Comunicati stampa

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Consiglio comunale, i due interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Di seguito, i due interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). Primo intervento:"29 anni fa la strage di Capaci. In ricordo del giudice Giovanni FalconeIl 23 maggio del 1992, una carica di esplosivo sventrare l'a...

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Di seguito, i due interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

Primo intervento:
"29 anni fa la strage di Capaci. In ricordo del giudice Giovanni Falcone
Il 23 maggio del 1992, una carica di esplosivo sventrare l'autostrada Palermo-Mazara all'altezza di Capaci: la mafia uccideva il giudice Giovanni Falcone. Con lui morirono la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il 19 luglio dello stesso anno, questa volta in via D'Amelio, veniva ucciso il giudice Paolo Borsellino Con lui c'erano: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della polizia a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Il 23 maggio e il 19 luglio sono le pagine più buie della storia di Palermo, ma segnano allo stesso tempo il risveglio della società civile che davanti a tanta barbarie inizia ad alzare la testa. Il 23 maggio è ormai da anni diventata la data simbolo della lotta alla mafia, per ricordare e rinnovare l'impegno per la legalità.
La pandemia ci ha fatto capire ancor più chiaramente che una società è in grado di affrontare le avversità solo se ciascuno di noi si sente responsabile e non rimane in silenzio".

Secondo intervento:
"Inclusione e dispersione scolastica al tempo del Covid
L’indagine condotta da IPSOS ha analizzato opinioni, stati d’animo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni ai tempi del coronavirus. Dai dati raccolti, si stima infatti che circa “34mila studenti delle scuole superiori, a causa delle assenze prolungate, rischiano di alimentare il fenomeno dell'abbandono scolastico”. Il 28% degli intervistati afferma che dall'ultimo lockdown c'è almeno un proprio compagno di classe che ha smesso completamente di frequentare le lezioni. Il 7% afferma che i compagni di scuola “dispersi” a partire dal lockdown sono tre o più di tre. Il 35% ritiene che la propria preparazione scolastica sia peggiorata. Quello passato è stato un “anno sprecato” per il 46% degli adolescenti. Stanchezza, incertezza e preoccupazione sono i principali stati d'animo che ragazze e ragazzi hanno dichiarato di vivere in questo periodo. Secondo l'ultimo rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile (Bes), il livello di istruzione e di competenze che i giovani riescono a raggiungere dipende ancora in larga misura dall’estrazione sociale, dal contesto socio-economico e dal territorio in cui si vive, e la pandemia ha aumentato le disuguaglianze.
Il divario con l'Europa sull’istruzione continua ad ampliarsi: nel secondo trimestre 2020 sale al 24% la quota di giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano (NEET), aumento più accentuato rispetto al resto d'Europa (più 6 punti percentuali nel secondo trimestre del 2010, più 10 punti nel 2020). Gli adolescenti sono quasi spariti nel dibattito pubblico, così come nelle agende della politica. Serve un piano chiaro e condiviso per la nostra scuola, strategie e progetti per garantire il diritto costituzionale allo studio, valorizzando la nostra comunità educative".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:51
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