Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (INSPERBO)


Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo) sul Sindaco Virginio Merola.

"Il Corriere di Bologna di giovedì scorso commenta la posizione politica attuale del nostro Sindaco , mettendo in evidenza come , in ...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo) sul Sindaco Virginio Merola.

"Il Corriere di Bologna di giovedì scorso commenta la posizione politica attuale del nostro Sindaco , mettendo in evidenza come , in assenza per ora di una valida opposizione di centrosinistra e centrodestra, egli sia come su un piano inclinato in discesa, intendendosi che il più è fatto e sta correndo verso una sua riconferma.

Non posso dimenticare la mia cultura scientifica e ricordo che il piano inclinato servì a Galileo per dimostrare il Principio di Conservazione dell'Energia , vale a dire che dimostrò come la velocità di una sfera che ruota lungo un piano inclinato è indipendente dalla sua massa.

Questo è il punto su cui voglio intrattenervi: anche se la velocità di discesa è alta, quanta è la massa di Merola?
Faccio un passo indietro.
Dato che da lungo tempo frequento il mondo della rappresentanza, sia che si tratti di categorie che di altro, ho sempre avuto presente un dilemma : è meglio contare poco dove si conta molto, o viceversa contare molto dove si conta poco?
Domanda all'apparenza non semplice, una prima risposta parrebbe essere che in ogni caso è meglio contare molto.
Io ho scelto sempre invece la seconda, contare poco dove si conta molto, perché col tempo e con la tenacia, si può sempre aumentare il proprio peso fino a raggiungere il top, vale a dire contare molto dove si conta molto.
Parrebbe invece che Merola ambisca a contare molto dove si conta poco, e cioè continuare a fare il Sindaco di Bologna.
Che voglia continuare a fare il Sindaco se ne sono accorti anche i sassi; va spiegato invece perché il Comune conta poco.
Aggiungo con Merola conta poco.
Alcuni esempi.
Il dibattito che ha preceduto le recenti elezioni regionali, aveva come tema primario il ruolo che Bologna avrebbe dovuto avere in Regione; un novello policentrismo alla Errani, o finalmente un rilancio di Bologna capitale?
Merola ci ha preso per il naso assicurandoci che questa era la volta buona , Bologna Città Metropolitana uber alles.
Come volevasi dimostrare è successo esattamente il contrario.
La bozza di legge in discussione in Regione, anziché dare rinnovati ed ampi poteri alla Città Metropolitana bolognese, con conseguenti nuovi fondi, toglie addirittura metà dei poteri che aveva la vecchia Provincia, dai piani urbanistici alla viabilità, al trasporto su ferro, anche le licenze di caccia le rilascia la Regione.
Una bella dimostrazione che Bologna non conta nulla e conterà sempre meno.
Poi il tema dell'assunzione delle insegnanti, non siamo riusciti ad avere un legge che lo preveda.
Poi il tema dei cosiddetti matrimoni gay. Su iniziativa di Merola Roma doveva varare immediatamente un legge, ma chi l'ha vista?

Sono lontani i bei tempi andati, quelli che ci raccontò il mitico Medini, tempi nei quali quando il Sindaco di Bologna alzava il telefono e a Roma scattavano sull'attenti, anche se i governi non erano certamente di Sinistra.
Ora invece Renzi, quando vede il numero di Merola, non alza neanche la cornetta e si vede.
Fosse solo un problema di Merola, pazienza.
Il problema purtroppo è di noi bolognesi che, con un Sindaco che conta poco fuori dalle mura, fa contare poco la sua città e siamo quindi condannati a contare poco in Italia.

Per fortuna Bologna ha tante cose che non dipendono dal Sindaco, una grande Università, un sistema manifatturiero d'eccellenza, e così soffriamo di meno.
Ma torniamo indietro al piano inclinato di Galileo.
Merola corre veloce, ma la sua massa è quella di una pallina piccina piccina".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:32
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