenti quando si interviene e avere improvvisamente tuttaltre priorità quando invece i provvedimenti a tutela della sicurezza stradale vengono posti in essere.
Provvedimenti, e su questo chiudo, che non solo sono stati posti in essere a partire da dati che evidenziavano un'emergenza di sicurezza stradale - ricordo in particolare investimenti di pedoni che venivano or ora richiamati e scontri frontali, laterali tra veicoli. I dati non solo hanno sostenuto e corroborato la necessità di intervenire ma sopratutto, a posteriori, i dati di monitoraggio sugli effetti degli interventi realizzati hanno dimostrato la loro efficacia, mi riferisco ovviamente non agli interventi da ultimo realizzati, ma alla stessa tipologia di interventi già realizzati in altre strade di Bologna.
Abbiamo già avuto modo di confrontare in questa sede con una serie di interventi che io ho portato ad esempio che sono stati realizzati attorno agli anni 2007-2008 e che hanno visto successivamente un significativo calo degli incidenti, dei feriti e dei morti - vado a memoria - stiamo parlando di un meno 60% di incidenti, meno 59% di feriti e azzeramento dei morti e sto parlando ad esempio dei progetti di messa in sicurezza di via Murri che furono realizzati fra il 2007 e il 2008.
I dati sono importanti, nel caso di oggi, per evidenziare quanto ancora ci sia da fare per la sicurezza stradale, nell'orientare l'attività dell'amministrazione a selezionare le priorità di intervento, ma i dati sono importanti anche a consuntivo e i dati a consuntivo ci dicono, in termini globali, che l'incidentalità, i feriti e i morti sono da tempo ormai, ma anche negli ultimi 4 anni, in calo e i dati ci dicono quando riferiti ai singoli e specifici progetti che sono stati realizzati e poi monitorati, che effettivamente i semafori pedonali a chiamata, le isole salvagente e potrei andare avanti con gli interventi che sono stati realizzati, hanno l'efficacia sperata cioè ridurre quegli incidenti, quei morti e quei feriti oggi giustamente viene rappresentata dai consiglieri nei confronti della Giunta una preoccupazione e quindi immagino un auspicio a intervenire perché non solo il trend di calo non si inverta ma anzi sia sempre più profonda questa riduzione dell'incidentalità sulle strade di Bologna e più in generale su quelle del nostro Paese".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:31
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