ARCHIGINNASIO D'ORO ALLA MEMORIA DI PIER UGO CALZOLARI, L'INTERVENTO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA
Si è tenuta oggi, nella Sala dello Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio, la cerimonia di consegna dell’Archiginnasio d’Oro alla memoria e ricordo di Pier Ugo Calzolari, Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum Univ...
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Si è tenuta oggi, nella Sala dello Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio, la cerimonia di consegna dell’Archiginnasio d’Oro alla memoria e ricordo di Pier Ugo Calzolari, Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna dal 2000 al 2009.
Si trasmette l'intervento del Sindaco di Bologna, Virginio Merola:
"È per me un privilegio onorare, con l'attribuzione dell'Archiginnasio d'Oro, la memoria di Pier Ugo Calzolari e di esprimere così la gratitudine della città di Bologna a un grande uomo di scienza e di cultura, che ha avuto profondamente a cuore le sorti di Bologna e del suo Ateneo.
Calzolari si è impegnato nell'impresa, sempre aperta, sempre davanti a noi e sempre più essenziale, di superare la dicotomia tra scienza e cultura umanistica, nella consapevolezza dell'importanza di un impegno costante perché il pensiero umanistico si accompagni alle trasformazioni e alle innovazioni tecnologiche che la scienza e la sua applicazione ci mettono a disposizione. E lo ha fatto senza mai perdere di vista la necessaria distinzione tra l'Università e la Città e le diverse responsabilità, ma lo ha fatto, appunto, cercando di favorire la sinergia tra le forze della Città e quelle dell'Ateneo.
Chi lo ha conosciuto da vicino sa che una delle sue soddisfazioni più grandi era quella di fare primeggiare e portare nel mondo il nome di Bologna e di mostrare la capacità dell’Ateneo di mettersi anche al servizio del suo territorio. Lo ha fatto, ad esempio, attraverso, l'impegno importante per il trasferimento tecnologico.
Pier Ugo Calzolari ha portato l'Università di Bologna ai primi posti della ricerca nel mondo e ha contribuito a richiamare a Bologna grandi personalità internazionali, le migliori eccellenze del pensiero scientifico e umanistico. Basti ricordare i tanti illustrissimi laureati ad honorem, scelti tra i grandi uomini di scienza e di cultura, che hanno portato la loro voce a Bologna.
Ma ha anche contribuito a portare a Bologna generazioni di studenti da tutto il mondo, che hanno trascorso a Bologna anni centrali della loro vita e della loro formazione, divenendo in molti casi testimoni privilegiati delle potenzialità della nostra città e del nostro Paese.
Al calo demografico della popolazione in età universitaria, Pier Ugo Calzolari ha risposto con politiche di attrazione e di richiamo, che hanno permesso a Bologna di contenere la riduzione dei nuovi ingressi a percentuali irrilevanti, rispetto a quanto purtroppo avvenuto nel resto del Paese. Questo ha garantito alla città un'enorme ricchezza culturale, civile ed economica.
È stato davvero un rettore degli studenti, che, insieme ai giovani ricercatori, hanno rappresentato il suo pensiero dominante. Li voleva aperti a ogni esperienza e preparati ad affrontare ogni sfida, in grado di far riconoscere il proprio merito e le proprie capacità. Li voleva cittadini del mondo, ma anche in stretta connessione con il tessuto della città, una città che insieme all'Ateneo doveva mettere al centro le giovani generazioni.
Pier Ugo Calzolari, quindi, lascia a tutti noi un grande insegnamento, che insieme al Rettore Dionigi stiamo cercando di continuare a seguire: che l'Università è la città e la città è l'Università. Ci ha insegnato che abbiamo un destino comune, quello di un nuovo umanesimo fondato sull'incontro fruttuoso tra scienza e cultura. Infatti, le nostre più grandi infrastrutture, così nel passato come nel futuro, sono le persone, gli studenti, i ricercatori, i laboratori, i corsi concordati con le imprese dove nasce l'innovazione.
Io penso che quando la democrazia saprà fare proprio in modo compiuto il metodo scientifico, l'idea che sperimentare è essenziale alla ricerca della verità e anche di nuove frontiere per la nostra democrazia, affrontando con coraggio pregiudizi e conservatorismi, allora il ricordo di persone come Pier Ugo Calzolari, della sua opera e della sua forza morale sarà mostrato in modo più compiuto a tutti noi. Con questo impegno, oggi voglio ricordarlo a nome dell'intera città".
