Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul progetto della linea rossa del tram

L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Graziella Tisselli (Fratelli d'Italia) e Paola Francesca Scarano (Lega nord), sul progetto della linea rossa del tram.La domanda d...

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L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Graziella Tisselli (Fratelli d'Italia) e Paola Francesca Scarano (Lega nord), sul progetto della linea rossa del tram.

La domanda della consigliera Tisselli
"Alla luce di quanto apparso sugli organi d'informazione in merito alla Linea Rossa del Tram, i cui cantieri avrebbero inizio a fine 2022. Chiede, al Sindaco ed alla Giunta vista la unanime e continua protesta espressa nel tempo in più occasioni da parte dei cittadini residenti nelle zone interessate, che dovranno subire per anni non solo i disagi dei cantieri, ma anche espropri, sparizione di marciapiedi e posti auto, stravolgimento della viabilità e ciò costringerà alla chiusura di tante attività commerciali già in sofferenza, oltre al rischio del deprezzamento degli immobili, così come emerso da analisi apparse sugli organi di informazioni, se non ritenga fondate le preoccupazioni dei cittadini così chiaramente espresse e se, alla luce di tutto ciò, non ritenga di procedere alla sospensione dell'iter per la realizzazione dell'opera".

La domanda della consigliera Scarano
"Il tram sconvolgerà tutta la zona, la rabbia dei cittadini. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere relativamente agli espropri che sono in atto, se vi sono dei ricorsi che stanno rallentando le procedure. Chiedo anche di conoscere se, tra tutti i soggetti che subiranno degli espropri, vi sono anche rappresentanti di culto".

