BILANCIO 2014, FIRMATO ACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE - CGIL, CISL E UIL. ISTITUITO FONDO ANTICRISI PER UN VALORE DI 15,6 MILIONI DI EURO
Questa mattina il Sindaco Virginio Merola, la Vice Sindaco Silvia Giannini e i Sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l'accordo sul Bilancio 2014. L'Amministrazione esprime soddisfazione per l'avvenuta firma e ringrazia le organizzazio...
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Questa mattina il Sindaco Virginio Merola, la Vice Sindaco Silvia Giannini e i Sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l'accordo sul Bilancio 2014. L'Amministrazione esprime soddisfazione per l'avvenuta firma e ringrazia le organizzazioni sindacali per il lavoro svolto.
Si trasmette il testo dell'accordo:
Il Comune di Bologna rappresentato dal Sindaco Virginio Merola e dalla Vicesindaco Silvia Giannini e le OO.SS. Cgil, Cisl, Uil rappresentate rispettivamente da Antonella Raspadori, Alberto Schincaglia, Luciano Roncarelli si sono incontrate il 20, il 27 e il 28 marzo 2014, il 2, il 10 e il 18 aprile 2014, il 5, il 9 e il 12 maggio 2014 per affrontare le questioni riguardanti il Bilancio comunale previsionale 2014/2016.
Le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil a seguito del confronto svoltosi negli ultimi mesi sul bilancio previsionale 2014 del Comune di Bologna sottoscrivono il presente accordo perché recepisce, al suo interno, la quasi totalità delle richieste contenute nella piattaforma unitaria. La quantificazione in 15.6 milioni di euro del fondo anticrisi destinato ad aumentare l'occupazione a favore dei soggetti colpiti dalla crisi (cassa integrazione, mobilità) e a sostegno delle famiglie in difficoltà, costituiscono un importante risultato a favore dei cittadini bolognesi. Tutto ciò non può però oscurare la grave situazione in cui versano, di nuovo, le relazioni sindacali fra Comune e rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. A poche settimane dalla chiusura della spinosa vicenda relativa alla polizia municipale, chiusasi solo a seguito dell'intervento del Sindaco e dell'Assessore al personale, la decurtazione del salario di produttività avvenuta senza alcun confronto sindacale, il mancato riscontro alle tante richieste d'incontro sulla situazione dei servizi sociali, sono solo alcuni degli esempi più gravi dell'approccio dell'Amministrazione.
A tale proposito, inoltre, al fine di ottenere il superamento del personale precario nei servizi educativi, scolastici e socio-assistenziali va utilizzata la L. 125/13 con modalità che valorizzino adeguatamente le competenze e le esperienze maturate negli anni all'interno dell'Amministrazione. Per tutti questi motivi, Cgil, Cisl, Uil dichiarano che l'assenza di soluzioni celeri ai problemi posti pregiudicherà rapidamente l'insieme delle relazioni fra i sindacati confederali e l'Amministrazione.
L’Amministrazione comunale prende atto con soddisfazione della condivisione del bilancio di previsione 2014. In merito al giudizio sulle Relazioni Sindacali l’AC precisa di non condividere le valutazioni espresse dalle Organizzazioni sindacali.
Le parti hanno condiviso le difficoltà economiche relative all’anno in corso, in particolar modo condizionato dalle incertezze relative al reperimento delle risorse per il mancato gettito derivante dal passaggio dall'IMU prima abitazione alla TASI e per gli ulteriori tagli di trasferimenti statali. Tali difficoltà hanno reso necessaria l’adozione di misure specifiche tese a recuperare un disavanzo derivante da cause non imputabili al Comune di Bologna.
Nonostante il quadro di difficoltà economica, finanziaria e normativa in cui gli enti locali sono costretti ad operare, le parti condividono l’opportunità di mettere in campo tutte le azioni possibili volte a salvaguardare la quantità e qualità dei servizi e a sostenere i redditi più bassi e le famiglie in difficoltà per il perdurare della crisi.
