Question Time, chiarimenti sulla Fase 2 e la ripartenza del settore culturale
L'assessore alla cultura e promozione della città Matteo Lepore ha risposto oggi alla domanda di attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione Civica) sulla ripartenza del settore culturale.
La domanda della consigliera Clancy
Visti gli articoli di stampa apparsi in merito ai piani per la ripartenza del settore culturale annunciati dalla giunta regionale.
Considerato che il settore della cultura degli operatori e delle operatrici della cultura è stato fra quelli più duramente colpiti dall’emergenza Covid19 e rischia di esserlo anche nelle prossime “fasi”.
Pone la seguente domanda di attualità
Per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema.
Per sapere dall’Amministrazione quali azioni intenda intraprendere per sostenere il mondo della cultura e le sue lavoratrici e i suoi lavoratori.
La risposta dell'assessore Lepore
Ieri in commissione ho sottolineato due priorità: da un lato il tema della tutela e della promozione della dignità del lavoro e dall'altro della sicurezza dei luoghi. Questi sono i primi due elementi sui quali dovremo lavorare insieme, fare si che la dignità del lavoro, che già prima dell'emergenza non era riconosciuta in ambito culturale nel nostro Paese, venga attraverso queste prime misure e le prossime che saranno assunte dal Governo, tutelata. Dall'altro il Tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro che ha individuato la filiera della cultura come una delle filiere da avviare prioritariamente, che avrà il compito di definire a livello tecnico, con le associazioni di categoria, i sindacati e gli esperti del settore i protocolli di sicurezza per avviare le attività culturali nei luoghi all'aperto e al chiuso.
Saranno poi proposte che insieme alla Regione avanzeremo al Governo e sarà poi ovviamente il Governo a decidere i tempi e i modi della ripartenza insieme alle istituzioni sanitarie. Noi vogliamo lavorare da subito però con una task force comunale che abbiamo organizzato, stiamo avviano un tavolo con gli operatori culturali, sia quelli che hanno avviato delle petizioni proponendocele, sia i convenzionati e su questo pensiamo che prima si definiscono i protocolli di sicurezza per l'apertura dei luoghi, prima la cultura ripartirà
Oggi siamo, di fatto fermi, perché non abbiamo le risorse per far fronte alle convenzioni con gli operatori culturali e con i musei, con i teatri e con le biblioteche, quindi anche rispetto all'attivazione dei servizi pubblici locali. E' chiaro che questa limitazione dei Comuni rientra nella complessiva istanza che i sindaci stanno ponendo al Governo. Ieri c'è stato un comunicato molto duro dei sindaci delle città metropolitane nei confronti del Governo rispetto al fatto che è ora di dare ai sindaci non solo potere, ma anche risorse per potere affrontare quelle che sono le emergenze della città. La mobilità pubblica i temi della sanificazione, la ripartenza dell'economia e io dico anche la ripartenza della cultura.
Quindi ottenere al più presto dal Governo un riconoscimento delle proposte che faremo. Riuscire a fare l'estate nei Quartieri e nelle attività di caseggiato, come un impegno forte dei nostri operatori culturali e di conseguenza un lavoro anche con l'assessore al Bilancio, il Sindaco e tutta la Giunta per ottenere che le risorse che in questo momento mancano all'Amministrazione siano risorse recuperabili. Da questo punto di vista ho proposto un patto agli operatori culturali: recuperare queste risorse per sostenere il loro lavoro, per salvaguardare le imprese e farle attraversare questo 2020 così impegnativo, ma allo stesso tempo chiedere a loro di mettersi in discussione mettendosi a servizio della comunità. Quindi non festival, non grandi eventi, ma progetti culturali che tornino a portare nella comunità il grande valore che la cultura deve avere, in particolare in una città come Bologna.
Aggiungo da questo punto di vista quanto sia importante e ancora poco discusso tra noi il ruolo dell'Università, noi stiamo dialogando con l'ateneo e quando si parla di cultura non si può ignorare il comparto universitario e tutti i lavoratori dell'Università, dai tecnici ai docenti e agli studenti. Dobbiamo far si che l'Università possa ripartire, che possa avere immatricolazioni e che possa svolgere al meglio le proprie attività. Anche su questo fronte vi garantisco c'è un lavoro che abbiamo avviato e che sicuramente deve vederci tutti molto attenti, perché l'Università è una delle aziende più importanti, sia in termini occupazionali, sia in termini di ricaduta economica sul nostro territorio.
Mai come oggi la conoscenza, la cultura e la creatività hanno bisogno di essere supportati da tutti noi. Quindi chiedo a maggioranza e opposizione e mi fa piacere che la consigliera Clancy abbia riportato al Question Time questo tema, di lavorare insieme facendo squadra, perché abbiamo bisogno - quando diciamo che nessuno deve rimanere indietro - di non ignorare quei settori che già avevano criticità prima dell'emergenza e sicuramente la cultura è uno di quei settori. Nei prossimi giorni si faranno diverse iniziative, stiamo anche pensando ad un 1° maggio insieme ai sindacati e alle attività culturali della città per porre nuovamente questo tema. Vi ringrazio".