Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BOLOGNA 2016) SULLA CULTURA


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bologna 2016) sulle politiche culturali dell'amministrazione:

"Ricordo che, in preparazione alla campagna elettorale, forse con un po’ troppo otti...

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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bologna 2016) sulle politiche culturali dell'amministrazione:

"Ricordo che, in preparazione alla campagna elettorale, forse con un po’ troppo ottimismo, mi preoccupavo di individuare le persone che avrebbero eventualmente guidato Bologna.
Chiesi consiglio a Guazzaloca e lui mi disse: "Trovare persone capaci e disponibili è difficile, ma non preoccuparti dell’Assessore alla Cultura vedrai che in tanti si proporranno".
In realtà, già da allora avvertivo quello di cui si accorge Merola solo adesso, e cioè che saremmo stati di fronte ad una crisi economica e di lavoro senza precedenti, e che la messa in campo di tutta la città nel suo insieme, sarebbe stata una delle due/tre ricette giuste per ritentare di rilanciare la città e con essa lavoro ed impresa. Giunsi così ad individuare in un Assessorato alla Cultura forte una delle soluzioni, con deleghe allargate alla comunicazione, al turismo, al marketing strategico ed al decoro urbano.
Affidai anche un incarico ad amici per la ricerca di curricula, con risultati non molto soddisfacenti, forse solo un inglese aveva caratteristiche di professionalità giusta. Perché dico questo? Intanto per rimarcare che questo a Merola non passa neanche per la testa.
La scorsa settimana è stata piena di dibattiti, abbiamo parlato del rilancio del Comunale, del sistema Musei e Biblioteche e di decoro urbano. Tutti. o quasi tutti i consiglieri intervenuti, hanno nelle loro parole espresso un’ansia simile alla mia di un anno fa dando anche spunti interessanti e costruttivi.
Ma non credo sia emerso nel dibattito una linea organica di azione, in maniera sistematica, la linea di un piano di azione volto ad un rilancio culturale e di conseguenza economico della città.
Quel che è peggio, con la sola lodevole eccezione del dottor Ernani (per altro unico dei manager sentiti che la politica non ha scelto)
sia dai progetti che dalle cose presentate non è certo emerso un management adatto per competenza e professionalità che, una volta delineata la strategia, sia in grado di implementarla e di portarla al successo.
Credo che il Consiglio Comunale bene farebbe a discutere in maniera organica del tema, mettere a fuoco - ricordo che i poteri di indirizzo ci competono - le linee principali di un piano che, valorizzando Bologna in se stessa, diano impulso al lavoro ed al sistema di imprese.
Questo dibattito dovrebbe essere preceduto da un dibattito politico che dia risposta a questi tre quesiti, a mio parere ovviamente:
1) riteniamo che in un binomio vincente cultura/sviluppo la cultura debba soddisfare i bisogni dei soli bolognesi, anche a fini elettorali, o ci si debba rivolgere ad un bacino più ampio?
2) siamo disponibili a valutare l’esistente non solo come fatto fino ad ora con valutazioni di tipo politico, oppure siamo disposti a compiere analisi oggettive, rimodulando di conseguenza i finanziamenti?
3) siamo disposti a valutare la struttura tecnica del settore in base al progetto di sviluppo che andremo ad elaborare oppure no?
Cari Consiglieri, non so per quale vezzo il nostro sindaco continui ad autodefinirsi un Sindaco normale, e quindi non sia, pare, disponibile a mettersi in gioco per una situazione economica e di lavoro che di normale nulla ha.
Se lui non lo vuole fare, credo che sia nostro compito occuparcene".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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