Question Time, chiarimenti sulla riapertura dei centri e delle attività ricreative per anziani
L'assessore Marco Lombardo ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) sulle modalità di riapertura dei centri e delle attività ricreative per anziani Domanda della consigliera M...
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L'assessore Marco Lombardo ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) sulle modalità di riapertura dei centri e delle attività ricreative per anziani
Domanda della consigliera Montera
"In riferimento ai vari articoli di stampa di questi giorni sulla riapertura delle discoteche e delle attività sociali e ricreative rivolte alla popolazione anziana, leggiamo lappello accorato di ieri del presidente dell’Arci Benassi Simone Canè affinchè anche le “balere” dei centri sociali possano riaprire come riaprono le discoteche dell’Emilia Romagna.
Chiedo al Sindaco e alla Giunta cosa pensano di questa scelta e quali azioni possono mettere in campo per riaprire in sicurezza anche luoghi di aggregazione così importanti per i cittadini e le cittadine e che costituiscono, soprattutto per la popolazione più anziana, un vero e proprio 'toccasana' contro l'inattività e l'isolamento".
Risposta dell'assessore Lombardo
"Ringrazio molto la consigliera Montera per la sua domanda. Cerco di articolare la mia risposta partendo proprio dall'ultima considerazione che lei faceva, sul tema dell’active ageing, collegandomi anche a una discussione che prima faceva la consigliera Palumbo rispetto al tema della fiducia. Come ho già avuto modo di dire anche nella scorsa udienza conoscitiva, la ripresa delle attività non significa la ripresa né dell'economia né delle relazioni sociali. Lo sanno benissimo i ristoratori, lo sanno benissimo i commercianti, alcune imprese del territorio, ma lo sanno anche i centri anziani dove la paura per quello che è successo, sapendo anche il numero di decessi che purtroppo hanno riguardato molti anziani, determina una situazione di preoccupazione maggiore come è comprensibile. È per questo che noi abbiamo sempre lavorato sui temi della sicurezza, come voi sapete, attraverso i tavoli metropolitani sulla sicurezza e all'interno di questi tavoli metropolitani ce n’era proprio uno che riguardava il terzo settore, che riguardava proprio i centri ricreativi, proprio per garantire nelle condizioni di più ampia sicurezza possibile che si possano riattivare le attività, non solo perché sono attività che fanno bene dal punto di vista fisico, ma anche perché sono attività che fanno bene al cuore, alla socialità, al ritrovare un modo di stare insieme, pur nel rispetto del distanziamento fisico e delle normative imposte per la situazione attuale.
Ho avuto modo di confrontarmi in diverse occasioni con il presidente dell’Arci Benassi e ho visto la sua intervista che trovo molto condivisibile. In effetti, perché ci dovrebbero essere dei problemi in più dal punto di vista del rischio del contagio, un aumento del rischio del contagio, nel caso delle balere rispetto alle attività delle discoteche? Non esiste un rischio specifico che riguardi questo tipo di attività. Trovo che sia coerente l'idea di riaprire le balere, i luoghi in cui si fa danza, si fanno corsi di ballo, così come trovo che la riapertura delle discoteche sia stato un segnale importante da questo punto di vista. Ho colto con favore la notizia di oggi sulla riapertura di queste attività. Penso però si debba fare anche un passo in più, perché l'ordinanza consente la riapertura delle balere all'aperto? Peso che noi dovremmo consentire anche la riapertura dei corsi di danza e dei corsi di ballo per i congiunti. Del resto non si capisce perché per i congiunti possono essere consentite diverse attività e non dovrebbe essere consentito il ballo di coppia. Credo che sia importante fare un passo in più nella direzione dell’autorizzazione ai corsi di ballo di coppia per i congiunti anche nei centri anziani che si svolgono al chiuso. Ripeto, non esistono rischi specifici rispetto alla contrazione del contagio. Questo ovviamente si deve sempre coniugare al senso di responsabilità che i fruitori di questi corsi devono avere, non c'è mascherina e distanziamento che tenga se non c'è senso di responsabilità da parte delle persone. Ma io credo che sia proprio nell'interesse delle persone anziane e in generale di quelle che usufruiscono dei corsi di ballo di farlo in condizioni di sicurezza.
Dall'altra parte c'è anche il tema che veniva citato nell'intervista, quello del gioco delle carte. Penso che non esiste solo la misura della sanificazione del mazzo di carte ogni volta che viene utilizzato, ma anche la misura dell’utilizzo dei guanti, che possono essere sanificati a seconda dell’utilizzo delle carte da gioco. Anche questo non consente a quanto mi consta, anche per interlocuzione avuta con le autorità funzionali che siedono al tavolo metropolitano della sicurezza, per esempio l'ispettorato del lavoro, che ci siano dei rischi specifici maggiori rispetto alla contrazione del covid. Quindi penso che, se i tavoli opportunamente distanziati prevedono il fatto che i giocatori possano utilizzare dei guanti con degli strumenti di sanificazione, questo non comporta un aumento del rischio. Mi rendo conto che possono sembrare piccole cose, le balere, i corsi di danza, il gioco delle carte, ma vi invito a riflettere cosa vogliono dire questo tipo di attività per la socializzazione degli anziani in questo periodo. Se vogliamo lentamente procedere verso una nuova normalità a mio avviso dobbiamo favorire che in condizioni di sicurezza si riaprano questo tipo di attività. Inoltre, questo consentirebbe di dare ossigeno non solo alle persone che ne usufruiscono, ma anche ai gestori di questi centri. Il ballo e il gioco delle carte sono elementi essenziali rispetto a queste attività. Raccolgo favorevolmente l'apertura di oggi da parte della Regione e chiedo alla Regione di fare un passo in più, consentire il ballo e i corsi per i congiunti e consentire il gioco delle carte con i guanti e strumenti di sanificazione che possono eliminare o quantomeno contenere il rischio di contagio. Sarebbe un messaggio di fiducia importante".