Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sullo sciopero del personale degli asili nido di lunedì 13 luglio

L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sullo sciopero del personale degli asili nido di lunedì 13 luglio.Domanda del consigl...

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L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sullo sciopero del personale degli asili nido di lunedì 13 luglio.

Domanda del consigliere Martelloni
"Visto lo sciopero del personale degli asili nido di lunedì 13 luglio che ha visto un'ampia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori; viste le preoccupazioni espresse dai sindacati in merito all'organizzazione del servizio e ai protocolli di sicurezza per la prevenzione del contagio da Covid19, non solo in relazione al servizio estivo, ma anche in vista della riapertura delle strutture a settembre; vista la richiesta di aprire da subito un'interlocuzione stringente sulle rivendicazioni alla base dello sciopero e la protesta per un'insufficiente interlocuzione con alcune rappresentanze sindacali significativamente rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori; visto che si è ancora in attesa della pubblicazione della graduatoria per le nuove ammissioni nelle strutture 0-3 anni per l'anno scolastico 2020-2021; pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere come intendano rispondere alle richieste e alle preoccupazioni dei lavoratori e delle lavoratrici e se l'Amministrazione stia procedendo alla convocazione di tavoli di confronto con le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori; per sapere se sia imminente la pubblicazione della graduatoria nidi 2020-2021 e se le nuove disposizioni avranno riflessi sul numero di posti disponibili".

Risposta dell'assessora Zaccaria
"Grazie presidente, grazie consigliere Martelloni, prendo atto delle sue valutazioni e impressioni rispetto alla pretestuosità o meno di alcune alcune richieste e considerazione. Per la mia parte io le posso dire che per l'Amministrazione è stato prioritario dare una risposta ai bambini e alle loro famiglie sebbene per un periodo breve, a fronte di una situazione di emergenza, che a mio parere è stata vista da tutto il resto del mondo, ma evidentemente non proprio da tutti. Questa risposta è stata data senza tralasciare minimamente l'aspetto della sicurezza per i lavoratori e per le famiglie. Questo lo dico partendo proprio dalle contestazioni che ci sono state mosse, - tralascio volutamente quelle che erano già state mosse negli anni precedenti, perché erano questioni contrattuali che avevano visto una prima trattativa nella prima parte dell'anno, nel pre-emergenza e che non avevano comunque trovato un accordo delle sigle, che poi hanno convocato lo sciopero - quindi mi concentro sulle rimostranze che sono state fatte rispetto alla scarsa sicurezza da un lato e aulla scarsa utilità del percorso educativo dall'altro.

Per quello che riguarda la sicurezza vi posso dire che non solo noi abbiamo applicato il protocollo regionale per la definizione del quale le sigle sindacali avevano partecipato ai tavoli regionali,ma lo abbiamo ulteriormente cambiato, inasprito al punto che ci è stato detto che è il protocollo di sicurezza più rigido che le amministrazioni hanno imposto rispetto al servizio estivo per bambini 9-36 mesi. Solo per farvi un esempio il rapporto educatori bambini stabilito nel protocollo regionale era di 1 a 5 e noi lo abbiamo trasformato in 2 a 5, cioè due educatori per ogni gruppo di cinque bambini, così come le sigle sindacali avevano richiesto in Regione, raddoppiando anche il personale collaboratore. Questi parametri danno maggiore garanzia di stabilità al gruppo, cosa che è per la sicurezza di tutti. Sono stati applicati dispositivi di protezione, per i quali personale ha ricevuto la relativa formazione, rigidi al punto che gli stessi scioperanti contestavano l'uso di parte di questi dispositivi. Quindi c'era un accusarci di creare dei focolai da un lato, ma dall'altro anche accusarci di avere utilizzato delle misure troppo protettive che non consentivano lo svolgimento del servizio.

Il personale svolge un orario tale per cui svolge incontri periodici sulla verifica dell'attività, anche con i pedagogisti, e vi posso dire dai primi incontri, per quanto il periodo sia stato breve, che invece abbiamo riscontri buoni e le reazioni dei bambini sono state positive al punto che io mi sento di dirvi che io sono molto contenta di avere attivato questo servizio, perché lo abbiamo fatto a fronte di un periodo di chiusura per il quale i più piccoli - e non c'è nessuna retorica in quello che dico - hanno patito più degli altri. Avevano bisogno di ritrovare delle figure di riferimento e l'importanza estrema nello svolgimento di questa attività a me non è sfuggita, ma non è sfuggita neanche, una volta tanto nei protocolli, perché vi ricordo che questa attività non poteva essere svolta da nessun altro se non da chi già la svolge e con i titoli già stabiliti. Quindi non potevamo chiamare cooperative, indire bandi o aprire nuovamente il bando, perché solo questo personale è stato ritenuto l'unico in grado di svolgere queste tre settimane di servizi educativi estivi, vista la delicatezza dell'attività.

