Question Time, chiarimenti sulle misure di prevenzione contro il coronavirus nell'aeroporto Marconi
L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle misure di prevenzione contro il coronavirus nell'aeroporto M...
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L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulle misure di prevenzione contro il coronavirus nell'aeroporto Marconi. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Virginia Gieri.
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Allarme Coronavirus, in arrivo negli aeroporti, assunti direttamente dal ministero della Salute, medici e infermieri di supporto al personale sanitario già in servizio negli scali italiani per riconoscere eventuali casi sospetti in arrivo dalla Cina. Si parte con Fiumicino e Malpensa, per poi completare l’operazione negli altri aeroporti italiani con maggiore traffico internazionale, tra cui Venezia e Verona,Napoli.
. Lo ha deciso la task force istituita dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e che si è riunita venerdì, sabato, domenica e stamattina a Roma. Presenti anche i rappresentanti delle Regioni. Al ministero si è inoltre tenuta una sessione di formazione per i nuovi medici e infermieri che potenzieranno i controlli negli aeroporti"
Il numero di casi del coronavirus cinese sale a migliaia, gli scienziati di tutto il mondo stanno cercando di accertarese può essere diffuso da soggetti asintomatici. Le stime finora definite dai ricercatori sul numero di persone che ogni infetto tende a contagiare "sono simili a quelle della Sars durante le prime fasi dell'epidemia del 2002-2003 e al nuovo ceppo dell'influenza H1N1 che ha causato la pandemia nel 2009".
Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare - anche alla luce del gruppo di coordinamento istituito presso la Regione Emilia Romagna - se si pongano in essere tutte le misure atte a fronteggiare possibili trasmissioni del virus attraverso i viaggiatori in transito dall'aeroporto Marconi e di conoscere se presso il CTSS è stato posto all'ordine del giorno l'apertura dell'ambulatorio medico presso l'Aeroporto di Bologna anche per fronteggiare possibili casi di viaggiatori infetti ed in caso di risposta affermativa gradirei conoscerne i tempi e le modalità".
La risposta dell'assessore Barigazzi letta in Aula dall'assessore Gieri
"Gentile consigliera,
riguardo l’oggetto della sua domanda le misure che in queste settimane sono state approntate dalle Istituzioni nazionali e dalla nostra Regione mi paiono serie ed efficaci.
Dalla task force regionale alle stanze attrezzate al Sant’Orsola e all’Asl le azioni sono ampiamente riportate dai giornali.
Per quanto riguarda gli ambienti aeroportuali, come lei ben sa, la competenza in situazioni come questa non è delle Aziende Sanitarie; è per questo che le riporto la nota che ho richiesto al Direttore generale dell’aeroporto e che vado a leggere:
“La informiamo che attualmente l’Aeroporto di Bologna non dispone di voli diretti da/per la Cina.
La nostra società è in contatto costante con ENAC Bologna – Ministero dei Trasporti e con il locale Ufficio di Sanità Aerea – Ministero della Salute e agisce nel rispetto da quanto previsto dal Ministero della Salute.
La società ha ricevuto dal Ministero della Salute e diffuso su tutti i monitor in aeroporto una informativa in tre lingue (italiano, inglese e cinese) rivolta ai passeggeri in ritorno da aree a rischio Coronavirus, con raccomandazioni di prevenzione e l’invito a rivolgersi al numero gratuito del Ministero 1500 per informazioni. Un’altra informativa, più dettagliata in italiano ed inglese, anch’essa prodotta dal Ministero della Salute, è affissa in prossimità degli arrivi extra-Schengen, con riferimento in particolare ai passeggeri in arrivo (con scali) dall’area di Wuhan.
In coerenza con quanto attualmente disposto dal Ministero della Salute per gli Aeroporti italiani che non hanno voli diretti con la Cina, non sono al momento previste altre azioni.
La nostra società rimane comunque costantemente aggiornata e parteciperà nei prossimi giorni ad un incontro sul tema, con ENAC Bologna, Ufficio di Sanità Aerea, Compagnie aeree e Società di Handling, per verificare l’eventualità di adottare ulteriori misure.
Eventuali casi saranno, comunque, gestiti con protocolli specifici già previsti dal Ministero della Salute.”
Infine scrive ancora il Direttore generale:
“Per ciò che riguarda l’ambulatorio in aeroporto, il cui utilizzo al momento non è previsto per gestire casi di passeggeri infetti, la sua integrazione con la presenza di un medico è in via di definizione di concerto con l’ASL con avvio nelle prossime settimane”.
Per la presenza dell’ambulatorio medico, ricordo che fin dall’inizio del mio assessorato ho richiesto e seguito la necessità della sua istituzione.
Mi pare che finalmente, dalle ultime righe della nota del Direttore generale, seppur con ritardo, anche se non dovuto alla volontà della società aeroportuale che non è mai venuta meno, siamo alle soglie del suo avvio".