E’ stato pertanto condiviso lo sforzo dell’Amministrazione Comunale nella riduzione delle spese, senza intaccare il sistema di servizi socio assistenziali ed educativi, che anzi in alcuni casi sono stati aumentati, e nella conferma delle risorse destinate alla manutenzione ordinaria della città.
Le parti hanno proseguito il confronto su temi specifici da approfondire, come da richiesta delle organizzazioni sindacali:
relativamente alla Tasi, a seguito degli incontri del 2, 10 e 18 aprile 2014, è stato condiviso in un verbale di incontro l’impegno per ridurre l’impatto regressivo della nuova tassa rispetto all’IMU, articolando un sistema di detrazioni ad hoc che garantiscano per le abitazioni con rendite catastali più basse l’esenzione totale e per le altre abitazioni oneri complessivi non superiori alla vecchia IMU del 2012, tenendo conto della detrazione base allora vigente di 200 euro. E' stata inoltre condivisa la costituzione nella parte corrente del bilancio del Fondo anticrisi per l’anno 2014 (con una dotazione iniziale pari a 500.000 euro) per interventi a favore delle famiglie soggette alla Tasi con almeno 2 figli di età inferiore a 26 anni fiscalmente a carico e in particolari condizioni di bisogno. Si vuole così supplire alla abolizione da parte dello Stato delle detrazioni per figli previste solo fino al 2013 per l’IMU, concentrando le risorse del Comune sulle situazioni di maggiore necessità. L’Amministrazione comunale si impegna, a tale proposito, ad integrare questo fondo, utilizzando le risorse che verranno rese disponibili dal d.l. 47/2014 sull'emergenza abitativa, per sostenere anche le famiglie numerose non proprietarie di abitazione;
sempre con riferimento alla Tasi, è stata accolta la richiesta avanzata in specifico nell'incontro con i CAF del 5 giugno 2014, di consentire fino al 31 luglio la possibilità di versare la tassa senza incorrere in sanzioni;
un incontro specifico, il 9 maggio, è stato dedicato all’illustrazione del nuovo Regolamento ISEE; è stato condiviso l’impegno dell’Amministrazione comunale a valutare attentamente gli effetti dell’introduzione della nuova ISEE, al fine di migliorare il profilo di equità dei sistemi tariffari vigenti, a parità di contribuzione richiesta complessivamente ai beneficiari;
Fondo anticrisi relativo alle spese in conto capitale – nell’ incontro del 12 maggio le parti hanno condiviso l’impegno ad attivare anche nel 2014 un fondo anticrisi relativo alle spese di investimento, che hanno maggiore efficacia sulla ripresa dell'attività economica e sull'incremento occupazionale, in particolare a sostegno dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Sono state in particolare individuate opere e interventi in conto capitale per complessivi 15,1 milioni di euro (vedi allegato);
il Bilancio consuntivo 2013 è stato illustrato il 5 maggio 2014; in tale data CGIL CISL UIL hanno avanzato la richiesta di destinare una ulteriore quota di risorse di parte corrente al Fondo anti crisi in precedenza richiamato. L’Amministrazione comunale ha condiviso la necessità di un ulteriore confronto per verificare, alla luce di una eventuale evoluzione positiva del quadro di riferimento, la fattibilità di tale richiesta nell’ambito degli equilibri complessivi di bilancio (che verranno verificati congiuntamente entro la fine del mese di luglio);
relativamente alle politiche dell’inclusione sociale e di contrasto alla povertà e all’unificazione dell’ASP Città di Bologna, nell’incontro del 5 giugno è stato condiviso l’obiettivo di superare la frammentarietà della gestione dei servizi socio sanitari, attraverso in particolare l’ASP Città di Bologna, in modo da aumentarne l’efficacia, e per quanto riguarda gli interventi mirati a favorire l’inclusione sociale, le parti hanno condiviso la necessità di consolidare le politiche avviate ad oggi, monitorandone l’efficacia, e proseguire nella sperimentazione di azioni volte alla prevenzione di situazioni di indigenza (come Case Zanardi). Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato inoltre l’attenzione particolare che l’AC, insieme alla Prefettura e a tutti i soggetti coinvolti, sta indirizzando ai temi dell'emergenza abitativa e di contenimento degli sfratti;
relativamente ai Servizi rivolti agli anziani le organizzazioni sindacali hanno giudicato positivamente l’impegno dimostrato dall’AC ad investire nella qualità dei servizi rivolti agli anziani, destinando ogni sforzo per il contenimento delle rette a carico dell’utente. In questa direzione va la riduzione delle rette giornaliere per circa 500 posti Casa Residenza Anziani accreditati (verbale accordo del 30 maggio). Le parti confermano la validità del tavolo specifico “anziani” per proseguire il confronto sulla innovazione e miglioramento del sistema dei servizi socio assistenziali.
