Question Time, chiarimenti sullo sforamento delle polveri sottili
L'assessora Valentina Orioli ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sullo sforamento delle polveri sottili. La risposta è stata letta in aula dall'assessora Susanna Zaccaria.Domanda della...
Data:
:
L'assessora Valentina Orioli ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sullo sforamento delle polveri sottili. La risposta è stata letta in aula dall'assessora Susanna Zaccaria.
Domanda della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al problema delle polveri sottili nella nostra città che segnalano come nei primi 32 giorni del 2020 per 16 volte vi siano stati sforamenti del limite giornaliero delle polveri sottili e 17 sforamenti del particolato; visto l'ultimo appello lanciato in proposito da Fridays For Future con il Flash Mob del 7 febbraio. Pone la seguente domanda d’attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione quali azioni intenda mettere in atto per affrontare decisamente il problema".
Risposta dell'assessora Orioli letta dall'assessora Zaccaria
"Gentilissima consigliera Clancy,
i superamenti del valore limite del PM10 registrati in questi giorni riguardano quasi tutte le province regionali e del bacino padano. E’ evidente, come è accaduto regolarmente in passato, come la problematica dell’inquinamento atmosferico non sia riconducibile soltanto ad un contesto circoscritto al territorio comunale di Bologna. Le caratteristiche meteo-climatiche e morfologiche del territorio, incidono infatti pesantemente sui meccanismi di trasporto orizzontale, rimescolamento verticale, rimozione per deposizione e trasformazione degli inquinanti in atmosfera, e di conseguenza sui valori di concentrazione degli inquinanti misurati presso le stazioni di monitoraggio della rete Arpae.
Queste considerazioni sottolineano l’importanza di un approccio integrato per ottenere risultati importanti e la necessità di una strategia d’intervento coordinata tra le Regioni coinvolte anzi, considerata l’entità della problematica, sarebbe auspicabile una regia a livello nazionale, fermo restando il ruolo strategico svolto dagli enti locali nell’attuazione delle specifiche misure.
Da questo punto di vista il Patto per il Clima, che è una delle priorità della nuova Giunta regionale, è uno strumento importantissimo perché permetterà di definire e condividere le più opportune strategie per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità condivisi dalla comunità internazionale, sintetizzabili nella neutralità carbonica (zero emissioni) al 2050.
Il Patto per il Clima servirà ad integrare e rendere più efficaci le principali azioni adottate fino ad oggi per migliorare la qualità dell’aria, che sono: adozione del PAIR 2020 (Piano Aria Integrato Regionale); accordo di bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria del 09/06/2017; adesione al progetto europeo prepAIR (Po Regions Engaged to Policies of Air) che mira a realizzare azioni nel bacino padano e in Slovenia, al fine di migliorare la qualità dell'aria nel rispetto della normativa europea e nazionale; protocollo “Aria Pulita” di Torino del 04/06/2019, firmato da sei Ministeri (Ambiente, Economia, Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Politiche agricole, Salute) con l’obiettivo di dare il via al Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria.
La misura strutturale di riferimento è il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR), lo strumento di pianificazione che ha recepito le politiche comunitarie e nazionali in materia di qualità dell’aria ed ha individuato interventi mirati e definiti nei principali ambiti emissivi (trasporti, energia, attività produttive, agricoltura, pianificazione ed uso del territorio). L’obiettivo finale è di raggiungere livelli di qualità dell’aria che non comportino conseguenze o rischi inaccettabili per la salute umana e l’ambiente, attraverso la riduzione dell’esposizione all’inquinamento.
Nei mesi scorsi è inoltre stato approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), che fa propri gli obiettivi di contenimento degli inquinanti del PAIR. Si tratta del primo strumento del genere in Italia, a livello metropolitano, con esso si vuole raggiungere l'obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni da traffico entro il 2030: questo significa che 440 mila spostamenti in auto (su un totale di 2,7 milioni di spostamenti che ogni giorno avvengono nell’area metropolitana) dovranno evolvere in spostamenti fatti su mezzi sostenibili, in particolare trasporto pubblico (+19%) e bici (+14%) e che a Bologna città il 70% degli spostamenti saranno a piedi, in bici o con il trasporto pubblico (il 60% nella città metropolitana).
Per ottenere questi risultati, il Piano si basa su un approccio fortemente integrato fra politiche urbanistiche e scelte territoriali, potenziamento dei servizi, infrastrutture di mobilità, politiche tariffarie, promozione della mobilità dolce, politiche di incentivazione e disincentivazione dei comportamenti di mobilità, nuovi servizi di smart mobility e connessione di tutti i nodi di accesso (Stazione AV, Aeroporto, caselli autostradali) con l’intera area metropolitana.
Il comune di Bologna segue l’evolversi degli scenari di qualità dell’aria ed adotta le misure di propria competenza. A tal fine sono state predisposte le apposite ordinanze di attuazione delle misure emergenziali antismog previste dal PAIR riguardanti la circolazione dei veicoli più inquinanti nei centri abitati, la regolamentazione della temperatura interna degli edifici, il divieto di accensione di alcune categorie di impianti alimentati a biomasse, solo per citare alcune delle attività più impattanti.
Da non dimenticare l’adozione delle nuove regole nella ZTL “ambientale” che, ad alcuni potranno sembrare impopolari, ma che mirano a ridurre il carico emissivo nel centro storico e respirare un’aria migliore , tra cui: diritto di un solo contrassegno per famiglia per parcheggiare gratuitamente la propria auto all’interno del settore di residenza del centro storico; revoca progressiva dei permessi per le auto più inquinanti; bonus mobilità sostenibile in caso di rinuncia o revoca senza nuova richiesta del contrassegno di accesso alla ZTL spendibile per l'acquisto di servizi di mobilità alternativa all'auto privata (TPL, bike sharing, car sharing)".