Question Time, chiarimenti sulle procedure per il tracciamento di positività al Covid-19 negli istituti scolastici
L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) e della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democrat...
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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) e della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) sulle procedure per il tracciamento di positività al Covid-19 negli istituti scolastici.
Domanda del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa, apparsi in merito all’individuazione di una positività al Covid negli istituti scolastici, da questi articoli si deduce che l’Asl non fornisca indicazioni sul da farsi né in tempi brevi né in tempi lunghi. Visto che all’inizio dell’anno scolastico, ogni caso positivo portava all’immediata quarantena di tutta la classe e l’effettuazione del tampone per i compagni ed i professori; ora invece l’indicazione dei sanitari è spesso quella di continuare ad andare a scuola in attesa del tampone. Pone la seguente domanda d’attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull’ accaduto. Per sapere dall’Amministrazione se è stata effettivamente modificata la procedura di tracciamento delle positività al covid negli istituti scolastici, in caso affermativo chiede le motivazioni di tale modifica; se è stato modificato l’iter per la gestione dei contatti e delle comunicazioni tra scuole - Asl - famiglie ed in caso affermativo chiede le motivazioni di tale modifica".
Domanda della consigliera Mazzoni
"In merito alle notizie relative al 'sistema di tracciamento' dei casi positivi di alunni/e e personale di servizi educativi e scuole di Bologna; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa della situazione attuale e sulla necessità di eventuali nuovi strumenti che favoriscano un nuovo e più rapido sistema di tracciamento e comunicazione tra scuole ed Ausl; una valutazione dell’Amministrazione sull’andamento dei dati dei contagi da Covid-19 di alunni/e e personale, dall’inizio dell’anno anno scolastico 2020/21 ad oggi".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Grazie alla consigliera Mazzoni e al consigliere De Biase per la domanda che mi consente di fare il punto, visto che è chiaro che l’attenzione è sempre alta e la preoccupazione è sempre dietro l’angolo.
Condivido le valutazioni che sono emerse dalla stampa che parlano di dati che sono comunque contenuti. Io per confermare questa valutazione vi posso portare un dato che è stato comunicato ieri pomeriggio. Ieri si è riunito il tavolo regionale per i servizi educativi 0/6, nell'ambito del quale la Regione ci ha dato l’esito del monitoraggio a livello regionale. Quindi i casi che si sono verificati tra bambini e personale dal 14 settembre all’11 novembre, in tutta la regione, sono 334 (francamente pochi), emersi nell’ambito di un tracciamento di 23.309 tamponi (questo numero non comprende i sierologici, quindi sono proprio tamponi effettuati nell’ambito dei tracciamenti di casi emersi non solo in ambito scolastico, ma anche quando il bambino e l’insegnante erano contatti stretti). Per tutti i presenti al tavolo è sembrato comunque un dato positivo perché, al di là dell’attenzione e della preoccupazione, questo dato regionale certamente ci dimostra che le misure di protezione, i dispositivi di protezione - quando usati correttamente - e le prassi introdotte in ambito scolastico ed educativo sono efficaci.
Non c’è dubbio che nel momento in cui c’è stata l’impennata dei contagi, c’è stato anche un ritardo nel tracciamento e nelle comunicazioni e questo lo abbiamo visto tutti. Il Dipartimento che per tutto il primo mese di apertura era stato ultra tempestivo ha avuto in corso, purtroppo, una difficoltà a fronte di un aumento esponenziale che ha chiaramente ritardato le comunicazione. Questo ha comportato alcune difficoltà nel momento in cui si doveva attendere la comunicazione del provvedimento da parte del Dipartimento.