Tutto ciò premesso, le parti convengono sui seguenti punti:
1. Assetti istituzionali
le parti condividono la necessità che sulle scelte strategiche relative alla Città Metropolitana sia necessario attivare un percorso di partecipazione democratica. In questo percorso, in cui saranno definite modalità, compiti, funzioni, va previsto un confronto tra le parti sullo Statuto della città metropolitana per valorizzare anche il ruolo delle parti sociali nella costituzione del nuovo organismo istituzionale.
2. Servizi educativi e scolastici
si conviene sulla necessità di ricostituire la filiera 0/6 in termini di qualità e attenzione alle nuove esigenze dei bambini e delle famiglie, anche nell'ottica di introdurre innovazioni e sperimentazioni. In particolare le parti condividono l'esigenza di superare una fase di difficoltà per tutelare e rilanciare il sistema e per garantirne una gestione unitaria sul territorio. In quest'ottica rappresenta un punto fondamentale di iniziativa condivisa dalle parti il processo di superamento della precarietà degli operatori.
In data 4 giugno è stato firmato un verbale di incontro in cui le parti hanno condiviso di proseguire nel mese di giugno il confronto relativo al progetto Istituzione.
3. Politiche fiscali e tariffarie e lotta all'evasione
le parti condividono che la lotta all'evasione fiscale, tariffaria, contributiva continui ad essere una priorità, come è stata negli scorsi anni, con il recupero di ben 75 milioni di euro nel triennio 2011-2013 relativamente alle sole entrate di competenza comunale (IMU, Tarsu e multe pregresse). Il recupero di questo gettito ha consentito negli scorsi anni di consolidare il livello delle risorse destinate ai servizi alla persona e alla manutenzione ordinaria della città, evitando riduzioni di questi importanti interventi. Grazie ad un attento presidio delle entrate, con particolare attenzione alle tematiche del recupero dell'evasione, sarà possibile mantenere e migliorare politiche di equità, volte al sostegno dei redditi più bassi.
Le parti concordano sull'esigenza di non aumentare (neanche dell'inflazione programmata) le tariffe dei servizi alla persona in considerazione dell'impatto che la crisi ha determinato sulle famiglie bolognesi.
L’Amministrazione comunale conferma anche per il 2014 l’impegno a mantenere invariate le tariffe dei servizi educativi e socio-assistenziali di competenza del Comune, che non recuperano per il terzo anno consecutivo neppure la dinamica inflazionistica. Inoltre l'AC non ha aumentato, per il settimo anno consecutivo, l'addizionale Irpef, ferma allo 0,7% con esenzione fino a 12mila euro, consentendo così a circa 94.000 contribuenti bolognesi di non pagare l'addizionale Irpef.
