Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle iscrizioni ai nidi estivi

L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulle iscrizioni ai nidi estivi. Domanda d'attualità della consigliera Clancy:"Visti gli articoli di s...

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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica) sulle iscrizioni ai nidi estivi. 

Domanda d'attualità della consigliera Clancy:

"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all'apertura dei centri estivi per bambini e ragazzi entro il mese di giugno nella cosiddetta fase 2.
Premesso che il Comune di Bologna offre la possibilità ai genitori dei bambini frequentanti i nidi d'infanzia a.e. 2019/2020 di iscriversi ai nidi d'infanzia per il mese di luglio.
L’esplicita richiesta per usufruire di questo servizio nel mese di luglio 2020 doveva essere presentata collegandosi al portale Scuole online nel periodo dal 6 al 21 aprile 2020.
Sembra che le richieste siano pari al 39% rispetto alla piena capienza dei nidi.
Ci sarà un impatto pedagogico di un certo rilievo per i bambini che hanno avuto uno stop relativo alla frequenza da febbraio a luglio, e probabilmente sarà necessario avviare una sorta di reinserimento dei bambini per sole 3 settimane di luglio.
Pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema. Per sapere dall'Amministrazione: cosa pensa di fare con il servizio estivo nido di cui sono già state accolte le iscrizioni; con quali modalità pensa di attivare questo servizio mettendo in sicurezza bambini ed educatori; se abbia già individuato le strutture che ospiteranno tale servizio.
Da ultimo chiede se l’Amministrazione abbia valutato come la riapertura dei nidi estivi possa incidere psicologicamente sui bambini e se abbia qualche progetto in merito".

Risposta dell'assessora Zaccaria:

"Grazie consigliera Clancy, questo è un tema completamente diverso da quanto abbiamo detto finora perché per lo 0-3 la questione si complica molto. Ha ragione, noi abbiamo raccolto le iscrizioni al servizio estivo per i nidi, il cui svolgimento dovrebbe essere in programma dal 1° al 21 luglio, e le abbiamo raccolte in un momento in cui la prospettiva di durata dell’emergenza ancora non era per niente chiara, ancora meno di oggi. Nella lettera inviata alle famiglie abbiamo ovviamente precisato che stavamo chiedendo le iscrizioni per farci trovare pronti, anche in questo caso, ma che l’attivazione del servizio sarebbe stata subordinata agli sviluppi dell’emergenza. Lei sa benissimo che durante il mese di luglio, infatti, il servizio di nido viene riorganizzato in funzione delle iscrizioni settimanali, dei plessi aperti e delle presenze del personale che in quel periodo normalmente chiede le ferie. Rispetto agli anni passati quest’anno il programma non prevede più gli accorpamenti, ma l’apertura di tutti i plessi, esclusi quelli interessati da lavori di manutenzione.
Alla luce di quanto sta succedendo, l’attivazione del servizio è subordinata all'arrivo dell’autorizzazione, sentiamo parlare di riapertura solo a livello sperimentale, che potrebbe voler dire, solo per alcuni gruppi, non lo sappiamo. Per i nidi abbiamo sentito ancora meno indicazioni rispetto a quello che ho detto finora rispetto ai centri estivi.
Nel frattempo stiamo facendo riflessioni e approfondimenti sul piano organizzativo e più strettamente pedagogico e sul tema di come accogliere i bambini dopo la sospensione. Questo tema sarà oggetto di una formazione specifica e di una adeguata preparazione.
Se dovesse essere disposta l’apertura dei nidi per il mese di luglio, penso che ci siano le condizioni favorevoli. Come dicevo, l’idea era proprio quella di una organizzazione sulla base del personale disponibile e presenza di tutte le strutture, sono condizioni favorevoli, ma non è questo che ci preoccupa, quanto invece coniugare i bisogni di socialità e movimento dei bambini con i bisogni di sicurezza e protezione. Ovviamente trattandosi di bambini così piccoli, le modalità sono più complicate.
Bisogna necessariamente privilegiare attività ed esperienze di gioco all'aperto, però sappiamo tutti dove abitiamo e che caldo ci può essere all'aperto in determinati periodi, quindi vanno considerati spazi con zone d’ombra e protezione dal possibile mal tempo. Bisogna privilegiare poi la stabilità dei gruppi di riferimento, questa è una indicazione che abbiamo seguito anche per i centri estivi, cosa che trovo molto opportuna, perché ci mette al riparo da eventuali contagi; il gruppo ristretto, che sia sempre quello, consente una immediata individuazione dei rapporti sociali che sono avvenuti, quindi permette il contenimento. L’obiettivo è che ogni bambino possa ritrovare il legame sociale con i pari, ma anche la relazione con l’adulto con delle modalità che necessariamente prevedono un accudimento.
I progetti di attività a distanza che in questo periodo ci sono stati hanno ovviamente un valore completamente diverso parlando di bambine e bambini così piccoli, non sono sufficienti, è stato fatto molto per salvaguardare il legame educativo, ma il contatto è cosa completamente diversa, soprattutto in quella fascia d’età.
Sarà dunque necessario prevedere anche una fase preliminare che favorisca l’accoglimento dei bambini, non possiamo prescindere da un periodo di re-ambientamento in compresenza con un genitore o altro adulto accompagnatore per dare modo ai bambini, rispettando i loro tempi, di ristabilire il legame con educatori e collaboratori, ritrovare spazi e modalità di cui si è persa completamente la quotidianità.
A questo proposito penso siano molto importanti i progetti a cui stiamo lavorando per l’utilizzo dei giardini dei nidi e degli altri servizi educativi come ambienti educativi in cui i bambini, pian piano, accompagnati dagli adulti, possano ritrovare tutti quegli elementi del loro percorso di crescita che purtroppo è stato interrotto così bruscamente. Una fase di transizione e di passaggio pensiamo sia fondamentale, se potesse essere fatta questa estate si arriverebbe in diverse condizioni a una riapertura anche nel mese di settembre. Se parlo spesso di cautele e di prudenza, per questa fascia d’età le raddoppio. Credo sia davvero molto importante la definizione di norme sanitarie compatibili con questa fascia d’età.
Infine, pensiamo sia molto importante offrire anche agli adulti degli spazi di incontro e ascolto per riprendere il dialogo tra operatori e famiglia, perché questo connota l’esperienza dei servizi all'infanzia. Anche gli adulti devono essere necessariamente coinvolti in tutto questo percorso di recupero, con una particolare attenzione agli aspetti emozionali; ci vuole una rielaborazione di quello che è capitato per un recupero. Se per la ripresa delle attività estive ci sono accortezze, che in qualche modo possono essere di vario tipo per fasce d’età diverse, ma sono meno preoccupata, per questa fascia d’età stiamo cercando di porre attenzione anche a tutti questi aspetti, perché pensiamo siano imprescindibili. Il personale sarà ovviamente coinvolto nel percorso di cui parlavo, in occasioni di riflessione formativa con l’impiego di formatori e coordinatori pedagogici. Un percorso che cercheremo di fare tutti insieme se queste attività verranno autorizzate".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
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