Question Time, chiarimenti sulle risorse dal governo per i Comuni
L'assessore Davide Conte ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sulle risorse dal governo per i Comuni della Città metropolitana.Domanda del consigliere E...
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L'assessore Davide Conte ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sulle risorse dal governo per i Comuni della Città metropolitana.
Domanda del consigliere Errani
"Visti gli articoli di stampa che riguardano i fondi previsti dal Decreto rilancio del Governo per i Comuni e le Province, e considerando la richiesta di maggiori risorse da parte dei Sindaci delle Città metropolitane per evitare il lockdown degli Enti locali. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta: ad esprimere una valutazione politica sulle difficoltà a garantire i servizi essenziali e gli investimenti per i cittadini, e per sostenere i Comuni nella fase di ripresa economica e sociale, valutando anche una maggiore flessibilità e semplificazione".
Risposta dell'assessore Conte
"Ieri è stato un risultato importante per la politica del nostro paese perché, finalmente, a livello nazionale e governativo è stato riconosciuto il ruolo dei Comuni. Tutti presi dall'emergenza sanitaria e da quella economica si è rischiato di trascurare l'emergenza sociale, che ricade sui Comuni. E con emergenza sociale non faccio solo riferimento alle politiche sociali o con una visione più allargata educative, culturali e eco sostenibili nella mobilità, faccio proprio riferimento al tessuto sociale, di cui i Comuni sono responsabili. Tessuto sociale, o se vogliamo possiamo chiamarlo capitale sociale, senza il quale non c'è sviluppo economico e non c'è sicurezza sanitaria, perché è quello che tiene compatte le nostre comunità, quell'elemento di fiducia che ci ha tenuto responsabilmente chiusi durante il lockdown, prendendosi ognuno la propria responsabilità. Un tessuto sociale di cui i Comuni sono responsabili e che con le loro politiche sostengono. Quello che è successo ieri è stato un risultato importante, perché finalmente il governo ha accolto e capito le istanze dei sindaci e ancora più importante e significativo di fronte alla deriva di centralismo che negli ultimi anni ha un po' caratterizzato o rischiato di caratterizzare la politica nazionale. Quello che è importante sottolineare, però, è questo: noi sappiamo che nei primi due mesi di crisi, le mancate entrate dei Comuni sono state quasi di 3 miliardi. Il raddoppio di risorse permette di coprire queste mancate entrate in prospettiva e di andare incontro alle esigenze dei Comuni. Quello su cui non bisogna abbassare la guardia per le istituzioni locali è il fatto che non basta coprire le mancate entrate: occorre garantire risorse per la sicurezza e per lo sviluppo. Questi altri due tasselli sono importanti e rappresentano per gli enti locali spese crescenti, perché un conto è coprire le mancate entrate per garantire l'equilibrio di bilancio in una fase che non era di crisi, un conto è recuperare le risorse necessarie per la sicurezza in un momento di crisi, che sono aumentate per la gestione del verde pubblico, dell'estate, della cultura, della sicurezza, della mobilità. Ancora più importanti sono le risorse da mettere in gioco per il rilancio dello sviluppo, che ci impone anche di ripensare le nostre politiche.
Questi sono gli elementi da tenere presenti nelle valutazioni sul decreto, che finalmente è arrivato e finalmente da ieri ha preso la dimensione di cui necessitano i Comuni, perché effettivamente tutti i Comuni - dal mezzo miliardo dichiarato da Sala, i 150 milioni di buco dichiarato da Nardella, il rischio di default denunciato da Appendino -, evidenziavano che tutto il sistema degli enti locali stava saltando.
Noi comunque abbiamo, come Comune di Bologna, un bilancio in equilibrio e questo ci permette di essere sereni e allo stesso tempo felici per la scelta che ha fatto il governo, che è costata mesi di fatica e di battaglie, però ricordo che, visto l'esempio dei buoni spesa, è evidente che non basta mettere dei soldi da parte del governo, perché i soldi che ha messo per noi, che sono stati 2 milioni e 65 mila euro, noi li abbiamo dovuti quasi raddoppiare. E come ha confermato anche il collega Barigazzi per il sociale, è evidente la necessità di rafforzare il sistema di welfare, si veda il caso di Case Zanardi. Dobbiamo guardare non soltanto alla copertura dei costi, ma a quali sono i bisogni del futuro e a come dare risposte politiche a essi. Bene, quindi, l'efficienza e la quadratura dei conti per garantire i preventivi per i quali ci siamo impegnati come Amministrazione locale, ben vengano queste risorse, ma abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per quanto riguarda lo sviluppo e l'innovazione del territorio e su questo occorre lavorare sia in termini di efficienza, quadratura dei conti, che di efficacia, cioè di innovazione delle politiche, perché è così cambiato il contesto delle fragilità e delle aspirazioni dei cittadini che occorre aggiungere un tassello ulteriore sia a livello di bilancio che di visione. Abbiamo massimizzato le risorse sugli investimenti, evidenziando un respiro non solo come tradizionalmente abbiamo sui servizi, ma anche sugli investimenti e, unici a livello nazionale tra i Comuni, abbiamo previsto sconti fiscali significativi quale quello della Tari annunciato alcune settimane fa, che prenderà forma a breve con una delibera ad hoc. Questo è importante per ragionare su due leve: l'efficienza e l'efficacia dei conti e la riduzione delle tasse, che è uno degli obiettivi e che può essere la strada vincente".