Per noi è stato fondamentale dare questo servizio a 450 bambini, secondo me tutto questo ragionamento portava ad una valorizzazione della professionalità e io sono sicura che il nostro personale ne è in possesso.

L' adesione allo sciopero è stata del 35,6% anche se l'incidenza in termini di servizi è stata superiore, in quanto sono stati definiti criteri stringenti sulla possibilità di apertura che prevedevano una compresenza significativa sia di collaboratori che educatori, per evidenti ragioni di sicurezza, dei bambini, ma anche loro. Quindi abbiamo chiuso strutture in cui l'adesione magari non era altissima ma che non avrebbero comunque garantito i criteri molto rigidi che abbiamo inserito.

Le organizzazioni sindacali, tutte nella delegazione di RSU aziendale, sono state tutte coinvolte immediatamente, non appena ci sono stati i presupposti per farlo - che sono arrivate tardi, per tutti compresi noi - e mi riferisco alle le linee guida nazionali e protocolli nazionali e quindi le autorizzazioni a svolgere le attività estive per questa fascia d'età. Non ci sono arrivate osservazioni nel merito ai protocolli o all'organizzazione che come vi ho detto sono stati considerati i più rigidi, ma invece ci è arrivata una immediata dichiarazione dello stato di agitazione.

Io su questo ho già dichiarato: l'ho trovata una risposta stonata rispetto alla situazione di emergenza. L'ho già detto e lo ribadisco, se c'era un momento in cui compattarci per dare una risposta alle famiglie, secondo me era questo, per poi tornare sulle questioni non secondarie, che però sono diversi anni che vengono poste, e su cui certamente anche l'anno prossimo il confronto continuerà. Ecco io continuo a vivere questa come una situazione emergenziale, però evidentemente non tutti la vedono in questo contesto. Voi parlate con i genitori, ci ho parlato molto anche io, e ho fatto davvero fatica a spiegare le ragioni di questo sciopero a chi me le ha chieste, ho fatto fatica a spiegarle ai genitori e ho fatto fatica anche a spiegarle ad altre categorie professionali, quindi vi devo dire sinceramente che è stato qualcosa che per me ha un poi' stonato rispetto alla risposta che come città abbiamo dato invece in tanti altri ambiti.

Per quello che riguarda le riaperture, aggiungo a quello che ho già detto nella risposta precedente, che ci confronteremo certamente con le organizzazioni sindacali e con il coinvolgimento di tutto il personale per la messa appunto dell'organizzazione. Non possiamo farlo in questo momento perché stanno finendo proprio ora l'analisi sugli spazi, ma il passo successivo è quello, come ho anticipato, di concentrarci sull'organizzazione che dovrà rispettare i protocolli di sicurezza. I tempi sono molto stretti, come sapete, non dipendono sempre da noi e io su questo ribadisco che probabilmente verremo di nuovo accusati di arrivare tardi, ma la situazione che è ancora di emergenza richiede lo sforzo di tutti sotto ogni punto di vista, compreso quello di comprendere che ci sono molte variabili. L'esempio è quello che ho fatto prima in cui vi dicevo che abbiamo dovuto più volte incontrare dei dirigenti scolastici perché i presupposti cambiavano. Io credo che questa disponibilità ci debba essere nella reciproca comprensione che purtroppo nelle situazioni di emergenza dobbiamo fare con quello che c'è. Non è un atteggiamento liquidatorio, ma mi sembra invece molto pragmatico per dare delle risposte alla città.

Per quello che riguarda la graduatoria dei nidi siamo pronti, verrà pubblicata a breve. Sappiamo quanto è importante nell'organizzazione delle famiglie, quindi sappiamo che hanno assolutamente bisogno di sapere quello che sarà. La graduatoria delle scuole dell'infanzia invece è già stata pubblicata e così come per quanto è avvenuto per questa graduatoria, comunicheremo alle famiglie che eventuali provvedimenti che non fanno capo a noi potrebbero costringerci a cambiare parte dell'organizzazione".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
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