CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (INSPERBO)
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).
"Merola ed il Passante Nord
E così pare che il Sindaco abbia scaricato il famoso Passante Nord, dicendo: “quest'opera non s'ha da fare“.
Tralascio l'a...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).
"Merola ed il Passante Nord
E così pare che il Sindaco abbia scaricato il famoso Passante Nord, dicendo: “quest'opera non s'ha da fare“.
Tralascio l'abborracciata soluzione alternativa proposta, il famoso tram o il treno, perché se ci fosse una vera convinzione sulla via rotabile come la via maestra per le soluzioni del trasporto delle persone, anziché il People Moover, che costa un occhio della testa, si sarebbe già da tempo optato per la soluzione ferroviaria, che costa un decimo ed è più efficace.
La tralascio anche perché, se il treno interessasse veramente al Sindaco, il progetto già varato del Servizio Ferroviario Metropolitano, non sarebbe già in ritardo di anni, avendo contabilizzato ad oggi investimenti per circa un quarto rispetto ai previsti, come le famose tabelline sugli investimenti ci rappresentano con amarezza. Allora perché questo repentino cambio di opinione?
I giornali, oltre a ricordare le precedenti dichiarazioni del Sindaco, tutte di segno contrario, azzardano ipotesi sul perché. Ovviamente nessuno crede plausibile un cambio di filosofia sui trasporti e la tesi più accettabile è il cosiddetto salto del cavallo, leggasi la frenetica ricerca di un consenso elettorale per la sua rielezione. Oppure viene sottolineato il cinismo di chi pensa solo ad essere rieletto, anziché agli interessi dei cittadini. Non condivido questa ipotesi, per alcuni validi motivi.
Il Sindaco nella sua vita ha fatto solo il politico e se può sbagliare su altri fronti, non può non conoscere le regole basi della politica.
Se si può cambiare idea su una infrastruttura , in politica non si possono vagheggiare alleanze che prima coltivino un rapporto con la sinistra e poi con il centro moderato e poi ancora con la sinistra, anche un bambino lo sa.
Le giravolte del Sindaco non sono casi isolati. La già ricordata retromarcia sulla vendita di azioni Hera , oppure un amore dichiarato con il mitico Ronchi che si trasforma improvvisamente in odio fino a licenziarlo in tronco. No, la voglia di una ricerca spasmodica di consenso non basta a giustificare questi voltafaccia, c'è qualcosa di più.
Essendo un ingegnere e non avendo competenze mediche, mi sono rivolto ad amici , sia medici che psicologi e a loro modo di vedere
il motivo è semplice, trattasi di comportamento dissociato, definendolo poi con altra sindrome che non oso riportare. Non so se questi amici siano nel vero, ma ragionandoci vedo l'ipotesi verosimile.
È impossibile , come prima ricordato infatti , che un politico ben conoscendo l'attuale disaffezione dei cittadini verso la politica, come dimostrato anche dalle recenti consultazioni elettorali, non sappia che la prima cosa che gli elettori valutano è l'onesta e la coerenza, unici elementi che creano la fiducia che si esprime con un voto.
Essere incoerenti sfiducia i potenziali elettori, non c'è dubbio e in quanto a coerenza il Sindaco è una banderuola al vento. Fatti suoi, ma fino ad un certo punto, Merola è il Sindaco di Bologna e vuole tornare ad esserlo. Bologna continua ad avere enormi potenzialità inespresse a livello di sistema.
La sua Cultura , la sua Storia , le tante Eccellenze Industriali, il Volontariato, solo per citare alcune specificità. Per fare si che le singole eccellenze rendano ancora migliore la città, occorre fare sistema. Ma per fare sistema serve una cosa semplice, un coordinamento, un punto d'appoggio.
Come diceva Pitagora, datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo. Per fare sistema , i bolognesi hanno questa necessità, un punto d'appoggio, una autorevole certezza attorno alla quale costruire il domani.
L'Istituzione Comune, che il prossimo anno compie 900 anni, è sicuramente il miglior punto d'appoggio su cui costruire. Ma se il punto d'appoggio non ha una morale granitica, ma una morale melmosa , come oggi accade, non si costruirà mai nulla".
