Giorno della Memoria, l'intervento della presidente Maria Caterina Manca in apertura della seduta solenne del Consiglio comunale
Oggi si è tenuta la seduta solenne del Consiglio comunale dedicata al Giorno della Memoria.Di seguito l'intervento di apertura della presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca."Buongiorno a tutte e tutti, saluto i consiglieri, il S...
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Oggi si è tenuta la seduta solenne del Consiglio comunale dedicata al Giorno della Memoria.
Di seguito l'intervento di apertura della presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca.
"Buongiorno a tutte e tutti,
saluto i consiglieri, il Sindaco, i componenti della Giunta, le autorità e tutti i cittadini/e presenti e coloro che ci seguono online. Apriamo la seduta solenne del Consiglio comunale in occasione del Giorno della Memoria.
Ringrazio innanzitutto gli ospiti che interverranno per relazionare, il Maestro Valentino Corvino, direttore dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e le studentesse Arina Carbune e Letizia Forni.
Oggi il Consiglio comunale si riunisce in seduta solenne il 27 gennaio, Giornata internazionale della Memoria, giorno dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, dedicata al ricordo della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, e che a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Riflettere, in questa sede istituzionale, su quanto accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti è non solo doveroso ma necessario; è doveroso e necessario più che mai oggi, per conservare la memoria e trasmetterla affinché simili eventi non possano mai più accadere.
In primo piano oggi, il ricordo della figura di Mario Finzi, giovane pianista bolognese morto nel 1945 ad Auschwitz.
La musica, talvolta via di fuga ma anche testimone di tristi pagine di storia, utilizzata per finalità bieche da parte dei nazisti, che se ne servirono per mantenere l'ordine e la calma o per nascondere urla ed esecuzioni, quando il suono di marce e canzoni popolari accompagnava i deportati dai treni della morte fino alle camere a gas.
Ricordiamo oggi Mario Finzi per tutti i grandi musicisti e compositori vittime della crudeltà nazifascista che in quel frangente continuarono a suonare e comporre a volte di nascosto, a volte con il favore delle guardie, rappresentando la musica come affermazione umana e resistenza.
È soprattutto alle giovani generazioni, sensibili alla grande forza di comunicazione insita nella musica che oggi noi ci rivolgiamo, come forza positiva contro l’uso spregiudicato della violenza del linguaggio e dei simboli, che non stenta ad affermarsi in forme sempre nuove, ma non meno gravi, nella società attuale.
È importante proseguire in questa fondamentale opera di trasmissione di memoria, per sensibilizzare e diffondere sempre più la consapevolezza sui principi fondamentali di uguaglianza, di pace, di libertà, di dignità umana, su cui si basa la nostra Costituzione.
Anche per questo abbiamo scelto di riportare la testimonianza di due studentesse, che hanno partecipato al viaggio della Memoria di Aned Bologna, accompagnata dal video sul “Diario del viaggio a Mauthausen maggio 2022”.
Nei giorni scorsi Edith Bruck, che abbiamo avuto l'onore di avere con noi nel Consiglio solenne dell'anno scorso, ha detto: 'Sono 62 anni che continuo a raccontare, a volte la fatica fisica è insostenibile, ma non posso farne a meno, né fermarmi, Fossero anche in tre quelli che restano ad ascoltare, parlerei per loro, sono loro la speranza'.
Ringrazio ancora e partiamo con la presentazione del trailer del film documentario 'Sulle tracce di Mario Finzi', di Massimo Manini che è qui con noi e ringrazio per la presenza".