4. Appalti
le parti convengono sull'esigenza di aprire con urgenza un tavolo di valutazione sull'applicazione del Protocollo appalti in relazione alla normativa vigente per garantire la tutela occupazionale, la sicurezza sul lavoro, l'applicazione dei CCNL attraverso l'assunzione di clausole sociali. Le parti si impegnano a definire un Osservatorio che verifichi la coerenza dei contenuti dei bandi per le gare di appalto.
A tal proposito le OO.SS. Cgil Cisl e Uil segnalano le intese raggiunte in Area Metropolitana con altre Amministrazioni del territorio.
5. Politiche abitative
le parti condividono la necessità di differenziare le politiche di intervento distinguendo tra emergenza e politiche abitative. Sull'emergenza l'obiettivo è di aumentare l'offerta di case popolari o a canone concordato che, in coerenza con il concetto di consumo zero del territorio, si può realizzare attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare, le convenzioni con Enti pubblici per la messa sul mercato a canone concordato degli appartamenti sfitti, l'acquisto di nuovi alloggi per aumentare e riqualificare il patrimonio ERP. Le risorse derivanti dalle alienazioni di parti non strategiche del patrimonio ERP e dalla lotta all’evasione sui canoni ERP (complessivamente pari a circa 10 milioni), verranno utilizzate per un programma di interventi di rigenerazione energetica degli edifici ERP, che comprende anche un contestuale programma di abbattimento delle barriere architettoniche presenti in questi edifici.
6. Politiche e interventi per il superamento della condizione di precariato
le parti condividono che il superamento della precarietà rappresenta da un lato un modo importante per rilanciare la qualità dei servizi e dall'altro una risposta concreta ad un problema occupazionale, spesso aperto da anni. Si concorda di garantire il confronto per definire un percorso che risponda a tali esigenze.
Le parti convengono di proseguire il confronto, oltre che su quanto già previsto nei punti precedenti, anche sulle seguenti tematiche:
Legalità
Sicurezza e salute ambientale
Infrastrutture e mobilità
Progetto barriere architettoniche (riferito in particolare alla mobilità pedonale su strade e marciapiedi)
Politiche sullo sviluppo e investimenti
Politiche di genere
Politiche socio – assistenziali
Per gli altri temi rilevanti affrontati (emergenza abitativa, anziani e servizi socio assistenziali, servizi educativi e scolastici, appalti) si conviene di proseguire il confronto nei Tavoli già attivati.
In allegato la tabella con gli interventi previsti dal Fondo anticrisi
Si trasmette il testo dell'accordo:
Il Comune di Bologna rappresentato dal Sindaco Virginio Merola e dalla Vicesindaco Silvia Giannini e le OO.SS. Cgil, Cisl, Uil rappresentate rispettivamente da Antonella Raspadori, Alberto Schincaglia, Luciano Roncarelli si sono incontrate il 20, il 27 e il 28 marzo 2014, il 2, il 10 e il 18 aprile 2014, il 5, il 9 e il 12 maggio 2014 per affrontare le questioni riguardanti il Bilancio comunale previsionale 2014/2016.
Le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil a seguito del confronto svoltosi negli ultimi mesi sul bilancio previsionale 2014 del Comune di Bologna sottoscrivono il presente accordo perché recepisce, al suo interno, la quasi totalità delle richieste contenute nella piattaforma unitaria. La quantificazione in 15.6 milioni di euro del fondo anticrisi destinato ad aumentare l'occupazione a favore dei soggetti colpiti dalla crisi (cassa integrazione, mobilità) e a sostegno delle famiglie in difficoltà, costituiscono un importante risultato a favore dei cittadini bolognesi. Tutto ciò non può però oscurare la grave situazione in cui versano, di nuovo, le relazioni sindacali fra Comune e rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. A poche settimane dalla chiusura della spinosa vicenda relativa alla polizia municipale, chiusasi solo a seguito dell'intervento del Sindaco e dell'Assessore al personale, la decurtazione del salario di produttività avvenuta senza alcun confronto sindacale, il mancato riscontro alle tante richieste d'incontro sulla situazione dei servizi sociali, sono solo alcuni degli esempi più gravi dell'approccio dell'Amministrazione.
