CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA SCARANO (LEGAN)
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Scarano (LegaN) sul rapporto dell'amministrazione con il Cassero.
"Il mio intervento non vuole entrare nel merito del valore, vero o presunto, del Cassero nella città di Bologna; cerc...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Scarano (LegaN) sul rapporto dell'amministrazione con il Cassero.
"Il mio intervento non vuole entrare nel merito del valore, vero o presunto, del Cassero nella città di Bologna; cerco di essere sempre obiettiva ed intellettualmente onesta da riconoscere i meriti, laddove ve ne siano, e denunciare i demeriti.
Terrei invece a sottolineare alcuni aspetti:
Il primo è che occorre a livello amministrativo rivedere le modalità di assegnazione degli spazi pubblici proprio in una ottica di tempi cambiati.
Il Presidente della Corte dei Conti ha affermato che e' necessario ridurre le imposte alle famiglie e alle imprese per rilanciare l'economia italiana.
Pertanto occorre ripensare al welfare anche inteso come donazioni, sussidi e assegnazione di spazi gratuiti verso realtà associative, non possiamo più permettercelo e non è giusto specie quando si parla di spazi che se fossero messi a reddito creerebbero utili rilevanti per le casse comunali.
Potrebbe invece essere comprensibile dare spazi a prezzi ridotti a fronte di servizi oggettivamente utili alla collettività. Se paragoniamo il servizio sociale che il Cassero offre al territorio al servizio puramente ludico grazie al quale la stessa associazione produce un utile talmente cospicuo per pagare qualsiasi affitto, il primo soccombe al secondo che rappresenta la vera attività dell'associazione in questione.
Il secondo aspetto su cui chiedo la vostra attenzione è il rispetto di atti che in questo Consiglio sono stati ampiamente discussi e votati alla unanimità.
Mi riferisco all'Odg presentato lo scorso 23 marzo sulle priorità nel sostegno alle libere forme associative presentato dai consiglieri Santi, Ghetti, Dondarini, Turci, Marchesini e Petrella che è stato annullato dal primo cittadino con le sue parole nella giornata di sabato.
Promettere il Cassero alle organizzazioni omosessuali senza bando dopo i fatti incresciosi avvenuti in quella sede (serate in discoteca con problemi di ordine pubblico e sicurezza, iniziative di pessimo gusto...) è un affronto alle numerose associazioni che vogliono compiere del bene in Città e non hanno spazi, non riescono neanche ad avere un appuntamento col settore preposto.
Il sindaco sostiene una ingiustizia verso la Città solo per potersi ingraziare parte dei suoi sostenitori ed utilizza beni di tutti per i suoi scopi elettorali".
"Il mio intervento non vuole entrare nel merito del valore, vero o presunto, del Cassero nella città di Bologna; cerco di essere sempre obiettiva ed intellettualmente onesta da riconoscere i meriti, laddove ve ne siano, e denunciare i demeriti.
Terrei invece a sottolineare alcuni aspetti:
Il primo è che occorre a livello amministrativo rivedere le modalità di assegnazione degli spazi pubblici proprio in una ottica di tempi cambiati.
Il Presidente della Corte dei Conti ha affermato che e' necessario ridurre le imposte alle famiglie e alle imprese per rilanciare l'economia italiana.
Pertanto occorre ripensare al welfare anche inteso come donazioni, sussidi e assegnazione di spazi gratuiti verso realtà associative, non possiamo più permettercelo e non è giusto specie quando si parla di spazi che se fossero messi a reddito creerebbero utili rilevanti per le casse comunali.
Potrebbe invece essere comprensibile dare spazi a prezzi ridotti a fronte di servizi oggettivamente utili alla collettività. Se paragoniamo il servizio sociale che il Cassero offre al territorio al servizio puramente ludico grazie al quale la stessa associazione produce un utile talmente cospicuo per pagare qualsiasi affitto, il primo soccombe al secondo che rappresenta la vera attività dell'associazione in questione.
Il secondo aspetto su cui chiedo la vostra attenzione è il rispetto di atti che in questo Consiglio sono stati ampiamente discussi e votati alla unanimità.
Mi riferisco all'Odg presentato lo scorso 23 marzo sulle priorità nel sostegno alle libere forme associative presentato dai consiglieri Santi, Ghetti, Dondarini, Turci, Marchesini e Petrella che è stato annullato dal primo cittadino con le sue parole nella giornata di sabato.
Promettere il Cassero alle organizzazioni omosessuali senza bando dopo i fatti incresciosi avvenuti in quella sede (serate in discoteca con problemi di ordine pubblico e sicurezza, iniziative di pessimo gusto...) è un affronto alle numerose associazioni che vogliono compiere del bene in Città e non hanno spazi, non riescono neanche ad avere un appuntamento col settore preposto.
Il sindaco sostiene una ingiustizia verso la Città solo per potersi ingraziare parte dei suoi sostenitori ed utilizza beni di tutti per i suoi scopi elettorali".