CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MIRKA COCCONCELLI (LEGA NORD) SULLA SPENDING REVIEW
Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Spending review.
"Anche noi bolognesi siamo seriamente preoccupati, perché ci stiamo accorgendo che la qualità di vita sta peggiora...
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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla Spending review.
"Anche noi bolognesi siamo seriamente preoccupati, perché ci stiamo accorgendo che la qualità di vita sta peggiorando e ciò che era garantito ai nostri genitori, non sarà garantito ai nostri figli e, giocoforza, aumenteranno le diseguaglianze sociali e la disoccupazione, soprattutto per l’ignavia di una classe politica che non ha avuto il coraggio di assumersi le responsabilità di certi tagli, per paura di perdere consensi elettorali.
Ci hanno detto che la colpa della crisi è della Merkel, mentre i tedeschi ci hanno avvisato per anni che non si sarebbero assunti i debiti dei paesi cicala. Da quando esiste l’euro ci siamo impoveriti e la colpa è legata sì alla crisi economica globale, ma soprattutto alla spesa statale italiana incontrollata. La colpa principale di Monti è quella di non aver toccato la madre di tutte le spese: la Pubblica Amministrazione. Mi fanno ridere questi tecnici che presentano come un gran risultato il taglio di 4 Mld di spesa pubblica su un totale di 700 Mld, praticamente Monti ha tagliato appena uno 0,5%,quando migliaia di imprese sul territorio tagliano il 30% di costi, in un anno!! C’è una riduzione del gettito legato all’IVA e ciò significa che le imprese non ce la fanno più e chiudono e se chiudono le imprese chiude il bel paese! Sarebbe indispensabile introdurre il blocco dell’Iva per almeno 3 anni, per dar fiato alle aziende asfittiche, un aumento dell’Iva fa crollare i consumi interni, gli investimenti e le esportazioni. E’ indispensabile abbattere il debito pubblico anche ricorrendo alle cessioni del patrimonio immobiliare comunale o farlo fruttare, per risparmiare è necessario ripensare a tutta l’organizzazione della PA, non si possono più tollerare ruberie o sprechi.
Quando Bissoni, intervistato dal Sole 24 ore Sanità, afferma che il Sistema sanitario rischia il default. Dove era lui quando venivano sperperati 500 milioni di euro per costruire l’ospedale infinito di Cona? Sarebbe dovuto costare 100 miliardi di vecchie lirette, dov’era quando si è scoperto l’ammanco di 100 milioni di euro dell’Asl di Forlì?
Dov’erano i governatori quando la spesa sanitaria, dal 1990 al 2009, passava dal 32,3%, al 37% , con un aumento del 4,7%? Nessuna altra voce è cresciuta tanto!
Adesso il conto lo pagheranno i cittadini: 5 Mld di tagli in sanità (200 mln in meno per la sanità bolognese),18 mila posti letto in meno, di cui 300 solo a Bologna, all’ASL di Bologna si parla di 500 persone in meno tra personale sanitario e tecnico-amministrativo, con un milione di ore di lavoro non pagato al personale medico per colmare le varie carenze! Questo non è un taglio agli sprechi, ma è un taglio ai servizi, attuato attraverso una chiusura dei reparti, con allungamento delle liste di attesa, per cui la sanità diventerà ingestibile. Chi tocca il Sistema Sanitario Regionale tocca i fili dell’alta tensione e noi della lega nord ci batteremo con tutte le forze per mantenere un sistema sanitario di qualità.
Perché sono ancora bloccati i 106 Mld del riparto del fondo sanitario e non è ancora stato detto dal governo di quanti ne potremmo usufruire? Se i fondi non vengono sbloccati, le Regioni non possono programmare le spese.
Potremmo essere più equi e risparmiare per esempio 38 Mld in settori diversi dalla Sanità e dalla Ricerca/Istruzione…come?