In allegato le motivazioni lette nel corso della cerimonia da Simona Lembi, Presidente del Consiglio comunale.
Si trasmette l'intervento del Sindaco di Bologna, Virginio Merola:
"È per me un privilegio onorare, con l'attribuzione dell'Archiginnasio d'Oro, la memoria di Pier Ugo Calzolari e di esprimere così la gratitudine della città di Bologna a un grande uomo di scienza e di cultura, che ha avuto profondamente a cuore le sorti di Bologna e del suo Ateneo.
Calzolari si è impegnato nell'impresa, sempre aperta, sempre davanti a noi e sempre più essenziale, di superare la dicotomia tra scienza e cultura umanistica, nella consapevolezza dell'importanza di un impegno costante perché il pensiero umanistico si accompagni alle trasformazioni e alle innovazioni tecnologiche che la scienza e la sua applicazione ci mettono a disposizione. E lo ha fatto senza mai perdere di vista la necessaria distinzione tra l'Università e la Città e le diverse responsabilità, ma lo ha fatto, appunto, cercando di favorire la sinergia tra le forze della Città e quelle dell'Ateneo.
Chi lo ha conosciuto da vicino sa che una delle sue soddisfazioni più grandi era quella di fare primeggiare e portare nel mondo il nome di Bologna e di mostrare la capacità dell’Ateneo di mettersi anche al servizio del suo territorio. Lo ha fatto, ad esempio, attraverso, l'impegno importante per il trasferimento tecnologico.
Pier Ugo Calzolari ha portato l'Università di Bologna ai primi posti della ricerca nel mondo e ha contribuito a richiamare a Bologna grandi personalità internazionali, le migliori eccellenze del pensiero scientifico e umanistico. Basti ricordare i tanti illustrissimi laureati ad honorem, scelti tra i grandi uomini di scienza e di cultura, che hanno portato la loro voce a Bologna.
Ma ha anche contribuito a portare a Bologna generazioni di studenti da tutto il mondo, che hanno trascorso a Bologna anni centrali della loro vita e della loro formazione, divenendo in molti casi testimoni privilegiati delle potenzialità della nostra città e del nostro Paese.
Al calo demografico della popolazione in età universitaria, Pier Ugo Calzolari ha risposto con politiche di attrazione e di richiamo, che hanno permesso a Bologna di contenere la riduzione dei nuovi ingressi a percentuali irrilevanti, rispetto a quanto purtroppo avvenuto nel resto del Paese. Questo ha garantito alla città un'enorme ricchezza culturale, civile ed economica.
È stato davvero un rettore degli studenti, che, insieme ai giovani ricercatori, hanno rappresentato il suo pensiero dominante. Li voleva aperti a ogni esperienza e preparati ad affrontare ogni sfida, in grado di far riconoscere il proprio merito e le proprie capacità. Li voleva cittadini del mondo, ma anche in stretta connessione con il tessuto della città, una città che insieme all'Ateneo doveva mettere al centro le giovani generazioni.
Pier Ugo Calzolari, quindi, lascia a tutti noi un grande insegnamento, che insieme al Rettore Dionigi stiamo cercando di continuare a seguire: che l'Università è la città e la città è l'Università. Ci ha insegnato che abbiamo un destino comune, quello di un nuovo umanesimo fondato sull'incontro fruttuoso tra scienza e cultura. Infatti, le nostre più grandi infrastrutture, così nel passato come nel futuro, sono le persone, gli studenti, i ricercatori, i laboratori, i corsi concordati con le imprese dove nasce l'innovazione.
Io penso che quando la democrazia saprà fare proprio in modo compiuto il metodo scientifico, l'idea che sperimentare è essenziale alla ricerca della verità e anche di nuove frontiere per la nostra democrazia, affrontando con coraggio pregiudizi e conservatorismi, allora il ricordo di persone come Pier Ugo Calzolari, della sua opera e della sua forza morale sarà mostrato in modo più compiuto a tutti noi. Con questo impegno, oggi voglio ricordarlo a nome dell'intera città".
In allegato le motivazioni lette nel corso della cerimonia da Simona Lembi, Presidente del Consiglio comunale.
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