A tale proposito, inoltre, al fine di ottenere il superamento del personale precario nei servizi educativi, scolastici e socio-assistenziali va utilizzata la L. 125/13 con modalità che valorizzino adeguatamente le competenze e le esperienze maturate negli anni all'interno dell'Amministrazione. Per tutti questi motivi, Cgil, Cisl, Uil dichiarano che l'assenza di soluzioni celeri ai problemi posti pregiudicherà rapidamente l'insieme delle relazioni fra i sindacati confederali e l'Amministrazione.
L’Amministrazione comunale prende atto con soddisfazione della condivisione del bilancio di previsione 2014. In merito al giudizio sulle Relazioni Sindacali l’AC precisa di non condividere le valutazioni espresse dalle Organizzazioni sindacali.
Le parti hanno condiviso le difficoltà economiche relative all’anno in corso, in particolar modo condizionato dalle incertezze relative al reperimento delle risorse per il mancato gettito derivante dal passaggio dall'IMU prima abitazione alla TASI e per gli ulteriori tagli di trasferimenti statali. Tali difficoltà hanno reso necessaria l’adozione di misure specifiche tese a recuperare un disavanzo derivante da cause non imputabili al Comune di Bologna.
Nonostante il quadro di difficoltà economica, finanziaria e normativa in cui gli enti locali sono costretti ad operare, le parti condividono l’opportunità di mettere in campo tutte le azioni possibili volte a salvaguardare la quantità e qualità dei servizi e a sostenere i redditi più bassi e le famiglie in difficoltà per il perdurare della crisi.
E’ stato pertanto condiviso lo sforzo dell’Amministrazione Comunale nella riduzione delle spese, senza intaccare il sistema di servizi socio assistenziali ed educativi, che anzi in alcuni casi sono stati aumentati, e nella conferma delle risorse destinate alla manutenzione ordinaria della città.
Le parti hanno proseguito il confronto su temi specifici da approfondire, come da richiesta delle organizzazioni sindacali:
relativamente alla Tasi, a seguito degli incontri del 2, 10 e 18 aprile 2014, è stato condiviso in un verbale di incontro l’impegno per ridurre l’impatto regressivo della nuova tassa rispetto all’IMU, articolando un sistema di detrazioni ad hoc che garantiscano per le abitazioni con rendite catastali più basse l’esenzione totale e per le altre abitazioni oneri complessivi non superiori alla vecchia IMU del 2012, tenendo conto della detrazione base allora vigente di 200 euro. E' stata inoltre condivisa la costituzione nella parte corrente del bilancio del Fondo anticrisi per l’anno 2014 (con una dotazione iniziale pari a 500.000 euro) per interventi a favore delle famiglie soggette alla Tasi con almeno 2 figli di età inferiore a 26 anni fiscalmente a carico e in particolari condizioni di bisogno. Si vuole così supplire alla abolizione da parte dello Stato delle detrazioni per figli previste solo fino al 2013 per l’IMU, concentrando le risorse del Comune sulle situazioni di maggiore necessità. L’Amministrazione comunale si impegna, a tale proposito, ad integrare questo fondo, utilizzando le risorse che verranno rese disponibili dal d.l. 47/2014 sull'emergenza abitativa, per sostenere anche le famiglie numerose non proprietarie di abitazione;
sempre con riferimento alla Tasi, è stata accolta la richiesta avanzata in specifico nell'incontro con i CAF del 5 giugno 2014, di consentire fino al 31 luglio la possibilità di versare la tassa senza incorrere in sanzioni;
un incontro specifico, il 9 maggio, è stato dedicato all’illustrazione del nuovo Regolamento ISEE; è stato condiviso l’impegno dell’Amministrazione comunale a valutare attentamente gli effetti dell’introduzione della nuova ISEE, al fine di migliorare il profilo di equità dei sistemi tariffari vigenti, a parità di contribuzione richiesta complessivamente ai beneficiari;
