ARPAD WEISZ, L'ALLENATORE EBREO. VENERDI' 31 GENNAIO LA CERIMONIA AL DALL'ARA, UNA MOSTRA A PALAZZO D'ACCURSIO LO RICORDA
Venerdì 31 gennaio, nell'ambito delle iniziative dedicate al Giorno della memoria, si terrà la cerimonia di commemorazione di Arpad Weisz, l'allenatore ebreo del Bologna dal 1935 al 1938, in occasione del 70° anniversario della sua morte.
Venerdì 31 gennaio, nell'ambito delle iniziative dedicate al Giorno della memoria, si terrà la cerimonia di commemorazione di Arpad Weisz, l'allenatore ebreo del Bologna dal 1935 al 1938, in occasione del 70° anniversario della sua morte.
Alle 10,allo Stadio comunale Dall’Ara, Torre di Maratona, deposizione di una corona alla lapide intitolata a Arpad Weisz Alle 11, in sala D'Ercole a Palazzo d'Accursio, si terrà la visita alla mostra delle tavole del disegnatore Matteo Matteucci tratte dal libro Dallo scudetto ad Auschwitz,dedicato alla storia di Weisz.
Interverranno alle cerimonie Luca Rizzo Nervo,assessore allo Sport Simona Lembi, presidente del Consiglio comunale Roberto Fattori, presidente del quartiere Saragozza Fausto Viviani, presidente dell'Associazione W il Calcio Rappresentanti del Bologna FC 1909 con il gonfalone della squadra Rav Alberto Sermoneta, Rabbino capo di Bologna Daniele De Paz, presidente Comunità ebraica di Bologna Matteo Matteucci, autore dei disegni esposti nella mostra L'allenatore ebreo. La storia di Arpad Weisz Matteo Marani, autore del libro Dallo scudetto ad Auschwitz, editore Aliberti, 2009 Stefano Mari,dirigente Scolastico 3 Circolo che ha seguito il progetto Una targa in ricordo di Roberto Weisz, che frequentò le scuole Bombicci negli anni 1937 - 1938 Giovanni Savigni, compagno di scuola di Roberto Weisz
Arpad Weisz, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, istituite nel 1938 dal regime fascista, dovette lasciare prima il lavoro e poi il paese, riparando a Parigi con la moglie Elena e i figli Roberto e Clara. Pochi mesi dopo, la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese di Dordrecht, nei Paesi Bassi, dove Arpad allenò la squadra locale. In seguito all'occupazione tedesca dei Paesi Bassi, i Weisz furono dapprima rinchiusi in campi di lavoro e successivamente deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morirono nel 1944.
Si prega di considerare la presente come invito. Cordiali saluti.