Question Time, chiarimenti sulla riapertura delle scuole a settembre
L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulla riapertura delle scuole a settembre. ...
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L'assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulla riapertura delle scuole a settembre.
Domanda della consigliera Mazzoni
"In merito alle notizie di stampa che riguardano l’apertura dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa rispetto a eventuali aggiornamenti sulla riapertura in sicurezza e in presenza degli alunni, di ogni età, nelle scuole. Se sono previste conferenze di servizio e quali collaborazioni sono state messe in atto".
Domanda della consigliera Clancy
"Considerate le notizie relative alle difficoltà organizzative in vista della riapertura delle scuole a settembre, difficoltà che coinvolgono anche le strutture comunali dell'infanzia; viste le preoccupazioni espresse dalle famiglie e dal personale scolastico; pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere come stia procedendo l'Amministrazione in relazione alla riorganizzazione delle attività scolastiche".
Risposta dell'assessora Zaccaria
"Grazie alle consigliere Clancy e Mazzoni, i problemi organizzativi sono naturalmente tantissimi e noi stiamo lavorando su tutti, partecipiamo settimanalmente ad un confronto con tutti gli assessori della Regione, con l'Ufficio scolastico regionale al tavolo organizzato dall'assessora Salomoni che però si occupa di scuola e quindi dalla primaria in avanti mentre l'assessora Schlein si occupa essenzialmente degli stessi temi per la fascia zero-sei, quindi noi continuamente confrontiamo tutte le ipotesi e le valutazioni che stiamo facendo a quelle del territorio, questo lo dico perché è evidente che non ci sono ad oggi delle risposte che io vi posso dare su nessuno dei temi che avete sollevato, dai trasporti, all'edilizia, alle questioni sanitarie, sono tutte una più importante dell'altra e necessarie e devono essere adeguatamente approfondite perché l'obiettivo è quello che ha detto giustamente la consigliera Mazzoni cioè quello di mettere insieme gli aspetti sanitari con una scuola che però deve essere in presenza, questo è l'obiettivo che tutte e tutti abbiamo. Provo a fare un po' di ordine per darvi qualche aggiornamento su come stiamo procedendo oltre a quello che vi ho già detto. La precisazione è ovviamente che questi temi coinvolgono quasi la totalità della Giunta perché ognuno di questi aspetti riguarda un diverso assessorato, io sono delegata dal Sindaco ai tavoli ma naturalmente c'è il coinvolgimento non solo mio ma di tutti i colleghi, ognuno per i propri temi.
Il tema della necessità di rispettare il distanziamento, come misura di contrasto al contagio, si pone per le scuole del primo e secondo ciclo, quindi dalla primaria in avanti, quindi per tutte queste scuole si pongono temi quali il layout delle aule con distribuzione dei banchi nel rispetto del distanziamento, quindi di spazi sufficienti ad ospitare studenti e studentesse in sicurezza. Per le scuole superiori poi si pone anche un problema di accessibilità, stante la numerosità degli alunni nei singoli plessi, anche superiori a mille e quindi non stupisce anche l'analisi che è emersa anche con le dichiarazioni già fatte dal consigliere delegato della Città metropolitana Daniele Ruscigno che ha già evidenziato la necessità di ricorrere a spazi alternativi.
Rispetto alle scuole superiori, per le scuole del primo ciclo (primarie e secondarie di primo grado) il numero maggiore di plessi, ciascuno dei quali dotato di spazi aggiuntivi (laboratori, aule speciali anche molto grandi come auditorium e refettori) rende meno gravoso il problema degli spazi. Le classi meno numerose, inoltre, rendono meno frequente la necessità di arrivare alla divisione.