Fondo anticrisi relativo alle spese in conto capitale – nell’ incontro del 12 maggio le parti hanno condiviso l’impegno ad attivare anche nel 2014 un fondo anticrisi relativo alle spese di investimento, che hanno maggiore efficacia sulla ripresa dell'attività economica e sull'incremento occupazionale, in particolare a sostegno dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Sono state in particolare individuate opere e interventi in conto capitale per complessivi 15,1 milioni di euro (vedi allegato);
il Bilancio consuntivo 2013 è stato illustrato il 5 maggio 2014; in tale data CGIL CISL UIL hanno avanzato la richiesta di destinare una ulteriore quota di risorse di parte corrente al Fondo anti crisi in precedenza richiamato. L’Amministrazione comunale ha condiviso la necessità di un ulteriore confronto per verificare, alla luce di una eventuale evoluzione positiva del quadro di riferimento, la fattibilità di tale richiesta nell’ambito degli equilibri complessivi di bilancio (che verranno verificati congiuntamente entro la fine del mese di luglio);
relativamente alle politiche dell’inclusione sociale e di contrasto alla povertà e all’unificazione dell’ASP Città di Bologna, nell’incontro del 5 giugno è stato condiviso l’obiettivo di superare la frammentarietà della gestione dei servizi socio sanitari, attraverso in particolare l’ASP Città di Bologna, in modo da aumentarne l’efficacia, e per quanto riguarda gli interventi mirati a favorire l’inclusione sociale, le parti hanno condiviso la necessità di consolidare le politiche avviate ad oggi, monitorandone l’efficacia, e proseguire nella sperimentazione di azioni volte alla prevenzione di situazioni di indigenza (come Case Zanardi). Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato inoltre l’attenzione particolare che l’AC, insieme alla Prefettura e a tutti i soggetti coinvolti, sta indirizzando ai temi dell'emergenza abitativa e di contenimento degli sfratti;
relativamente ai Servizi rivolti agli anziani le organizzazioni sindacali hanno giudicato positivamente l’impegno dimostrato dall’AC ad investire nella qualità dei servizi rivolti agli anziani, destinando ogni sforzo per il contenimento delle rette a carico dell’utente. In questa direzione va la riduzione delle rette giornaliere per circa 500 posti Casa Residenza Anziani accreditati (verbale accordo del 30 maggio). Le parti confermano la validità del tavolo specifico “anziani” per proseguire il confronto sulla innovazione e miglioramento del sistema dei servizi socio assistenziali.
Tutto ciò premesso, le parti convengono sui seguenti punti:
1. Assetti istituzionali
le parti condividono la necessità che sulle scelte strategiche relative alla Città Metropolitana sia necessario attivare un percorso di partecipazione democratica. In questo percorso, in cui saranno definite modalità, compiti, funzioni, va previsto un confronto tra le parti sullo Statuto della città metropolitana per valorizzare anche il ruolo delle parti sociali nella costituzione del nuovo organismo istituzionale.
2. Servizi educativi e scolastici
si conviene sulla necessità di ricostituire la filiera 0/6 in termini di qualità e attenzione alle nuove esigenze dei bambini e delle famiglie, anche nell'ottica di introdurre innovazioni e sperimentazioni. In particolare le parti condividono l'esigenza di superare una fase di difficoltà per tutelare e rilanciare il sistema e per garantirne una gestione unitaria sul territorio. In quest'ottica rappresenta un punto fondamentale di iniziativa condivisa dalle parti il processo di superamento della precarietà degli operatori.
In data 4 giugno è stato firmato un verbale di incontro in cui le parti hanno condiviso di proseguire nel mese di giugno il confronto relativo al progetto Istituzione.
