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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Roberto Fattori

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico). "Insulti a Liliana Segre dopo il vaccinoLa senatrice Liliana Segre nei giorni scorsi ha accettato l’invito della Regione Lombardia ad essere testimo...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico).

"Insulti a Liliana Segre dopo il vaccino

La senatrice Liliana Segre nei giorni scorsi ha accettato l’invito della Regione Lombardia ad essere testimonial della campagna di vaccinazione anti covid. Un atto di grande responsabilità, in un periodo in cui no vax e negazionisti contestano le azioni necessarie per uscire da questa pandemia.
Giovedì Liliana Segre si è quindi recata al Fatebenefratelli di Milano per compiere questo gesto, semplice ma di grande importanza simbolica.
Dall’ospedale, ha lanciato un appello per sensibilizzare a sottoporsi al vaccino, affermando che chi lo rifiuta probabilmente non è abbastanza informato. O, magari, si informa dalle fonti sbagliate. Ha detto:
“...da nonna novantenne dico ai miei fratelli e alle mie sorelle che arrivano a questa età di non avere paura e di fare il vaccino. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia.”
Ma anche a fronte di un gesto e di parole come queste c’è stato chi, sui social ha immediatamente dato il peggio di sé. Perché, accanto ai messaggi di apprezzamento e vicinanza, ne sono comparsi tanti altri che, invece, esprimevano nei suoi confronti odio e rabbia. Un segnale allarmante dell’intolleranza che purtroppo serpeggia sui social, perché la senatrice Segre vaccinandosi ha dato il buon esempio e non ha saltato alcuna fila. Minacce tanto gravi da portare all’apertura di una indagine con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale.
La Polizia Postale sta lavorando per identificare gli autori di minacce e insulti. Chi li ha scritti è infatti ben identificabile, anche se spesso non si rende evidentemente conto della gravità delle proprie parole.
Sui social c’è un senso di impunità e irresponsabilità: non ci si ritiene responsabili delle proprie azioni, come dimostrano alcuni tra gli autori degli insulti, che hanno rivelato, in modo dimesso (il leone da tastiera è leone solo alla tastiera) che non si rendevano conto.
Da ricordare che la Senatrice Segre, sopravvissuta al lager nazista di Auschwitz, ha già subito attacchi e minacce dagli “odiatori del web”, per cui è dal novembre del 2019 che vive sotto scorta.
Gran parte del mondo politico ha espresso solidarietà alla senatrice, che non ha goduto di alcun privilegio né favoritismo nell’accedere al vaccino.
Dietro questi insulti si può cogliere una chiara matrice antisemita, che si accompagna all’intolleranza, al razzismo, all’istigazione all’odio e alla violenza, e forse anche al sessismo.
La senatrice, ha risposto: “non ho nulla da dire a chi odia. Sono contenta di avere fato il vaccino perché è normale che in tempo di pandemia una persona cerchi di curarsi. Sono una cittadina di novant'anni che, come tante altre persone, è andata a fare il vaccino. Nella normalità, che è una gran bella cosa!”
Anche da questo consiglio comunale desideriamo esprimere alla nostra concittadina e senatrice Liliana Segre, che se è sopravvissuta ai lager nazisti non ha certo paura di piccoli uomini, vicinanza e condanna non solo delle parole di odio, ma anche di tutti quei comportamenti che ne sono alla base, li alimentano e li giustificano".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:50
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