CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE CORRADO MELEGA SULLA CONTRACCEZIONE GRATUITA
Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Corrado Melega (PD), su "Contraccezione gratuita. Un esempio di prevenzione"
"Intervengo dopo aver letto sull'edizione on line del “Fatto Quotidiano” ...
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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Corrado Melega (PD), su "Contraccezione gratuita. Un esempio di prevenzione"
"Intervengo dopo aver letto sull'edizione on line del “Fatto Quotidiano” della decisione del Ministero della Sanità Francese di concedere alle ragazze tra i 15 ed i 18 anni la gratuità della pillola anticoncezzionale. In una recente commissione avevo già sollecitato l'ASL e la Regione a permettere una misura simile a livello consultoriale, sopratutto per gli Spazi Giovani.
I prezzi degli anticoncezionali sono spesso poco sostenibili da parte dei giovani. Si va dal prezzo medio di una scatola di pillole tra i 7 ed i 10 euro (quelle riconosciute dal SSN hanno un tasso ormonale non sempre consigliato), ai 56 euro di un dispositivo intrauterino, agli 8 euro circa di una scatola di preservativi. Il prezzo del coito interrotto e dei metodi naturali è spesso un figlio.
Il numero di gravidanze nelle minorenni è in aumento e si tratta quasi sempre di gravidanze indesiderate. Un calcolo si può immaginare considerando il numero di interruzioni di gravidanza in minori di 18 anni, che risulta del 4,2% in campo nazionale e del 2,7% in ambito regionale (i dati definitivi regionali verranno pubblicati tra pochi giorni).
In campo nazionale si registra un lieve aumento in controtendenza rispetto al dato complessivo che registra un calo del 5,6% rispetto al 2010 (in regione meno 5,2%). Bisogna poi considerare le gravidanze che vanno a termine valutate tra il 5% e il 10%, il ricorso alla clandestinità, stimato in Italia almeno a 15.000 casi, e l'uso della pillola de giorno dopo che solo l'inossidabile presidente del Movimento per la vita si ostina a considerare un aborto, nonostante l'evidenza di decine di rapporti scientifici che lo negano.
Penso invece che si dovrebbe parlare non di interruzione di gravidanza, ma di prevenzione.
Concludo dicendo che queste cifre dimostrano, a mio parere l'utilità di una misura, come quella francese; anche perchè il suo costo iniziale sarebbe controbilanciato dal risparmio in termini sanitari e sociali".
"Intervengo dopo aver letto sull'edizione on line del “Fatto Quotidiano” della decisione del Ministero della Sanità Francese di concedere alle ragazze tra i 15 ed i 18 anni la gratuità della pillola anticoncezzionale. In una recente commissione avevo già sollecitato l'ASL e la Regione a permettere una misura simile a livello consultoriale, sopratutto per gli Spazi Giovani.
I prezzi degli anticoncezionali sono spesso poco sostenibili da parte dei giovani. Si va dal prezzo medio di una scatola di pillole tra i 7 ed i 10 euro (quelle riconosciute dal SSN hanno un tasso ormonale non sempre consigliato), ai 56 euro di un dispositivo intrauterino, agli 8 euro circa di una scatola di preservativi. Il prezzo del coito interrotto e dei metodi naturali è spesso un figlio.
Il numero di gravidanze nelle minorenni è in aumento e si tratta quasi sempre di gravidanze indesiderate. Un calcolo si può immaginare considerando il numero di interruzioni di gravidanza in minori di 18 anni, che risulta del 4,2% in campo nazionale e del 2,7% in ambito regionale (i dati definitivi regionali verranno pubblicati tra pochi giorni).
In campo nazionale si registra un lieve aumento in controtendenza rispetto al dato complessivo che registra un calo del 5,6% rispetto al 2010 (in regione meno 5,2%). Bisogna poi considerare le gravidanze che vanno a termine valutate tra il 5% e il 10%, il ricorso alla clandestinità, stimato in Italia almeno a 15.000 casi, e l'uso della pillola de giorno dopo che solo l'inossidabile presidente del Movimento per la vita si ostina a considerare un aborto, nonostante l'evidenza di decine di rapporti scientifici che lo negano.
Penso invece che si dovrebbe parlare non di interruzione di gravidanza, ma di prevenzione.
Concludo dicendo che queste cifre dimostrano, a mio parere l'utilità di una misura, come quella francese; anche perchè il suo costo iniziale sarebbe controbilanciato dal risparmio in termini sanitari e sociali".