CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE SIMONA LEMBI IN RICORDO DI ROBERTO ROVERSI
Si trasmette l'intervento in ricordo di Roberto Roversi, pronunciato dalla presidente Simona Lembi in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, alla presenza dei familiari del poeta. Il consiglio Comunale ha poi osservato un minuto di s...
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Si trasmette l'intervento in ricordo di Roberto Roversi, pronunciato dalla presidente Simona Lembi in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale, alla presenza dei familiari del poeta. Il consiglio Comunale ha poi osservato un minuto di silenzio.
"Il Consiglio comunale di Bologna si ritrova unito nel ricordare oggi Roberto Roversi e sono grata alla moglie Elena e al nipote Antonio, a cui rivolgo nuovamente le nostre più sentite condoglianze, per aver accolto questo nostra intenzione di aprire il Consiglio di oggi con le sue parole.
Questo gesto assume un significato particolare proprio perché, per volontà di Roversi, che ci ha lasciato qualche giorno fa, non c'è stata e non ci sarà alcuna cerimonia d'addio.
Consapevoli che parole come scrittore, poeta, libraio, autore di testi di canzoni, intellettuale, non siano sufficienti per raccontare Roberto Roversi, abbiamo scelto di ricordarlo oggi, leggendo un suo testo, una sua poesia.
Vogliamo ricordarne lo stile pulito, la coerenza granitica di chi smette di pubblicare con grandi gruppi editoriali, ma non per questo cessa di divulgare pensieri e opinioni su fotocopie, libretti cuciti a mano, poesie infilate dentro altri libri; vogliamo ricordare la scelta di un ritiro totale, sì, ma di interventi continui sull'attualità, e su Bologna con un¹attenzione particolare alla lettura di grandi cambiamenti sociali attraverso la cultura di massa, pensiamo, per esempio alla forza del testo d'autore nelle canzoni popolari a cui Roversi ha contribuito enormemente; vogliamo, così, ricordare la grande generosità verso nuove generazioni di poeti e di scrittori, che ha avuto Roberto Roversi.
E' noto, infatti, che abbia accolto nella sua libreria antiquaria, la Palmaverde, centinaia di scrittori, anche giovanissimi, e dialogato con loro, offrendo la sua esperienza e i suoi consigli.
Roberto Roversi ci lascia una grande lezione civica che il Comune, d'accordo coi familiari, il Sindaco ha insistito molto su questo, troverà il modo di ricordare e, soprattutto, divulgare.
Oggi lo ricordiamo con le sue parole:
"Il libro rosso di sangue respira forte
il libro dice sono ferito a morte
ma non voglio morire
una città mi aspetta
perché vuole ascoltare la mia voce
nelle biblioteche severe o nelle strade d’asfalto.
Ho fretta di correre là, di parlare,
qua inchiodato a terra non voglio restare.
Aiutami – dice il libro – aiutami e ti racconterò una storia mai ascoltata
con parole d’oro
che durano una giornata.
O una vita."
"Il Consiglio comunale di Bologna si ritrova unito nel ricordare oggi Roberto Roversi e sono grata alla moglie Elena e al nipote Antonio, a cui rivolgo nuovamente le nostre più sentite condoglianze, per aver accolto questo nostra intenzione di aprire il Consiglio di oggi con le sue parole.
Questo gesto assume un significato particolare proprio perché, per volontà di Roversi, che ci ha lasciato qualche giorno fa, non c'è stata e non ci sarà alcuna cerimonia d'addio.
Consapevoli che parole come scrittore, poeta, libraio, autore di testi di canzoni, intellettuale, non siano sufficienti per raccontare Roberto Roversi, abbiamo scelto di ricordarlo oggi, leggendo un suo testo, una sua poesia.
Vogliamo ricordarne lo stile pulito, la coerenza granitica di chi smette di pubblicare con grandi gruppi editoriali, ma non per questo cessa di divulgare pensieri e opinioni su fotocopie, libretti cuciti a mano, poesie infilate dentro altri libri; vogliamo ricordare la scelta di un ritiro totale, sì, ma di interventi continui sull'attualità, e su Bologna con un¹attenzione particolare alla lettura di grandi cambiamenti sociali attraverso la cultura di massa, pensiamo, per esempio alla forza del testo d'autore nelle canzoni popolari a cui Roversi ha contribuito enormemente; vogliamo, così, ricordare la grande generosità verso nuove generazioni di poeti e di scrittori, che ha avuto Roberto Roversi.
E' noto, infatti, che abbia accolto nella sua libreria antiquaria, la Palmaverde, centinaia di scrittori, anche giovanissimi, e dialogato con loro, offrendo la sua esperienza e i suoi consigli.
Roberto Roversi ci lascia una grande lezione civica che il Comune, d'accordo coi familiari, il Sindaco ha insistito molto su questo, troverà il modo di ricordare e, soprattutto, divulgare.
Oggi lo ricordiamo con le sue parole:
"Il libro rosso di sangue respira forte
il libro dice sono ferito a morte
ma non voglio morire
una città mi aspetta
perché vuole ascoltare la mia voce
nelle biblioteche severe o nelle strade d’asfalto.
Ho fretta di correre là, di parlare,
qua inchiodato a terra non voglio restare.
Aiutami – dice il libro – aiutami e ti racconterò una storia mai ascoltata
con parole d’oro
che durano una giornata.
O una vita."