Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE MIRCO PIERALISI (AMELIA PER BOLOGNA) SUL REFERENDUM CONSULTIVO PER IL FINANZIAMENTO ALLE SCUOLE PARITARIE


Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Mirco Pieralisi (Amelia per Bologna) sul referendum consultivo per il finanziamento alle scuole prioritarie

"Compiti per le vacanze
Anche per consiglio e consiglieri è temp...

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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Mirco Pieralisi (Amelia per Bologna) sul referendum consultivo per il finanziamento alle scuole prioritarie

"Compiti per le vacanze
Anche per consiglio e consiglieri è tempo di vacanze e quindi, di compiti per le vacanze. Tenersi in esercizio leggendo, pensando e, perché no, liberamente scrivendo non rovina il riposo ma in qualche caso ci rende più audaci.
Quindi mi assegnerò e vi assegnerò dei compiti sul tema del futuro della Scuola dell'Infanzia, tema e problema che ci ha accompagnato nelle ultime settimane e che, dopo una discussione seria che ha segnalato posizioni diverse anche all'interno della maggioranza e delle opposizioni, sembra riproporre toni, mi permetto di dire, un po' scomposti da quando si è manifestata la concreta possibilità che nei prossimi mesi almeno il 5% della media dei votanti di Bologna possa sottoscrivere la richiesta di un referendum consultivo.
Primo compito: basandosi su dati e argomenti concreti dicano i consiglieri se credono veramente che il risultato di una consultazione popolare che chiedesse un più rigoroso vincolo pubblico alle spese per l'istruzione lascerebbe 1700 bambini senza scuola dell'infanzia, tutti, d'improvviso, in 25 scuole private, come se fossero uguali o una sola. Spero caldamente che tra sei mesi non saranno questi gli argomenti sollevati per respingere la richiesta dei referendari.
Secondo compito: quelli che vedono positivamente la consultazione, come il sottoscritto, non dimentichino che in questa situazione drammatica il problema delle convenzioni è solo una piccola parte del problema generale, che è quello di assicurare un futuro pubblico, democratico, laico, in una parola repubblicano, alla scuola dell'infanzia con azioni e politiche anche nuove e non possiamo limitarci a recitare la costituzione mentre le politiche nazionali la massacrano come annientano l'autonomia dei comuni.
Terzo compito: togliere di mezzo ogni patetico riferimento a peraltro inesistenti guerre di religione, e affrontare concretamente il tema della libertà educativa, oggi non garantita soprattutto perché centinaia di famiglie non riescono ad ottenere dallo stato o dal comune la scuola che hanno scelto per i loro figli e che magari si rivolgono al privato non per legittima scelta ma per necessità. Sinceramente dobbiamo contrastare un futuro che assegna per sostituzione al privato (che siano enti religiosi o 'secolarissime' cooperative) il bene pubblico dell'istruzione!
Quarto compito: avere e farsi un'opinione è doveroso, ma ancora più importante oggi è impegnarsi per costruire nuovi ambiti di democrazia partecipativa non solo per ascoltare opinioni, non solo per consultare, ma per arrivare ai confini della deliberazione insieme alle cittadine e cittadini attivi, cui potremmo chiedere nuovi impegni per salvaguardare lo spazio pubblico educante solo se sentiranno come propria non solo la causa ma anche l'azione per perseguirla. La domanda a cui dobbiamo rispondere, soprattutto noi che crediamo nella scuola della repubblica, è se esiste, al tempo dell'attacco allo stato sociale, una strada popolare, di mutuo soccorso, di cittadinanza attiva che sia in grado di difendere e consolidare la proprietà e la gestione pubblica e democratica, non formale, dei beni comuni, a partire dall'istruzione, dalla sanità, dalle politiche sociali.
Quinto compito (obbligatorio per noi tutte e tutti) assegnato direttamente dal professore interpretato da Robin Williams ne L'Attimo Fuggente: "Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose da angolazioni diverse... Coraggio... è proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva".
Quando abbiamo tra noi idee diverse, prima di scatenare le nostre argomentazioni, fermiamoci, acquisiamo il punto di vista dell'altro come valore, proviamo ad assumerne ragioni e sentimenti. A quel punto non solo ci saremo dati la preziosa opportunità di cambiare opinione, ma avremo certamente nuovi e più efficaci argomenti per sostenere le nostre tesi. E in attesa del ritorno di settembre affiliamo le armi della nostra ragionevolezza senza dimenticare le ardenti passioni".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:17
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