3. Politiche fiscali e tariffarie e lotta all'evasione
le parti condividono che la lotta all'evasione fiscale, tariffaria, contributiva continui ad essere una priorità, come è stata negli scorsi anni, con il recupero di ben 75 milioni di euro nel triennio 2011-2013 relativamente alle sole entrate di competenza comunale (IMU, Tarsu e multe pregresse). Il recupero di questo gettito ha consentito negli scorsi anni di consolidare il livello delle risorse destinate ai servizi alla persona e alla manutenzione ordinaria della città, evitando riduzioni di questi importanti interventi. Grazie ad un attento presidio delle entrate, con particolare attenzione alle tematiche del recupero dell'evasione, sarà possibile mantenere e migliorare politiche di equità, volte al sostegno dei redditi più bassi.
Le parti concordano sull'esigenza di non aumentare (neanche dell'inflazione programmata) le tariffe dei servizi alla persona in considerazione dell'impatto che la crisi ha determinato sulle famiglie bolognesi.
L’Amministrazione comunale conferma anche per il 2014 l’impegno a mantenere invariate le tariffe dei servizi educativi e socio-assistenziali di competenza del Comune, che non recuperano per il terzo anno consecutivo neppure la dinamica inflazionistica. Inoltre l'AC non ha aumentato, per il settimo anno consecutivo, l'addizionale Irpef, ferma allo 0,7% con esenzione fino a 12mila euro, consentendo così a circa 94.000 contribuenti bolognesi di non pagare l'addizionale Irpef.
4. Appalti
le parti convengono sull'esigenza di aprire con urgenza un tavolo di valutazione sull'applicazione del Protocollo appalti in relazione alla normativa vigente per garantire la tutela occupazionale, la sicurezza sul lavoro, l'applicazione dei CCNL attraverso l'assunzione di clausole sociali. Le parti si impegnano a definire un Osservatorio che verifichi la coerenza dei contenuti dei bandi per le gare di appalto.
A tal proposito le OO.SS. Cgil Cisl e Uil segnalano le intese raggiunte in Area Metropolitana con altre Amministrazioni del territorio.
5. Politiche abitative
le parti condividono la necessità di differenziare le politiche di intervento distinguendo tra emergenza e politiche abitative. Sull'emergenza l'obiettivo è di aumentare l'offerta di case popolari o a canone concordato che, in coerenza con il concetto di consumo zero del territorio, si può realizzare attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare, le convenzioni con Enti pubblici per la messa sul mercato a canone concordato degli appartamenti sfitti, l'acquisto di nuovi alloggi per aumentare e riqualificare il patrimonio ERP. Le risorse derivanti dalle alienazioni di parti non strategiche del patrimonio ERP e dalla lotta all’evasione sui canoni ERP (complessivamente pari a circa 10 milioni), verranno utilizzate per un programma di interventi di rigenerazione energetica degli edifici ERP, che comprende anche un contestuale programma di abbattimento delle barriere architettoniche presenti in questi edifici.
6. Politiche e interventi per il superamento della condizione di precariato
le parti condividono che il superamento della precarietà rappresenta da un lato un modo importante per rilanciare la qualità dei servizi e dall'altro una risposta concreta ad un problema occupazionale, spesso aperto da anni. Si concorda di garantire il confronto per definire un percorso che risponda a tali esigenze.
Le parti convengono di proseguire il confronto, oltre che su quanto già previsto nei punti precedenti, anche sulle seguenti tematiche:
Legalità
Sicurezza e salute ambientale
Infrastrutture e mobilità
Progetto barriere architettoniche (riferito in particolare alla mobilità pedonale su strade e marciapiedi)
Politiche sullo sviluppo e investimenti
Politiche di genere
Politiche socio – assistenziali
Per gli altri temi rilevanti affrontati (emergenza abitativa, anziani e servizi socio assistenziali, servizi educativi e scolastici, appalti) si conviene di proseguire il confronto nei Tavoli già attivati.
In allegato la tabella con gli interventi previsti dal Fondo anticrisi
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