La risposta dell'assessore Mazzanti
"Gentili consigliere, la realizzazione di una rete tranviaria come elemento cardine del sistema di trasporto pubblico metropolitano ha un ruolo strategico all’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), redatto congiuntamente dalla città metropolitana e dal comune approvato a novembre 2019, al termine di un lungo percorso di discussione e di coinvolgimento della cittadinanza. La previsione del sistema tranviario per Bologna, peraltro era già stata indicata nelle Linee di Indirizzo per la redazione del PUMS approvate dalla Giunta precedente nell’aprile 2016 e nel Documento di Mandato dell’attuale Amministrazione del settembre 2016. Sulla base di tali indirizzi e dei contenuti nel nuovo strumento di pianificazione in materia di mobilità, che è stato pertanto sottoposto all’esame dei cittadini e dei consiglieri, nel corso di questo mandato si è proceduto ad avviare le scelte in esso contenute, tra cui la progettazione della prima delle linee tranviarie previste dal piano. Non ci risulta che gli obiettivi previsti nel PUMS e le azioni in esso contenute per il raggiungimento degli stessi siano oggetto di unanime e continua protesta. Si tratta di obiettivi che mirano a migliorare fortemente e in modo strutturale il sistema della mobilità della nostra città, puntando a maggiore vivibilità, qualità ambientale, accessibilità e attrattività. Il progetto della prima linea tranviaria è pienamente coerente con il quadro descritto: oltre ai benefici attesi per quanto riguarda il sistema dei trasporti rappresenta una fondamentale occasione di riqualificazione di parti fondamentali della città e per il loro collegamento.
Come ogni opera complessa vi è la consapevolezza degli impatti connessi alla fase di costruzione della stessa. Nel corso sia della fase di progettazione di fattibilità tecnica ed economica che dell’attuale fase di progettazione definitiva molta importanza è stata data, anche qui grazie a un importante ed intenso percorso di ascolto e di coinvolgimento delle persone che vivono e che operano nei quartieri interessati dalla linea, all’individuazione di migliorie e di soluzioni ai diversi problemi posti, anche a livello di accessibilità alle diverse zone. Non spariranno marciapiedi, anzi saranno migliorati e resi più sicuri e accessibili i percorsi pedonali. Sui parcheggi si è lavorato molto per garantire dotazioni adeguate alle esigenze presenti lungo il tracciato, individuando anche spazi ulteriori a compensazione di quelli soppressi dove non è stato possibile mantenere gli esistenti, con un bilancio finale tale da limitare al minimo indispensabile gli impatti negativi. Per quanto riguarda i cantieri i progettisti hanno già elaborato una proposta molto dettagliata e attenta alle diverse esigenze. Vi è comunque da tenere presente che le modalità di lavorazione saranno oggetto di ulteriore dettaglio in sede di progettazione esecutiva. L’amministrazione vigilerà perché la realizzazione avvenga rispettando modi e tempi indicati dal progetto e sta inoltre valutando le possibili modalità per venire incontro alle esigenze delle attività economiche presenti lungo il tracciato, anche con sgravi e altre forme di sostegno. Infine, per quanto riguarda gli espropri, si precisa che la procedura avviata, rispettosa dei passaggi previsti dalle normative in materia, si trova nella prima fase che viene effettuata per informare le proprietà coinvolte e dare loro la possibilità di chiedere ragguagli o presentare osservazioni al progetto. Gli uffici preposti sono a disposizione e stanno fornendo tutti gli elementi utili per una piena conoscenza degli interventi previsti. Si sottolinea comunque che, nella maggior parte dei casi, si tratta di espropri limitati ad aree già di uso pubblico (che pur mantenuti vengono riorganizzati o semplicemente riqualificati) o di asservimenti per la realizzazione dei punti di aggancio delle linee aeree di alimentazione. Come noto il progetto è stato pubblicato il 25 novembre e contestualmente è stato dato avviso di tale pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. Durante il periodo di pubblicazione di 60 giorni è possibile presentare osservazioni che saranno successivamente controdedotte in sede di conferenza dei servizi. In questa fase quindi stanno arrivando osservazioni al progetto, mentre non risultano ricorsi in atto. Tra i soggetti che hanno ricevuto la comunicazione di esproprio di aree vi sono i seguenti Enti ecclesiastici: la Congregazione delle Suore Minime Dell'Addolorata in Bologna in via Marco Emilio Lepido (asservimento ed esproprio); la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in via Saffi (esproprio); Parrocchia San Donnino (esproprio) e la Fondazione di Culto e Religione Ritiro San Pellegrino in zona via San Donato (esproprio).
Per la Congregazione delle Suore Minime Dell'Addolorata in Bologna in via Marco Emilio Lepido, e qui spieghiamo di cosa si tratta, il Mappale l’edificio prospiciente la strada sarà interessato da asservimento per infissione di gancio montato a parete, ad un'altezza di circa 6 metri, funzionale al sostegno della linea aerea di alimentazione del tram. Si tratta di ganci simili a quelli già oggi vedete utilizzati per il sostegno della linea aerea della filovia 13, o 32, o 33, o 14 anche. L’area retrostante, invece, sarà parzialmente espropriata per la realizzazione del collegamento stradale tra le vie Lorenzo da Bagnomarino e Pagno di Lapo Portigiani e di parcheggi per circa 20 posti auto. Per la Parrocchia di S. Maria delle Grazie in via Saffi l'esproprio interesserà la fascia antistante l’edificio posto a lato della chiesa, che già oggi è comunque gravata dall'uso pubblico in quanto coincidente con il sedime della pista ciclabile, ai fini della riqualificazione della sede stradale e dei marciapiedi prevista dal progetto. Per la Parrocchia San Donnino e per l’adiacente Fondazione di Culto e Religione Ritiro San Pellegrino l’esproprio riguarda una porzione di area coincidente con la fascia interposta tra via San Donato e il piede della scarpata antistante il sagrato. Si segnala che sono stati già avviati approfondimenti da parte dei progettisti per limitare l’intervento e ridurre l’area che sarà effettivamente oggetto di esproprio. In conclusione non si ravvisano i motivi per sospendere l’iter di realizzazione dell’opera che ha ottenuto un importante riconoscimento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’ottenimento del pieno finanziamento nell’ambito dei bandi per la realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa decisi e confermati dagli ultimi tre governi".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:50
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