Consiglio comunale, il consigliere Maurizio Gaigher ha ricordato Valerio Evangelisti
Al termine il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio
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In apertura di seduta del Consiglio comunale odierno, il consigliere Maurizio Gaigher ha ricordato in aula Valerio Evangelisti. Al termine il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.
Di seguito l'intervento del consigliere Gaigher:
"Il 18 Aprile 2022, a soli 69 anni ci ha lasciato il bolognese Valerio Evangelisti, lo scrittore italiano forse più conosciuto al mondo nel campo della fantascienza e dell’horror, pluripremiato in Italia e all’estero. Un grande innovatore poliedrico che ha saputo portare nel romanzo popolare lo studio del passato e l’analisi del presente sapendo intrecciare le vie del fantastico con il mito ma soprattutto con la storia, come ci ha recentemente ricordato la giornalista Loredana Lipperini che lo conosceva bene e che in un’intervista allo scrittore del 2009 ha fatto emergere l’orgoglio con cui lo stesso Evangelisti constatava la difficoltà dei librai nel collocare a scaffale la sua narrativa che ha sempre voluto fare scontrare-incontrare con grandi temi storici e sociali.
Anche il professore Alberto Sebastiani, italianista docente dell’Università di Bologna, che ha collaborato con lo scrittore e che gli ha dedicato la guida “Nicolas Eymerich. Il lettore e l’immaginario in Valerio Evangelisti” (Odoya, 2018), in un articolo apparso recentemente sul quotidiano “Il Domani” ci ha raccontato un personaggio che, oltre ad avere militato per movimenti politici quali Potere al Popolo, ha interpretato il suo impegno politico come autore dove, attraverso l’esercizio della scrittura e della narrativa, ha combattuto per la (de)colonizzazione dell’immaginario.
È impossibile raccontare in pochi minuti cos’abbia rappresentato per la letteratura italiana la figura di Valerio Evangelisti soprattutto se si pensa alla vastità dell’opera creata tra il 1993 e il 2018 con una trentina di romanzi e una quarantina di racconti apparsi in quotidiani, riviste e antologie, per non parlare di alcune interessantissime prefazioni come quella dedicata al “Superuomo invisibile” apparsa sulla monografia su fantascienza e diversità della rivista “Accaparlante” del CDH - Centro Documentazione Handicap di Bologna dove Evangelisti, attraverso una lettura illuminante della disabilità, suggeriva il superamento delle “insufficienze” attraverso il concetto di “solidarietà”; ma è molto importante oggi, dai banchi di un Consiglio Comunale dove non ha trovato collocazione il movimento con cui si era recentemente candidato come capolista alle ultime elezioni amministrative di Bologna, omaggiare la sua figura di intellettuale di “peso”, figura che per tanti scrittori bolognesi, e non solo, ha significato molto in termini di amicizia ma anche in termini di ammirazione per la scrittura e i personaggi che sapeva creare, per le storie che sapeva orchestrare, comporre e con le quali sapeva affascinare, colpire sempre e fare un discorso profondamente politico nelle sue opere, come ci ricorda, appunto, Sebastiani.
Tutte le sue opere coprono un’analisi del conflitto tra chi subisce il potere e chi lo detiene che abbraccia il periodo tra il 14° secolo fino al 32°: nell’idea di Evangelisti della letteratura popolare, di genere, dalla fantascienza al western, che lui riteneva “massimalista”, c’è sempre stata la volontà di affrontare macro-temi. Nelle sue opere lo scrittore è sempre riuscito a ripensare, rimescolare, rimodulare, riuscendo a scrivere storie avvincenti, che piacevano, scrivendole in modo funzionale ma caratterizzandole sempre con il conflitto in cui, nelle sue storie, vincevano sempre le figure che detenevano il potere, principalmente sul piano della repressione fisica e della colonizzazione dell’immaginario. Ecco, Valerio Evangelisti, così come scrisse in più di un saggio, aveva intenzione di (de)colonizzare l’immaginario e in questo senso, attraverso le sue opere, possiamo dire abbia condotto una vera e propria lotta politica.
Per onorare la figura di Valerio Evangelisti, con un abbraccio rivolto a tutti i militanti di Potere al Popolo, propongo di osservare un minuto di silenzio".