1) 2 Mld: rientro immediato dei soldati in missione all’estero;
2) 12 Mld, se evitassimo di comprare gli F35 rimasti, ordinati guarda caso dal Governo Prodi nel 1997, per sostituire i vecchi Tornado. Questi caccia disegnati dalla Lockheed, quella dello scandalo, che all’inizio dovevano essere 131, poi tagliati a 90. Qualcuno mi spieghi perché è più necessario un F35 di un poliambulatorio specialistico?
3) 17 Mld con l’introduzione dei costi standard in Sanità e nella Pubblica amministrazione in generale. E’ intollerabile che un bendaggio in poliuretano costi 1,32 centesimi in Veneto e lo stesso bendaggio 7,85 centesimi in Sicilia, un 494,7% in più, una garza a 16 strati 10 x 10 non può costare 3 centesimi in Lombardia e 8 centesimi in Puglia, il 166,6 % in più, un antibiotico come la Levofloxacina non può costare 80 centesimi in Emilia e 3,22 in Campania, un 302,5% in più;
4) 7 Mld, con la cura dimagrante dei membri dei CDA delle partecipate e tetto agli stipendi ed alle pensioni d’oro dei manager pubblici, tagli agli enti e ministeri inutili, come quello della coesione sociale o dell’alleanza degli ospedali nel mondo;
5) riformare lo statuto dei dipendenti pubblici, come afferma il colonnello dei carabinieri Bartoletti, chiamato a fare il commissario straordinario, alla ASL di Salerno (9 mila dipendenti, 14 ospedali e 13 distretti). La Asl fino a 5 mesi fa perdeva 740 mila euro, oggi è in equilibrio operativo, con 1,6 Mld di fatturato ed ha aumentato i servizi ai cittadini,con visite mediche eseguite anche nei fine settimana. Il colonnello ha ottimizzato i turni, ha tagliato lo stipendio ai dirigenti che sbagliavano e li ha responsabilizzati riguardo alle spese ospedaliere inutili, per esempio la luce accesa inutilmente anche durante il giorno o spese legate a macchinari costosissimi e mai utilizzati.
Monti aveva parlato di rigore, equità e crescita, per ora con questa manovra noi della Lega nord vediamo solo rigore, altro che Spending review, questa è una manteing review!"
"Anche noi bolognesi siamo seriamente preoccupati, perché ci stiamo accorgendo che la qualità di vita sta peggiorando e ciò che era garantito ai nostri genitori, non sarà garantito ai nostri figli e, giocoforza, aumenteranno le diseguaglianze sociali e la disoccupazione, soprattutto per l’ignavia di una classe politica che non ha avuto il coraggio di assumersi le responsabilità di certi tagli, per paura di perdere consensi elettorali.
Ci hanno detto che la colpa della crisi è della Merkel, mentre i tedeschi ci hanno avvisato per anni che non si sarebbero assunti i debiti dei paesi cicala. Da quando esiste l’euro ci siamo impoveriti e la colpa è legata sì alla crisi economica globale, ma soprattutto alla spesa statale italiana incontrollata. La colpa principale di Monti è quella di non aver toccato la madre di tutte le spese: la Pubblica Amministrazione. Mi fanno ridere questi tecnici che presentano come un gran risultato il taglio di 4 Mld di spesa pubblica su un totale di 700 Mld, praticamente Monti ha tagliato appena uno 0,5%,quando migliaia di imprese sul territorio tagliano il 30% di costi, in un anno!! C’è una riduzione del gettito legato all’IVA e ciò significa che le imprese non ce la fanno più e chiudono e se chiudono le imprese chiude il bel paese! Sarebbe indispensabile introdurre il blocco dell’Iva per almeno 3 anni, per dar fiato alle aziende asfittiche, un aumento dell’Iva fa crollare i consumi interni, gli investimenti e le esportazioni. E’ indispensabile abbattere il debito pubblico anche ricorrendo alle cessioni del patrimonio immobiliare comunale o farlo fruttare, per risparmiare è necessario ripensare a tutta l’organizzazione della PA, non si possono più tollerare ruberie o sprechi.