Come sapete, è in corso un’analisi molto ampia, che terminerà proprio in questi giorni e i cui risultati porteremo anche in commissione, che si svolge mediante incontri serrati con i dirigenti scolastici e loro RSPP, e da questa analisi sta emergendo la necessità di un mix di soluzioni, anche perché in queste settimane si sono evolute anche le interpretazioni e alcune osservazioni abbiamo dovuto anche ripeterle, in ogni caso tutti i dirigenti scolastici con i loro RSPP sono stati incontrati singolarmente, anche più volte e sono state fatte le analisi per ciascun edificio e queste analisi così specifiche ma assolutamente necessarie hanno portato a un mix di soluzioni, nel senso che in alcuni casi c'è la possibilità di recuperare gli spazi anche nella stessa scuola, ad esempio aule più grandi, che possono consentire di ospitare il numero di alunni di una stessa classe evitando altre soluzioni come lo sdoppiamento, che rappresentano l'ultima soluzione, ma davvero in pochi casi, anche perché rende necessario implementare l'organico. Sapete benissimo che l'organico non è però una nostra competenza anche se sappiamo, dal momento che partecipiamo ai tavoli regionali, che è in corso la formalizzazione del fabbisogno e di questo aspettiamo di avere notizie al più presto. Questo riguarda naturalmente tutti quei casi in cui dovranno essere sdoppiate delle classi. Allo stato dell'arte sono molte le situazioni hanno che hanno già trovato una soluzione positiva, alcune di queste richiedono interventi edilizi, ad esempio per eliminare tramezzi e ricavare ambienti più grandi, insomma in queste settimane abbiamo lavorato molto per arrivare a una definizione.
Caso ancora diverso è quello dei nidi e della scuola d'infanzia, dove si parte dal presupposto che non è possibile mantenere il distanziamento, come anche viene evidenziato chiaramente nel piano di riapertura delle scuole e nel parere del Comitato tecnico scientifico. Siamo comunque in attesa di linee giuda che noi speriamo che confermino questa interpretazione attualmente condivisa che non è possibile mantenere il distanziamento, quindi non è possibile pensare all'organizzazione di spazi fuori da aree sonno e pasti, perché lì invece deve essere mantenuta perché lì i bambini stanno fermi e quindi è possibile farlo, ma fuori da questi ambiti non è pensabile un'organizzazione che si basi, come misura di prudenza, sul distanziamento che non può essere mantenuto e questo è stato chiaramente evidenziato nei piani di riapertura delle scuole e nel parere del Comitato tecnico scientifico, e quindi noi speriamo che non ci siano contraddizioni dell'ultima ora perché questo ci consente di intervenire sulle misure organizzative e sulla stabilità dei gruppi, per questo noi stiamo facendo una valutazione degli spazi e della loro funzionalità rispetto al principio della stabilità del gruppo e delle relazioni con gli adulti di riferimento. Devo dire che anche in relazione alle indicazioni che sono arrivate dal Comitato tecnico scientifico gli spazi rispondono già in base alle norme vigenti a parametri più ampi degli altri ordini di scuola, quindi il problema si pone un po' meno. Le valutazioni che però stiamo facendo, ci tengo molto a ribadirlo, sono condivise fra enti ma a livello ministeriale si sta lavorando, e questo comporta per noi un lavoro maggiore in termini di riorganizzazione che dovrà essere condivisa col personale e di dispositivi di protezione che non riguarderanno naturalmente più direttamente i bambini ma maggiormente il personale a differenza di quello che accade nelle scuole di ordine superiore dove naturalmente anche gli studenti più grandi possono indossare la mascherina, quindi io tengo a sottolineare queste diversità nell'approccio ai problemi nei diversi ordini di scuole. Lo zero-sei ha un suo tavolo nel quale vengono lavorate, dal punto di vista tecnico e politico, tutte queste tematiche, in questo senso, forse, il problema degli spazi, come dicevo prima si pone in maniera in maniera meno incisiva che negli altri ordini. Il 22 luglio porteremo in commissione un'analisi molto dettagliata di tutti gli ordini compresi nidi e scuole dell'infanzia. Per la parte organizzativa invece la risposta necessariamente arriverà più avanti anche in conformità con quelle linee guida che sappiamo arriveranno e che speriamo non sconvolgano più di tanto le valutazioni che abbiamo fatto fino ad adesso, sopratutto per farci trovare pronti".