INTER-BOLOGNA IN MEMORIA DI ARPAD WEISZ PER DIRE 'NO' AD OGNI FORMA DI RAZZISMO
Martedì 15 gennaio prossimo si terrà a Milano la partita di calcio Inter-Bologna, quarti di finale della Coppa Italia. Una partita speciale per le città di Bologna e Milano e per chi ha a cuore l'impegno contro il razzismo, l'antisemitismo e l'in...
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Martedì 15 gennaio prossimo si terrà a Milano la partita di calcio Inter-Bologna, quarti di finale della Coppa Italia. Una partita speciale per le città di Bologna e Milano e per chi ha a cuore l'impegno contro il razzismo, l'antisemitismo e l'intolleranza tra gli uomini. Grazie all'iniziativa del movimento "W il calcio" il match sarà dedicato ad Arpad Weisz, grande allenatore ungherese di religione ebraica, espulso dall'Italia, poi deportato e ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz, che guidò le due squadre in anni terribili della nostra storia, portandole ad ottenere grandi successi.
Il movimento "W il calcio" ha inoltre lanciato la proposta di istituire un premio annuale intitolato allo storico allenatore ungherese. Un riconoscimento da assegnare a chi, sportivo praticante o semplice cittadino, si è impegnato nella battaglia contro il razzismo, l'antisemitismo, l'intolleranza.
All'appello hanno positivamente risposto le due società, Bologna e Inter, ed i sindaci di Bologna e Milano, Virginio Merola e Giuliano Pisapia. Martedì prossimo, all'inizio della partita, i giocatori delle due squadre entreranno in campo indossando una maglietta con la foto di Arpad Weisz e la scritta "No al razzismo", come riconoscimento al grande allenatore, per molti anni dimenticato, ma anche e soprattutto a monito e impegno delle due società, e più in generale del mondo del calcio, contro la xenofobia, l'antisemitismo e le discriminazioni razziali. Prima del match, i due sindaci ricorderanno lo storico commissario tecnico scambiandosi la maglia ufficiale delle rispettive squadre cittadine, che riporterà il nome di Weisz.
Sempre in ricordo di Weisz, il 25 gennaio prossimo alle scuole Bombicci nel quartiere Saragozza verrà scoperta una targa in memoria del figlio Roberto, che ne fu alunno a metà degli anni '30, prima della fuga dall'Italia e del terribile destino. "Una targa in ricordo di Roberto Weisz" è un progetto didattico promosso dal Terzo Circolo di Bologna con la collaborazione della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna ed il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Bologna.
All'appello lanciato da "W il calcio" hanno aderito, tra gli altri, l'assessore allo Sport del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, il presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna Matteo Richetti, il magistrato Francesco Maisto, l'allenatore Renzo Ulivieri, il sindaco di San Lazzaro di Savena Marco Macciantelli, il sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini, il sindaco di Castelmaggiore Marco Monesi, i docenti universitari Vittorio Capecchi e Amina Crisma, i giornalisti Matteo Marani (che ha raccontato la storia di Weisz in un bellissimo libro), Mario Sconcerti e Gianni Mura e inoltre Carlo Balestri, Sandra Zampa, Paolo Righetti, Paolo Foschini, Niccolò Rocco di Torre Padula, Gabriele Cevenini, Paolo Alberti. Le adesioni continuano ad arrivare numerose da tutta Italia.
Alleghiamo immagini della maglietta che indosseranno i giocatori delle due squadre all'ingresso in campo.
Il movimento "W il calcio" ha inoltre lanciato la proposta di istituire un premio annuale intitolato allo storico allenatore ungherese. Un riconoscimento da assegnare a chi, sportivo praticante o semplice cittadino, si è impegnato nella battaglia contro il razzismo, l'antisemitismo, l'intolleranza.
All'appello hanno positivamente risposto le due società, Bologna e Inter, ed i sindaci di Bologna e Milano, Virginio Merola e Giuliano Pisapia. Martedì prossimo, all'inizio della partita, i giocatori delle due squadre entreranno in campo indossando una maglietta con la foto di Arpad Weisz e la scritta "No al razzismo", come riconoscimento al grande allenatore, per molti anni dimenticato, ma anche e soprattutto a monito e impegno delle due società, e più in generale del mondo del calcio, contro la xenofobia, l'antisemitismo e le discriminazioni razziali. Prima del match, i due sindaci ricorderanno lo storico commissario tecnico scambiandosi la maglia ufficiale delle rispettive squadre cittadine, che riporterà il nome di Weisz.
Sempre in ricordo di Weisz, il 25 gennaio prossimo alle scuole Bombicci nel quartiere Saragozza verrà scoperta una targa in memoria del figlio Roberto, che ne fu alunno a metà degli anni '30, prima della fuga dall'Italia e del terribile destino. "Una targa in ricordo di Roberto Weisz" è un progetto didattico promosso dal Terzo Circolo di Bologna con la collaborazione della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna ed il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Bologna.
All'appello lanciato da "W il calcio" hanno aderito, tra gli altri, l'assessore allo Sport del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, il presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna Matteo Richetti, il magistrato Francesco Maisto, l'allenatore Renzo Ulivieri, il sindaco di San Lazzaro di Savena Marco Macciantelli, il sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini, il sindaco di Castelmaggiore Marco Monesi, i docenti universitari Vittorio Capecchi e Amina Crisma, i giornalisti Matteo Marani (che ha raccontato la storia di Weisz in un bellissimo libro), Mario Sconcerti e Gianni Mura e inoltre Carlo Balestri, Sandra Zampa, Paolo Righetti, Paolo Foschini, Niccolò Rocco di Torre Padula, Gabriele Cevenini, Paolo Alberti. Le adesioni continuano ad arrivare numerose da tutta Italia.
Alleghiamo immagini della maglietta che indosseranno i giocatori delle due squadre all'ingresso in campo.
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