Domanda del consigliere Errani
"Visti gli articoli di stampa che riguardano i fondi previsti dal Decreto rilancio del Governo per i Comuni e le Province, e considerando la richiesta di maggiori risorse da parte dei Sindaci delle Città metropolitane per evitare il lockdown degli Enti locali. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta: ad esprimere una valutazione politica sulle difficoltà a garantire i servizi essenziali e gli investimenti per i cittadini, e per sostenere i Comuni nella fase di ripresa economica e sociale, valutando anche una maggiore flessibilità e semplificazione".
Risposta dell'assessore Conte
"Ieri è stato un risultato importante per la politica del nostro paese perché, finalmente, a livello nazionale e governativo è stato riconosciuto il ruolo dei Comuni. Tutti presi dall'emergenza sanitaria e da quella economica si è rischiato di trascurare l'emergenza sociale, che ricade sui Comuni. E con emergenza sociale non faccio solo riferimento alle politiche sociali o con una visione più allargata educative, culturali e eco sostenibili nella mobilità, faccio proprio riferimento al tessuto sociale, di cui i Comuni sono responsabili. Tessuto sociale, o se vogliamo possiamo chiamarlo capitale sociale, senza il quale non c'è sviluppo economico e non c'è sicurezza sanitaria, perché è quello che tiene compatte le nostre comunità, quell'elemento di fiducia che ci ha tenuto responsabilmente chiusi durante il lockdown, prendendosi ognuno la propria responsabilità. Un tessuto sociale di cui i Comuni sono responsabili e che con le loro politiche sostengono. Quello che è successo ieri è stato un risultato importante, perché finalmente il governo ha accolto e capito le istanze dei sindaci e ancora più importante e significativo di fronte alla deriva di centralismo che negli ultimi anni ha un po' caratterizzato o rischiato di caratterizzare la politica nazionale. Quello che è importante sottolineare, però, è questo: noi sappiamo che nei primi due mesi di crisi, le mancate entrate dei Comuni sono state quasi di 3 miliardi. Il raddoppio di risorse permette di coprire queste mancate entrate in prospettiva e di andare incontro alle esigenze dei Comuni. Quello su cui non bisogna abbassare la guardia per le istituzioni locali è il fatto che non basta coprire le mancate entrate: occorre garantire risorse per la sicurezza e per lo sviluppo. Questi altri due tasselli sono importanti e rappresentano per gli enti locali spese crescenti, perché un conto è coprire le mancate entrate per garantire l'equilibrio di bilancio in una fase che non era di crisi, un conto è recuperare le risorse necessarie per la sicurezza in un momento di crisi, che sono aumentate per la gestione del verde pubblico, dell'estate, della cultura, della sicurezza, della mobilità. Ancora più importanti sono le risorse da mettere in gioco per il rilancio dello sviluppo, che ci impone anche di ripensare le nostre politiche.
Questi sono gli elementi da tenere presenti nelle valutazioni sul decreto, che finalmente è arrivato e finalmente da ieri ha preso la dimensione di cui necessitano i Comuni, perché effettivamente tutti i Comuni - dal mezzo miliardo dichiarato da Sala, i 150 milioni di buco dichiarato da Nardella, il rischio di default denunciato da Appendino -, evidenziavano che tutto il sistema degli enti locali stava saltando.
Noi comunque abbiamo, come Comune di Bologna, un bilancio in equilibrio e questo ci permette di essere sereni e allo stesso tempo felici per la scelta che ha fatto il governo, che è costata mesi di fatica e di battaglie, però ricordo che, visto l'esempio dei buoni spesa, è evidente che non basta mettere dei soldi da parte del governo, perché i soldi che ha messo per noi, che sono stati 2 milioni e 65 mila euro, noi li abbiamo dovuti quasi raddoppiare. E come ha confermato anche il collega Barigazzi per il sociale, è evidente la necessità di rafforzare il sistema di welfare, si veda il caso di Case Zanardi. Dobbiamo guardare non soltanto alla copertura dei costi, ma a quali sono i bisogni del futuro e a come dare risposte politiche a essi. Bene, quindi, l'efficienza e la quadratura dei conti per garantire i preventivi per i quali ci siamo impegnati come Amministrazione locale, ben vengano queste risorse, ma abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per quanto riguarda lo sviluppo e l'innovazione del territorio e su questo occorre lavorare sia in termini di efficienza, quadratura dei conti, che di efficacia, cioè di innovazione delle politiche, perché è così cambiato il contesto delle fragilità e delle aspirazioni dei cittadini che occorre aggiungere un tassello ulteriore sia a livello di bilancio che di visione. Abbiamo massimizzato le risorse sugli investimenti, evidenziando un respiro non solo come tradizionalmente abbiamo sui servizi, ma anche sugli investimenti e, unici a livello nazionale tra i Comuni, abbiamo previsto sconti fiscali significativi quale quello della Tari annunciato alcune settimane fa, che prenderà forma a breve con una delibera ad hoc. Questo è importante per ragionare su due leve: l'efficienza e l'efficacia dei conti e la riduzione delle tasse, che è uno degli obiettivi e che può essere la strada vincente".