Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico). In ricordo di Gianni Dal Monte, vero compagno È successo il giorno di Natale, Gianni Dal Monte ci ha lasciati a 83 anni.Gianni è stato mo...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico).
In ricordo di Gianni Dal Monte, vero compagno
È successo il giorno di Natale, Gianni Dal Monte ci ha lasciati a 83 anni.
Gianni è stato molte cose e chi ha avuto il piacere di conoscerlo sa che non sarebbe potuto essere diversamente, data la sua energia, la sua voglia di partecipare per costruire una società più giusta, coesa. Ecco, con questi occhi si può guardare alle tante cose che ha fatto.
È stato operaio saldatore alle OGR di Bologna, militante Cgil e delegato sindacale, allenatore della squadra di calcio Ancora dove ha “cresciuto” piccoli calciatori, danzatore provetto amava le nostre danze tradizionali e popolari.
Dirigente di Ancescao dove per molti anni si è occupato di progetti come “Estate nel Parco” dedicato agli anziani fragili a rischio di solitudine ed esclusione.
Era Presidente del Coordinamento Volontariato Lame (CVL) di cui è stato fondatore, insieme all’amico Luciano Bassi ha costruito l’Emporio Solidale di via Beverara 129, nella rete delle Case Zanardi, dove famiglie in stato di bisogno possono prendere prodotti di prima necessità.
Gianni per me è stato tra i primi compagni, un vero compagno, che ho incontrato quando, non conoscendo nessuno, mi sono iscritta al Circolo PD Berlinguer-Moro di Lame a Navile. Era un militante vero e un dirigente del nostro circolo appassionato, capace di essere insieme critico e fiducioso nei confronti del partito e della politica.
Nel finale della vita ha pagato il prezzo del suo lavorare alle OGR negli anni ‘70, come ricorda l’associazione AfeVA ER (Familiari e Vittime Amianto) di cui faceva parte; nel 2019 è arrivata purtroppo anche per lui la diagnosi implacabile di mesotelioma pleurico contratto per avere respirato le fibre di amianto nel 5’ reparto. Quando Gianni mi ha detto della sua malattia eravamo nel cortile di un centro anziani, in attesa di una riunione sulle Case di Quartiere; ha ricordato il suo lavoro nelle Ferrovie e l'amianto. A un tratto mi ha fatto vedere la medaglietta appesa alla catenina che aveva al collo "È il leone, il mio segno zodiacale. Io lotto come un leone!".
Era una primavera nella quale ancora ci si poteva abbracciare. Ancora una volta atterriti piangiamo una nuova, ennesima vittima dell’amianto, della noncuranza rispetto alla sicurezza sul lavoro, l’ingiustizia di quegli anni deve motivarci ancora di più oggi a liberarci dall’amianto, sostenere l’Associazione e la ricerca.
L’ultimo saluto alla Parrocchia San Bartolomeo della Beverara, pur nei stringenti limiti imposti dal covid19, è stato emblematico di quanto la spinta ideale e sociale di Gianni siano stati capaci di oltrepassare differenze di vedute tra persone diverse che possono mettersi insieme per cercare di fare la propria parte per migliorare il mondo, a partire dal proprio quartiere.
Insieme al Presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara stiamo già pensando a come rendergli omaggio e memoria.
Il giorno prima di lasciarci, in uno scambio di messaggi con la notizia di un progetto che non riuscirà a partire ci ha scritto: "Peccato, torneremo a provarci e faremo meglio!".
Con immensa tristezza per la sua perdita ma con queste sue parole voglio ricordarlo ed esprimere condoglianze e tutta la mia vicinanza alla sua famiglia, la moglie Liliana, i figli Mirko e Marco, i nipoti e le nuore.
Ciao Gianni, già ci manchi".