Con gli strumenti che hanno a disposizione i genitori, le chat per intenderci, si scambiano in tempo reale le informazioni tra loro e anche con la scuola. I genitori che hanno sottoscritto il patto di corresponsabilità hanno l’obbligo di comunicare la positività. Rispetto a questa tempestività in tempo reale, il ritardo del Dipartimento per quel periodo ha sicuramente comportato delle situazioni di confusione e di preoccupazione legittime. Dal nostro osservatorio 0/6 quello che vi posso dire è che la situazione sta migliorando e c’è stata una nuova accelerazione nelle comunicazioni. Proprio in questi giorni, per agevolare e velocizzare la comunicazione, è stata introdotta una modalità nuova per cui può essere la scuola che, venuta a conoscenza del caso positivo, può segnalarlo direttamente al Dipartimento di sanità pubblica. Questa è un’ulteriore modalità di comunicazione che è stata appena introdotta proprio per velocizzare gli scambi. Assieme a questo possiamo dire che ci sarà un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale o pediatri di libera scelta nella gestione delle quarantene e fine quarantene, elemento che dovrebbe ulteriormente dare chiarezza alle famiglie e agevolare di più gli scambi.
Per quanto riguarda i provvedimenti di isolamento e quarantena, che tengo a ribadire possono essere presi esclusivamente in ambito sanitario e non certo da noi, non ci sono cambiamenti di prassi. Dal nostro osservatorio dello 0/6, quello che vi posso dire è che viene sempre valutato ogni caso (sia degli adulti che dei bambini), verificando l’ultimo giorno di presenza, i contatti, le altre presenze in quella circostanza e sulla base del singolo caso vengono presi i provvedimenti.
La valutazione caso per caso fa sì che, in presenza di un caso positivo, non tutto il personale venga necessariamente messo in sorveglianza sanitaria, così come non tutti i bambini o studenti vengono sottoposti a quarantena, ma dipende dalle presenze e dai contatti tracciati nelle giornate considerate rilevanti ai fini della trasmissione dal caso positivo. Questa prassi è stata introdotta sin dall’inizio ed è tuttora così, è quella che ha comportato in alcune situazioni delle difficoltà e la preoccupazione, perché in presenza di un caso positivo si era creata nelle famiglie l’aspettativa di chiusura totale o di una sezione o di tutto il servizio. Chiusura che in determinati casi non è stata ritenuta necessaria dal Dipartimento proprio perché ogni caso viene analizzato rispetto alle circostanze specifiche.
Questa valutazione che ho appena fatto, insieme a quei giorni di ritardo che a un certo punto si erano accumulati e che speriamo siano in via di superamento, hanno creato in alcuni casi delle situazioni di grandi difficoltà. Ci tengo a ribadire che abbiamo applicato puntualmente e tempestivamente tutti i provvedimenti del Dipartimento di sanità pubblica, avendo sempre ben presente la sicurezza come bene prioritario. Non abbiamo ritenuto di disporre chiusure quando non stabilito dal Dipartimento se non in via temporanea sapendo che poi il provvedimento sarebbe arrivato, quindi usando la strada della cautela. Riteniamo che tutte le procedure applicate siano efficaci per i motivi che ho cercato di dire adesso, migliorabili, come tutto, e quindi pensiamo che gli ultimi adeguamenti possano fornire la giusta chiarezza alle famiglie perché delle volte è proprio la questione di tempistica che crea il disagio. Secondo me le famiglie in questo momento vanno - oltre che fornite di strumenti veloci, rapidi e chiari - confortate e supportate. Questo purtroppo non avviene e vengono colpite da messaggi fuorvianti che contengono informazioni non veritiere. Ecco, credo che sia un momento in cui le famiglie vanno sostenute, anche perché come abbiamo potuto constatare ieri al tavolo regionale, le famiglie stanno dimostrando collaborazione e disponibilità. Si sono messe a disposizione il più possibile, quindi l’ansia va tolta. Noi abbiamo l'obbligo di fare tutto il possibile per rendere agevoli e snelle queste procedure e chi non è su questa linea rema contro e non fa il bene delle famiglie. Ovviamente siamo in continuo contatto con il Dipartimento. Condivido che il monitoraggio dei casi sia fondamentale, proprio perché sulla base di quello riusciamo a capire come agire. Credo che questa situazione sia in continua evoluzione e do la mia disponibilità per ulteriori aggiornamenti".