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Question Time, chiarimenti sulla pedonalizzazione e la creazione di nuovi spazi all'aperto per la comunità

La Vicensindaca Valentina Orioli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla pedonalizzazione e la creazione di nuovi spazi all'aperto per la comunit&a...

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La Vicensindaca Valentina Orioli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla pedonalizzazione e la creazione di nuovi spazi all'aperto per la comunità.

La domanda del consigliere Colombo
"In merito all'articolo di stampa relativo alla proposta dell'amministrazione comunale di creare nuove pedonalizzazioni in città per l'estate e l'autunno, al fine generale, ricordato dall'assessora all'Urbanistica, di ampliare lo spazio pubblico dove le persone possano stare all'aperto, perciò sia per i dehors di bar e ristoranti, sia per le attività sociali, culturali e di comunità, domando al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in merito all'importanza strategica di redistribuire in modo più democratico ed efficiente lo spazio pubblico della città, dai veicoli alle persone, per favorire la mobilità pedonale e le attività all'aperto nelle prossime fasi dell'emergenza Covid-19 che richiedono ancora distanziamento fisico; domando se, in quest'ottica, l'amministrazione intende adottare un piano diffuso di interventi di chiusure anche temporanee al traffico e apertura di strade e piazze alle persone, sia in centro storico che negli altri quartieri cittadini, da un lato per favorire la mobilità pedonale in sicurezza, e dall'altro lato per favorire attività sociali, culturali, sportive e in generale di comunità da svolgere all'aperto col rispetto della distanza obbligatoria, anche nell'ottica della riscoperta della dimensione di prossimità e di quartiere".

La risposta della Vicesindaca
"Gentile consigliere, per rispondere alla sua domanda vorrei prima di tutto ribadire che la “ripartenza”, che ha inizio in questi giorni, va affrontata con l'obiettivo di non perdere i benefici ambientali che sono stati l'effetto positivo del lockdown. Al tempo stesso è importante cercare di ridurre al minimo le problematiche legate alla necessità del distanziamento sociale. Fra queste, certamente un aspetto molto delicato, e se ne è parlato anche oggi, è costituito dall’utilizzo limitato del trasporto pubblico locale, in una città come Bologna, che normalmente esprime da sola oltre il 60% dei passeggeri di tutto il bacino regionale. Dobbiamo assolutamente evitare che le persone che escono di casa per le loro attività quotidiane, e che erano abituate a recarvisi utilizzando l’autobus, scelgano tutte di sostituirlo con la loro automobile privata. A prescindere dal prevedibile peggioramento della qualità dell’aria, questa scelta avrebbe comunque come effetto la congestione delle strade cittadine con grandissimo disagio per tutti.

Di fronte a questa sfida impegnativa osserviamo che la ripresa sarà graduale, e il vero banco di prova lo dovremo affrontare probabilmente in autunno, quando tutte le attività riprenderanno. A quel punto sarà decisiva la gestione dei tempi e degli orari della città, come più volte ha sottolineato il Sindaco. Ora abbiamo di fronte l'estate, per mettere in campo i primi provvedimenti sulla mobilità e per restituire alle persone gli spazi di attività, socialità e di vita all'aperto di cui hanno bisogno. In questa prospettiva le azioni sulle reti per la mobilità attiva si incrociano con quelle per la riapertura in sicurezza dei parchi, dei ristoranti, delle attività commerciali, ma anche con la ripresa di attività culturali e ricreative in genere. Faccio questo elenco, sapendo che tutti certamente avete ben presenti le cose di cui sto parlando, per ribadire quanto questi diversi settori della vita di ciascuno di noi, e delle città, siano connessi l’uno all’altro.

Quello che stiamo facendo in questi giorni, con un grande sforzo di coordinamento fra tutti i settori comunali, e con il supporto della Fondazione per l'Innovazione Urbana, è un lavoro per tenere insieme le diverse ripartenze e mettere a punto le sinergie necessarie tra spazi e attività. Per fare questo stiamo tenendo conto delle proposte che abbiamo ricevuto - come ad esempio le idee di nuove pedonalizzazioni ricevute qualche giorno fa dalle associazioni di categoria dei commercianti e diffuse dalla stampa - ma anche delle esigenze e delle preoccupazioni che i cittadini legittimamente ci esprimono, e del bisogno di riprogettare le attività e gli appuntamenti che fanno parte della nostra abituale programmazione, in un contesto sociale ed economico profondamente diverso da quello a cui siamo abituati.
Stiamo cercando di tenere in equilibrio questi diversi aspetti, e per questo dovrete avere ancora un po’ di pazienza per avere notizie di maggiore dettaglio sulle singole proposte. Fra l'altro stiamo lavorando senza ancora avere tutte le indicazioni tecniche necessarie, le direttive da parte del Governo. Anche per questo occorre capire che stiamo valutando degli scenari possibili, ma le scelte definitive si potranno fare soltanto quando tutti gli elementi saranno chiari. Non dimentichiamoci che sullo sfondo c'è la nostra salute.

La prospettiva generale in cui ci stiamo muovendo è questa: poiché dobbiamo prevedere per l'estate eventi e attività da svolgere in un numero limitato di persone, possiamo immaginare che gli eventi e le attività, ad accesso controllato, siano associati in alcuni casi alla realizzazione di micro pedonalizzazioni con dehor commerciali, e in altri casi all'utilizzo di spazi collettivi dalle dimensioni controllate, non solo nel centro storico, ma in tutti i quartieri della città. Non estensione di un unico grande spazio pubblico, ma redistribuzione in uno spazio pubblico diffuso; in molti casi uno spazio che già c'è. Immaginiamo quindi un’estate di vicinato, e di comunità, e in questo, per tornare alla sua domanda, lo spazio pedonale è il substrato necessario, e la collaborazione civica fra tutti i cittadini, le associazioni, i commercianti che hanno a cuore Bologna è l’agente lievitante senza il quale questo progetto non si potrà realizzare. Non posso quindi che concludere augurando e augurandoci buon lavoro, perché la sfida che ci aspetta è molto impegnativa".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
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