Quando Bissoni, intervistato dal Sole 24 ore Sanità, afferma che il Sistema sanitario rischia il default. Dove era lui quando venivano sperperati 500 milioni di euro per costruire l’ospedale infinito di Cona? Sarebbe dovuto costare 100 miliardi di vecchie lirette, dov’era quando si è scoperto l’ammanco di 100 milioni di euro dell’Asl di Forlì?
Dov’erano i governatori quando la spesa sanitaria, dal 1990 al 2009, passava dal 32,3%, al 37% , con un aumento del 4,7%? Nessuna altra voce è cresciuta tanto!
Adesso il conto lo pagheranno i cittadini: 5 Mld di tagli in sanità (200 mln in meno per la sanità bolognese),18 mila posti letto in meno, di cui 300 solo a Bologna, all’ASL di Bologna si parla di 500 persone in meno tra personale sanitario e tecnico-amministrativo, con un milione di ore di lavoro non pagato al personale medico per colmare le varie carenze! Questo non è un taglio agli sprechi, ma è un taglio ai servizi, attuato attraverso una chiusura dei reparti, con allungamento delle liste di attesa, per cui la sanità diventerà ingestibile. Chi tocca il Sistema Sanitario Regionale tocca i fili dell’alta tensione e noi della lega nord ci batteremo con tutte le forze per mantenere un sistema sanitario di qualità.
Perché sono ancora bloccati i 106 Mld del riparto del fondo sanitario e non è ancora stato detto dal governo di quanti ne potremmo usufruire? Se i fondi non vengono sbloccati, le Regioni non possono programmare le spese.
Potremmo essere più equi e risparmiare per esempio 38 Mld in settori diversi dalla Sanità e dalla Ricerca/Istruzione…come?
1) 2 Mld: rientro immediato dei soldati in missione all’estero;
2) 12 Mld, se evitassimo di comprare gli F35 rimasti, ordinati guarda caso dal Governo Prodi nel 1997, per sostituire i vecchi Tornado. Questi caccia disegnati dalla Lockheed, quella dello scandalo, che all’inizio dovevano essere 131, poi tagliati a 90. Qualcuno mi spieghi perché è più necessario un F35 di un poliambulatorio specialistico?
3) 17 Mld con l’introduzione dei costi standard in Sanità e nella Pubblica amministrazione in generale. E’ intollerabile che un bendaggio in poliuretano costi 1,32 centesimi in Veneto e lo stesso bendaggio 7,85 centesimi in Sicilia, un 494,7% in più, una garza a 16 strati 10 x 10 non può costare 3 centesimi in Lombardia e 8 centesimi in Puglia, il 166,6 % in più, un antibiotico come la Levofloxacina non può costare 80 centesimi in Emilia e 3,22 in Campania, un 302,5% in più;
4) 7 Mld, con la cura dimagrante dei membri dei CDA delle partecipate e tetto agli stipendi ed alle pensioni d’oro dei manager pubblici, tagli agli enti e ministeri inutili, come quello della coesione sociale o dell’alleanza degli ospedali nel mondo;
5) riformare lo statuto dei dipendenti pubblici, come afferma il colonnello dei carabinieri Bartoletti, chiamato a fare il commissario straordinario, alla ASL di Salerno (9 mila dipendenti, 14 ospedali e 13 distretti). La Asl fino a 5 mesi fa perdeva 740 mila euro, oggi è in equilibrio operativo, con 1,6 Mld di fatturato ed ha aumentato i servizi ai cittadini,con visite mediche eseguite anche nei fine settimana. Il colonnello ha ottimizzato i turni, ha tagliato lo stipendio ai dirigenti che sbagliavano e li ha responsabilizzati riguardo alle spese ospedaliere inutili, per esempio la luce accesa inutilmente anche durante il giorno o spese legate a macchinari costosissimi e mai utilizzati.
Monti aveva parlato di rigore, equità e crescita, per ora con questa manovra noi della Lega nord vediamo solo rigore, altro che Spending review, questa è una manteing review!"