"Merola ed il Passante Nord
E così pare che il Sindaco abbia scaricato il famoso Passante Nord, dicendo: “quest'opera non s'ha da fare“.
Tralascio l'abborracciata soluzione alternativa proposta, il famoso tram o il treno, perché se ci fosse una vera convinzione sulla via rotabile come la via maestra per le soluzioni del trasporto delle persone, anziché il People Moover, che costa un occhio della testa, si sarebbe già da tempo optato per la soluzione ferroviaria, che costa un decimo ed è più efficace.
La tralascio anche perché, se il treno interessasse veramente al Sindaco, il progetto già varato del Servizio Ferroviario Metropolitano, non sarebbe già in ritardo di anni, avendo contabilizzato ad oggi investimenti per circa un quarto rispetto ai previsti, come le famose tabelline sugli investimenti ci rappresentano con amarezza. Allora perché questo repentino cambio di opinione?
I giornali, oltre a ricordare le precedenti dichiarazioni del Sindaco, tutte di segno contrario, azzardano ipotesi sul perché. Ovviamente nessuno crede plausibile un cambio di filosofia sui trasporti e la tesi più accettabile è il cosiddetto salto del cavallo, leggasi la frenetica ricerca di un consenso elettorale per la sua rielezione. Oppure viene sottolineato il cinismo di chi pensa solo ad essere rieletto, anziché agli interessi dei cittadini. Non condivido questa ipotesi, per alcuni validi motivi.
Il Sindaco nella sua vita ha fatto solo il politico e se può sbagliare su altri fronti, non può non conoscere le regole basi della politica.
Se si può cambiare idea su una infrastruttura , in politica non si possono vagheggiare alleanze che prima coltivino un rapporto con la sinistra e poi con il centro moderato e poi ancora con la sinistra, anche un bambino lo sa.
Le giravolte del Sindaco non sono casi isolati. La già ricordata retromarcia sulla vendita di azioni Hera , oppure un amore dichiarato con il mitico Ronchi che si trasforma improvvisamente in odio fino a licenziarlo in tronco. No, la voglia di una ricerca spasmodica di consenso non basta a giustificare questi voltafaccia, c'è qualcosa di più.
Essendo un ingegnere e non avendo competenze mediche, mi sono rivolto ad amici , sia medici che psicologi e a loro modo di vedere
il motivo è semplice, trattasi di comportamento dissociato, definendolo poi con altra sindrome che non oso riportare. Non so se questi amici siano nel vero, ma ragionandoci vedo l'ipotesi verosimile.
È impossibile , come prima ricordato infatti , che un politico ben conoscendo l'attuale disaffezione dei cittadini verso la politica, come dimostrato anche dalle recenti consultazioni elettorali, non sappia che la prima cosa che gli elettori valutano è l'onesta e la coerenza, unici elementi che creano la fiducia che si esprime con un voto.
Essere incoerenti sfiducia i potenziali elettori, non c'è dubbio e in quanto a coerenza il Sindaco è una banderuola al vento. Fatti suoi, ma fino ad un certo punto, Merola è il Sindaco di Bologna e vuole tornare ad esserlo. Bologna continua ad avere enormi potenzialità inespresse a livello di sistema.
La sua Cultura , la sua Storia , le tante Eccellenze Industriali, il Volontariato, solo per citare alcune specificità. Per fare si che le singole eccellenze rendano ancora migliore la città, occorre fare sistema. Ma per fare sistema serve una cosa semplice, un coordinamento, un punto d'appoggio.
Come diceva Pitagora, datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo. Per fare sistema , i bolognesi hanno questa necessità, un punto d'appoggio, una autorevole certezza attorno alla quale costruire il domani.
L'Istituzione Comune, che il prossimo anno compie 900 anni, è sicuramente il miglior punto d'appoggio su cui costruire. Ma se il punto d'appoggio non ha una morale granitica, ma una morale melmosa , come oggi accade, non si costruirà mai nulla".