Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI (INSPERBO)


Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).

"Avanza bis Merola.
La settimana scorsa ci ha consegnato la fine della Conferenza Programmatica del PD. Sono stati coinvolti i circoli, è stato steso un documento...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo).

"Avanza bis Merola.
La settimana scorsa ci ha consegnato la fine della Conferenza Programmatica del PD. Sono stati coinvolti i circoli, è stato steso un documento che analizza i guai della città di Bologna. La discussione, da quello che trapela dalla stampa , non è stata centrata però su come risolvere questi mali, ma sul solito tormentone Merola si Merola no. C'è chi ha detto: visto, la gente la pensa come me! C'è chi ha detto: non sono il migliore ma il meno peggio. Quello che nessuno ha detto è stata una cosa che parrebbe ovvia.
Dato che è il Partito che governa Bologna da 70 anni, salvo cinque che loro cercano di dimenticare, come fa il PD a dare le risposte giuste a queste due semplici domande .
1) Perché i cittadini a Bologna sentono questi mali?
2) Soprattutto, come si fa a risolverli?
Ho lanciato il sasso e tento io di rispondere.
Dato che sono venuti fuori finalmente i famosi sondaggi , ne ricordo io uno di un po' di anni fa, fatto da Unindustria.
Alla domanda di quale fosse l'Istituzione della quale ci si fidava di più, il 90% dei bolognesi risposero : IL COMUNE.
L'istituzione Comune che nel 2016 compirà 900 anni, nel disinteresse dei più e senza un soldo per celebrare questo compleanno, ha da secoli , una autorevolezza che ancora oggi è vitale per i bolognesi.
Ecco quindi una risposta alla mia prima domanda: Bologna sente come un dramma questi mali perché chi ora governa non ha l'autorevolezza per dare almeno l'idea di avere le capacità per poterli risolvere.
Risolvere è complesso lo so , ma se non si crea il senso di fiducia e di coesione sociale , primo elemento per ogni possibile soluzione, i problemi sono destinati a crescere non a calare.
Che senso di fiducia da un capo che litiga con i propri dipendenti che siano vigili o maestre?
Che senso di fiducia da quando , si alimenta la contrapposizione tra comitati di cittadini, anziché mediare nell'interesse dei più, vedi il caso di via delle Lame?
Che senso di fiducia si da quando si sbandiera la legalità e si tollera tutto, salvo reagire con stizza quando i problemi esplodono?
Ecco perché, salvo le cose che non dipendono dal Comune, Bologna precipita nei sondaggi nazionali ed ecco perché anche i friggitori di frittelle della festa dell'Unità non vanno più a votare.
Manca la fiducia in chi regge una Istituzione che tutti amano e rispettano, e questo è male.
Vengo a tentare di dare una risposta al secondo quesito, che fare per risolvere i guai di Bologna ?
Un cittadino , la scorsa settimana mi ha portato una idea.
Il tema era il comportamento dei cittadini sul luogo pubblico per eccellenza, la strada.
Il quadro attuale vede una contrapposizione feroce tra i vari attori che la vivono.
Automobilisti, ciclisti, guidatori di mezzi pubblici, pedoni. Persone sempre le stesse, che mutando i ruoli, mutano le abitudini ed i comportamenti.
A Bologna abbiamo un regolamento comunale anche per fare la pipì , ma non abbiamo quelle BUONE REGOLE DEL CITTADINO, che il 99% dei bolognesi vorrebbe e che renderebbe superflui il 99% dei regolamenti attuali.
Buone regole scritte con una vera partecipazione delle persone che le coinvolga nel rispetto di se stessi e degli altri, questo è il BENE COMUNE.
Sono certo che i cittadini capirebbero che anzi si muoverebbero con entusiasmo ad applicarle e a farle rispettare.
Nella mia esperienza di governo di migliaia di persone, ho visto che creare identità, e quindi valore e regole condivise ed applicate, è molto più facile di quanto sembri.
Nel management si chiama “teoria dell'iceberg” in poche parole questa teoria afferma che la parte emersa, che si vede e che nell'iceberg rappresenta il 10% del volume, si regge sull'altro 90% , che non si vede e che, nel caso delle aziende , viene chiamato” il luogo dei riti e dei miti”.
Creiamo questi RITI e questi MITI , per fortuna abbiamo i 900 anni della nostra storia che ci danno la motivazione per farlo.
Speriamo anche di arrivare ad avere un Sindaco che ne sia l'anima".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:32
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